36. Parole dette sotto la neve.

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I fiocchi di neve continuano a cadere sulla strada senza sosta. Ormai il paesaggio è completamente ricoperto da uno strato di neve.
Esco dalla vettura e seguo il ragazzo che è riuscito a stregarmi, sin dalla prima volta che l'ho visto, nonostante i miei molteplici problemi.
Ci addentriamo in un parco di media grandezza completamente innevato. La convinzione di essere già stata in questo posto aumenta ad ogni passo che faccio.
Ci sono già stata qui?
Rifletto attentamente e dopo qualche minuto ricordo di esserci già stata in questo parco. Con Nathan la sera in cui poi sono andata a casa sua per pitturare.
Nathan. Dovrei chiamalo per chiedergli come sta, come vanno le cose... è da tanto tempo che non ho sue notizie, ma comunque penso che lo vedrò lunedì a lavoro.
Prima che io possa distogliere l'attenzione dai miei pensieri una palla di neve si scaraventa contro la mia spalla e ci metto meno di due secondi a capire chi è stato a lanciarmela addosso.
«Ehi!» rimprovero Heden un po' irritata.
«Non la smettevi più di pensare. La tua testa stava andando a mille all'ora, così ho deciso di farti un piacere distraendoti», dice facendo spuntare un sorrisetto sulle labbra e socchiudendo gli occhi come per vantarsi della sua azione.
«Te lo faccio io il piacere adesso», pronuncio prima di lanciargli una palla di neve in pieno petto.
Mai mettersi contro Astrid Harvey...
Lui sgrana gli occhi di scatto, appena la neve va a contatto con la sua giacca e urla sorridendo: «Come ti sei permessa?!»
Con pochi passi mi raggiunge, è solo quando è a pochi centimetri di distanza da me ho l'occasione di infilargli una buona dose di neve dentro la maglietta.
Si sa, sono una persona molto vendicativa alle volte e qualcosa mi dice che in questo momento mi sta odiando con tutto se stesso.
Mi coglie completamente alla sprovvista quando afferrandomi i fianchi dice: «Ci hai provato Drid...», e detto ciò mi butta nel cumulo di neve che è stata accantonata ai lati del sentiero principale.
Drid?  Questo soprannome... mi piace da impazzire. Mi provoca una strana scossa elettrica in tutto il corpo e mi accende un fuoco nel bassoventre.
Suo malgrado io sono troppo intelligente e mi aggrappo alle sue braccia, così lui cade sopra di me.
Quando mi ritrovo il suo volto a pochi centimetri dal mio capisco che ho fatto un errore madornale a tirarlo giù con me.
Vorrei baciarlo fino allo sfinimento, ma anche se la tentazione è tanta non posso farlo.
Quando lui inizia a fissarmi le labbra capisco che tenere tutto sotto controllo può rivelarsi più difficile del previsto se lui si comporta in questo modo.
La mia mano si muove da sola e va ad accarezzargli la guancia, scende fino alla mascella e quando arriva al suo collo lui chiude gli occhi e lo sento reprimere un gemito.
Quando li riapre mi guarda negli occhi qualche secondo, dopodiché si alza offrendomi la sua mano per aiutarmi che prontamente rifiuto con un cenno e mi alzo da sola.
Camminiamo verso la macchina in silenzio fino a quando una ventata d'aria congelata mi avvolge il corpo completamente bagnato e i miei muscoli si irrigidiscono bruscamente.
Lui si ferma e mi guarda confuso.
«Hai freddo?» mi chiede.
«Un po'...» rispondo scostante.
«Se la mia giacca non fosse bagnata quanto la tua te la offrirei...» borbotta chiaramente a disagio.
«Non c'è bisogno», taglio corto riprendendo a camminare, ma in giro di pochi passi mi ferma afferrandomi per un braccio.
Come immaginavo...
«Perché ti comporti così?» mi chiede visibilmente alterato.
Perché mi comporto così? Bella domanda...
«Io... io non lo so.» ammetto più a me stessa che a lui.
Heden fa qualche passo verso di me avvicinandosi pericolosamente al mio viso e mi sussurra all'orecchio: «Si che lo sai», ed un brivido mi percorre la schiena, ma questo, a differenza degli altri, non è provocato dal freddo.
Mi guarda con quei suoi occhi magnifici prima di avvicinarsi lentamente a me e posare le sue labbra sulle mie.
In un primo momento il nostro è un bacio lento, ricco di comunicazioni; dopo poco tempo si trasforma in un bacio pieno di passione, quasi aggressivo. Come se avessimo bisogno l'uno dell'altra come l'aria che respiriamo. Un legame formidabile si instaura tra di noi ogni volta che le nostre lingue vengono a contatto.
