Chapter VI

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Siamo arrivate davanti al cancello della villa.
È molto grande ma soprattutto piena di gente forse già ubriaca.
Mentre io vado a parcheggiare, le mie amiche e mia sorella vanno dentro a ballare.
«Dopo ti presento la festeggiata.» dice Ally prima di scendere.
Annuisco e poi tramite il nostro collegamento dico a tutte loro di non bere molto.
Ci metto più di 10 minuti per riuscire a trovare un piccolo posto per parcheggiare, non troppo vicino agli altri.
Vedo alcune ragazze con i tacchi che camminano lentamente per stare attente, e poi ci sono io che passo affianco a loro con i miei anfibi che sono molto ma molto più comodi di quelle scarpe.
Non appena entro nella villa vedo DJ e Mani che ballano attaccate e sono sicura che con qualche bicchiere, andranno in una camera al piano superiore.
Vedo Ally al di là della stanza che ha un bicchiere in mano e sta parlando con una persona di spalle, così mi avvicino.
«Mila, ti presento Lauren, una mia amica anzi la mia migliore amica.» dice guardandomi.
La ragazza si gira e mi guarda.
Brividi.
Ho i brividi in tutto il corpo.
I suoi occhi color nocciola si sono incastonati nei miei color verde smeraldo.
Rimango quasi senza respiro.
«Piacere Camila, sarebbe meglio Mila.» mi dice porgendomi la mano.
Esito un po' dato che sono bloccata ad ammirare così tanta bellezza.
«Lauren, piacere.» le stringo la mano con un sorriso, un po' imbarazzata.
«Lauren, Mila è la festeggiata.» mi comunica Ally.
«Auguri!» dico alla ragazza che è ancora là a fissarmi.
«Grazie mille!» mi sorride per poi lasciarmi un bacio sulla guancia «Vado a fare un giro.» dice per poi scomparire.
Butto fuori l'aria.
«Tutto okay Laur?» mi domanda Ally posando il bicchiere su una mensola.
«Mi serve aria, vado fuori.» le dico per poi uscire velocemente dalla porta-finestra vicino a me.
C'è gente sia fuori che dentro e così mi allontano il più possibile da tutti per rimanere sola.
A cosa erano dovuti quei brividi?
Non la conosco nemmeno.
Respiro e butto fuori aria abbastanza velocemente.
Una mano si posa sulla mia spalla ed io mi giro di scatto.
«Sono io» dice mia sorella «cosa succede?» mi domanda preoccupata vedendomi pensierosa.
«Mi serviva solo aria, tranquilla. Torna a divertiti.» mento in parte.
«Sicura?»
«Si vai.» le rispondo per poi lasciarle un bacio sulla guancia.
Lei se ne torna alla festa ed io rimango sola a guardare il bosco in lontananza.
Quanto vorrei andare a correre in questo momento.
Dopo ci andrò.
Mi serve.
Una delle mie canzoni preferite parte a gran volume e allora decido di ritornare là.
Mi butto in mezzo alla pista.
Non so il perché di tutto ciò, ma inizio a ballare e a divertirmi.
Mentre ballo, osservo le persone.
La maggior parte è ubriaca mentre altre persone fanno solo finta.
Dinah e Mani non si vedono più.
Saranno già di sopra.
Una ragazza mi fissa e distoglie lo sguardo appena mi accorgo, ma non faccio in tempo a capire chi fosse, date le luci e il fumo.
Ballo per circa mezz'ora.
Ho una sete da lupi.
Stupido paragone.
Davanti a me ci sono solo birre vuote o succhi alcolici.
«Dannazione.» impreco.
«C'è qualcosa che non va?» mi giro a guardare chi sia e rimango sorpresa quando vedo la festeggiata.
«Ehm si, cioè no... devo guidare e vorrei solo qualcosa da bere.» le rispondo diventando impacciata.
Ma che mi prende?
Fai l'Alpha Lauren Jauregui.
«Vieni con me.» dice per poi prendermi la mano e farmi salire sulle scale.
«Dove mi porti?» le domando curiosa.
«Dove possiamo bere senza ubriacarci.» mi sorride.
Il piano superiore è pieno di coppie che si baciano ma quella non è la nostra meta.
«Vieni.» mi dice porgendomi nuovamente la mano dato che mi ero dovuta staccare per fare lo slalom.
La afferro senza pensarci due volte.
È morbida.
Mi fa entrare in una stanza sempre al secondo piano e poi la chiude a chiave.
«Ma dove...?»
«Shh aspetta.»
Non la conosco nemmeno ma mi sembra già di averla rivista.
C'è una finestra.
«Hai paura dell'altezza?» mi domanda ed io nego con la testa «perfetto allora sali sul tetto.» mi guarda con una faccia quasi da sfida ma felice.
Faccio ciò che mi dice e con un po' di difficoltà dovuta al vestito, riesco a sedermi.
Dopo pochissimo, arriva anche lei con un bottiglia di CocaCola.
«Ehm, ho trovato solo questa.» mi dice un po' imbarazzata.
«Vado pazza per la CocaCola.» le rispondo sorridendo.
La musica si sente fino a dove siamo noi, ma ovviamente non possiamo ballare sul tetto grigio, per di più in pendenza.
Sarebbe pericoloso, ma non per me, per lei.
«Camila perché mi hai portato qua?» le domando curiosa portandomi il bicchiere alla bocca e buttando giù un sorso della bevanda.
«Chiamami Mila per favore, comunque non lo so. Mi piaceva e basta.»
«Lo fai con tutte o tutti?»
Mi guarda leggermente male e distoglie lo sguardo dalla mia faccia.
«Oh mio Dio no, no aspetta. Non volevo dire quello che hai inteso.»
Che deficiente che sono.
«Volevo intendere se portassi qua le tue amiche o amici.» cerco di farle capire cosa intendevo.
Le ho dato della poco di buono.
«Ah no, sei la prima che ho portato qua, a dire la verità.»
Abbasso la testa ed osservo i miei anfibi.
Sono veramente una cretina.
«Tranquilla. Hai sbagliato ad esporti. Ti perdono.» mi dice tirandomi su il mento e mostrandomi un bellissimo sorriso.
«Hai una bella casa.» mi complimento.
«Oh beh grazie. I miei sono fuori per questa sera ed io devo ripulire tutto entro domani all'ora di pranzo.» sospira.
«Se vuoi dopo che riporto la mia fami... le mie amiche e mia sorella a casa rivengo qua e ti aiuto.» mi offro senza nessun problema.
«Non ti voglio disturbare.»
«Non lo fai infatti anche perché mi sono offerta volontaria io.»
«Lo faresti davvero?» mi guarda stupita.
«Si giuro.» le sorrido.
«Grazie mille davvero.» mi abbraccia.
Un vento freddo mi trapassa le vene e credo le sia successo anche lei perché sospira.
«Tutto okay?» le domando vedendola leggermente scossa.
«Si credo di sì, ma vorrei tornare dentro. Ho un po' freddo» mi dice per poi alzarsi «tu vieni dent...» sta per scivolare ma l'afferro prontamente facendole evitare una caduta di 7 metri o poco meno.
La guardo dritta negli occhi.
«Stai attenta.» le dico facendo un mezzo sorriso.
Mi sorride e mi ringrazia.
Lei torna dentro mentre io continuo a stare seduta sul tetto ad ammirare le stelle con la musica di sottofondo.
Credo proprio che non correrò questa notte.