In questo momento non ho freddo, sto benissimo. Mi ha riscaldata interiormente e non posso chiedere di meglio.
Sono proprio dove vorrei essere.
Inaspettatamente lui mi prende i fianchi e avvicina il mio corpo al suo. In quel preciso momento qualcosa dentro di me si accende e nasce il desiderio.
Lo voglio, lo voglio e lo voglio.
Appoggio una mano sulla sua spalla e l'altra vaga sul suo petto muscoloso.
Non posso. Non possiamo. Non devo.
Stacco le mie labbra dalle sue e mi fermo per guardarlo un attimo,
È bellissimo.
È bello da morire in qualunque momento io lo guardi. Con quei suoi capelli castani chiari, i suoi occhi azzurrissimi e il suo sorriso mozzafiato.
Ed eccoci qui a sorriderci con le sue mani sui mei fianchi e le mie sul suo petto.
In questo momento mi sento felice come non mi sentivo da un sacco di tempo, e voglio vivermela questa occasionale e insolita felicità.
Mi penetra con lo sguardo e so per certo che in questo momento sta leggendo la mia anima come pochi hanno saputo fare in tutta la mia vita.
Pochissime persone sono in grado di comprendere le mie sensazioni ed i miei pensieri, è raro trovarne...
Al di fuori dei mei genitori, solo Ash ci era riuscito, e adesso Heden...
Lui potrebbe essere il mio nuovo inizio, la forza che mi serve per voltare pagina una volta per tutte. E con questo non intendo dire che voglio dimenticare Ash con Heden, assolutamente no, voglio solo dire che lui potrebbe essere il mio nuovo inizio.
Mi sorride dolcemente ed io ricambio, dopodiché ci avviamo alla macchina.
«Perché non ti metti mai un cappello?» chiedo senza riflettere.
«Non mi piace. È stupido.» dice convinto di se, con un sorriso beffardo.
«Non è vero!» subito dopo aver pronunciato quel affermazione gli tiro un leggero schiaffo, sul suo torace, che riesce a farlo ridere.
Una risata armoniosa, la più bella che io abbia avuto l'onore di sentire da mesi a questa parte.
Potrei rimanere a sentirlo per ore.
«Sono utilissimi i cappelli!» ribatto con convinzione.
«Non servono a niente, sono stupidi, sono infantili, sono imbarazzanti e imbruttiscono la gente», ribatte a tono.
Ci rimango male quando ascolto le sue parole e percepisco nella sua voce una nota di disprezzo.
Io metto sempre il cappello in inverno e lui non più dire tutte quelle cattiverie sull'indumento che adoro più di ogni cosa al mondo.
Saliamo in macchina e il silenzio che alleggia tra noi due mi induce a pensare ed a riflettere sulle parole che ha pronunciato poco tempo fa.
Sono brutta con il cappello? Lui dice che imbruttisce la gente... forse questo è il suo metodo per farmi capire che mi sta male.
Sembro una persona infantile quando indosso il mio cappello?
Parecchie paranoie prendono vita nella mia mente e inizio a focalizzarmi su di esse non facendo più caso al ragazzo che mi sta accanto.
Solo in un secondo momento, però, mi pongo la vera domanda: che problemi ha lui con i cappelli?
Sarà lui a cambiare idea, non io. Imparerà ad amare i cappelli come li amo io.
Mi volto verso di lui per vedere la sua espressione e dunque sondare il suo umore, mi stupisco quando lo trovo a guardarmi.
Riposa velocemente il suo sguardo verso la strada e dopo quello che pare un secolo mi domanda: «A cosa stavi pensando?»
«Nulla», rispondo talmente veloce che mi domando se mi abbia sentita.
«Non è vero... non sei capace di dirmi le bugie e ormai lo sappiamo entrambi, quindi ora dimmi la verità», dice con la sicurezza nella voce.
Rimango in silenzio, ma quando lui mi guarda in un modo strano, che non avevo mai visto prima d'ora, cedo.
«Cambierai idea...» dico di getto.
«A che proposito?» chiede lui senza capire a cosa mi sto riferendo.
«A proposito dei cappelli.»
«Ancora con questa storia? Ti ho già detto come la penso.»
«Vedremo, vedremo...» dico accennando un sorriso e quando mi volto vedo un sorrisone stampato sulla faccia di quel ragazzo così attraente.
Lo convincerò. Fosse l'ultima cosa che faccio.

✨✨✨

Eccomi!!!
Buona sera a tutti... trentaseiesimo capitolo pubblicato!
Vi piace lo svolgimento della storia? Il bacio sotto la neve? Le scommesse ridicole?
Avrei dovuto pubblicare ieri, ma un matrimonio mi ha coinvolta più del previsto.
Adesso vado...
Buona notte, perdonate eventuali errori e grazie per aver letto fino a qui ❤️

✨✨✨

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