La festa va avanti e tutti si stanno divertendo come matti.
Quando scendo e ritorno al piano di sotto, vedo che Taylor sta parlando con dei suoi amici e amiche.
Ally balla come se non ci fosse un domani ed infine le due fidanzatine stanno "ballando" di fuori un po' lontano da tutti.
Vengo travolta da un'onda improvvisa di persone che ballano ma riesco ad andare in un lato con pochissime persone.
«Ti annoi?» sento una voce che mi parla alla mia sinistra.
«Oh no, mi piace guardare le persone che ballano in modo disordinato.» dico per poi guardare chi mi avesse parlato.
«Piacere Austin.» mi porge la mano che non tiene un bicchiere pieno di non so cosa.
«Lauren.» gli rispondo stringendo la mano.
Iniziamo a parlare e non si dimostra stupido come la maggior parte dei ragazzi, sembra abbastanza intelligente.
«Sai non ti ho mai vista a scuola.» mi dice.
«Non sono molto socievole sinceramente.» gli spiego abbassando la testa.
«Allora oggi, cioè adesso?»
«Sto provando a cambiare.»
«Beh Lauren, allora sei coraggiosa» mi dice e poi lascia il bicchiere su un tavolo «vuoi essere ancora più coraggiosa?» mi domanda ma io non capisco e lo guardo perplessa.
«Balla con me. Solo una canzone dai.» mi porge la mano implorandomi e dopo qualche minuto di esitazione accetto.
Ci buttiamo nella mischia.
Lui mi fa ridere per i suoi movimenti ma credo che anche io faccia ridere, non ballo molto.
«Sei brava!» mi urla per farsi capire ed io gli sorrido.
Mentre ballo però sento sempre come se una figura mi stesse fissando da lontano ma non riesco mai ad individuarla.
Io ed Austin balliamo molte canzoni al contrario di come detto in precedenza.
È divertente.
«Vado a prendere una boccata d'aria.» gli dico chiamandolo dal suo ballo sfrenato.
«Ti seguo.»
Stiamo fuori a parlare di come balliamo e lui si complimenta nuovamente con me.
«Ma dai non è vero.» dico ridendo.
«Fidati.» mi guarda.
«Eh va bene.» rido.
«Hai fatto colpo sorellona.» mi dice mia sorella.
Mi giro e vedo che mi sorride.
«Ma smettila, è solo gentile.» le rispondo convinta.
Le faccio una linguaccia e poi mi giro di nuovo verso il ragazzo.
«Con chi...?» mi domanda perplesso gesticolando un po'.
«Con mia sorella.» gliela indico e lui rimane sorpreso.
Mi dice che ci assomigliamo.
«Ma te sei decisamente più bella.» aggiunge dopo poco.
Gli sorrido, un po' imbarazzata.
Lui prova ad avvicinarsi ma io prontamente faccio un passo indietro.
«Credo sia un po' presto.» gli dico mettendogli una mano sul petto per farlo allontanare.
«Non volevo mica baciarti, cioè lo vorrei, ma come hai detto te è presto, ci conosciamo da forse un'ora o poco più. Ti volevo solo togliere una foglia tra i capelli.» mi confessa prendendo poi quest'ultima e buttandola per terra.
«Oh ehm scusami.» mi riavvicino leggermente.
«Grazie Austin.»
«Figurati.» mi fa l'occhiolino.

B🌈

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