Chapter XVI

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«Siamo a casa!» urlo per avvertire tutti.
«Ciao sorellona» mi saluta mia sorella scivolando per il corrimano delle scale «Ciao anche a te Mila.» aggiunge quando la vede.
«Dinah e Normani stanno aiutando Ally.» ci avvisa Chris dopo averci salutate.
Andiamo in cucina.
«Ciao ragazze.» saluta Camila un po' imbarazzata.
«Ciao Mila!» dicono all'unisono le due fidanzate ed Ally.
Ci mettiamo tutte a ridere.
«Ci vuole ancora qualche minuto per gli hamburger, quindi tornate dopo.» ci avverte la cuoca.
Ne approfitto per accompagnare Camila in camera mia per posare il suo zaino blu notte.
«Mi piace il tuo zaino.» le dico posando il mio vicino al suo.
«Solo lo zaino?» chiede stuzzicandomi.
«Oh beh» mi avvicino piano piano a lei «anche la persona che lo porta.» dico prendendole i fianchi e portandola contro il mio corpo con un colpo secco.
«Ma davvero?» mi stuzzica ancora.
«Oh si, davvero piccola Camz.» dico per poi zittirla con un bacio vorace.
Sorride nel bacio.
Mi piace quando lo fa.
Le sue mani stanno nei miei capelli.
Adoro quando mi tocca delicatamente i capelli, lo faceva mia madre qualche volta, soprattutto quando dovevo addormentarmi ed avevo paura del buio.
«Lauren, smetti di baciare Camila e vieni a pranzo.» mi chiama Chris ridendo.
«Sei forse geloso perché tua sorella super sexy ha una ragazza e tu no? Eh lupetto?» gli rispondo.
«Ehi» mi stacco dal nostro bacio e la guardo nei suoi occhi «so che non è molto romantico, ma ho fame ed è pronto.» le dico sorridendo.
«Andiamo scema.» mi prende per mano ed usciamo dalla mia camera per andare a mangiare.
«Ma cosa fai?» le domando.
«Faccio come tua sorella.» mi risponde sorridendo.
Si appoggia al corrimano e si fa scivolare.
«Grande Mila.» dico mio fratello facendole battere il cinque.
«Grazie grazie.» lo ringrazia inchinandosi, facendomi ridere.
«E poi quella scema sarei io.» dico a bassa voce.
«Scusa hai detto qualcosa?» mi domanda Camila.
Nego con la testa trattenendo un sorriso.
Scendo le scale normalmente ed andiamo a mangiare.
Il pranzo come sempre è buonissimo e posso notare che Camila è a suo agio e si sta integrando nella mia famiglia.
Ciò non può non farmi felice.
Stiamo parlando quando Camila ci domanda dove sono i nostri genitori.
Cala il silenzio su di noi e tutti abbassiamo le teste.
«I nostri genitori sono tutti morti.» dice Ally facendosi coraggio.
«Mio Dio» sussurra a bassa voce «io, mi dispiace davvero, non lo sapevo.» dice mortificata.
«Tranquilla è tutto okay» le dico «davvero.»
«Scusatemi davvero ragazze, anche te Chris.» dice dispiaciuta.
Tutti la rincuorano e le dicono che non è successo niente.
Dopo un po' torniamo tutti a ridere per fortuna.
«Quindi vivete tutti insieme» fa una piccola pausa «è forte davvero.»
«Si è bello vivere con delle persone che ti vogliono bene.» dice Dinah guardando tutti.
«Sono contenta per voi.» ci dice Camila sorridente.
«Grazie Mila.» risponde mio fratello stringendole la mano.
«Chris le mani apposto.» gli dico guardandolo male.
«Scusa, è tutta tua.» mi dice facendoci ridere.
La mia mano si va a posare sulla sua e subito le intrecciamo insieme.
«Bene» dice mia sorella «io e Ally volevamo andare al centro commerciale dopo, chi si unisce a noi?» propone contenta.
«Noi due» dice Mani indicando anche Dinah «dobbiamo andare da delle nostre amiche, per oggi saltiamo ma grazie lo stesso.»
«Io e lo shopping non andiamo molto d'accordo sorellina, esco con degli amici, salto anche io.» dice Chris lasciandole un bacio sulla guancia.
«Vi raggiungiamo noi due più tardi.» risponde Camila.
«Tay fai i compiti però.» mi raccomando e lei annuisce rassicurandomi.
«Perfetto.» dice Ally contenta.
Le due fidanzate se ne vanno nella loro stanza, mia sorella e mio fratello si mettono a vedere, abbracciati, la televisione in salotto, mentre Camila ed Ally sistemano i piatti e posate.
«Grazie Mila per l'aiuto.»
«Grazie a te Ally per cucinare così tanto bene.» l'abbraccia.
«Sono contenta per voi due davvero.» ci dice Ally poggiando una mano sulla mia spalla.
Sorridiamo un po' imbarazzate e poi la ringraziamo.
«Lauren! Vieni qua.» mi urla Taylor dal salotto e corro vicino a lei.
«Non abbiamo ancora capito dove possono risiedere questi lupi, ma staremo molto attenti. Non ci sono aggiornamenti tramite le telecamere. Ma la prima sera abbiamo notato che a tutte mancava la memoria. Molto strana come cosa, ma abbiamo rimediato.
Per tutti i cittadini di Rockport, non avventatevi da soli nella foresta e state molto attenti.» dice un cacciatore al telegiornale locale.
«Ancora che insistono!» sbotta Chris.
«Ne parliamo stasera con calma» dico fredda «non ora.»
Tutti annuiscono capendo.
Io e Camila saliamo in mansarda chiudendo la porta.
«Perché vi preoccupate di quei lupi?» chiede Camila.
«Tranquilla non è niente.» la rassicuro.
«Va bene, mi fido. Ora però iniziamo i compiti così poi usciamo. Ti sta bene?» mi dice mettendosi seduta sulla mia sedia davanti alla scrivania.
«Ehm, possiamo prima stenderci un po'?» le dico buttandomi di schiena sul letto, chiudendo gli occhi.
«Mmh, va bene Laur, ma per poco.» mi dice autoritaria.
«Bravissima, vieni qua.»
Si stende vicino a me ed io l'abbraccio riscaldandola.
«Wow Lauren sei bollente, non è che hai la febbre?» mi chiede preoccupata.
«No, questa è la mia temperatura. Sono sempre così calda.» le dico accoccolandomi a lei per bene.
Mi bacia il naso e mi dice di non addormentarmi, ma è troppo tardi perché mi addormento subito.

Per più di un'ora sono rimasta nel mondo dei sogni.
Tasto il letto provando a cercare la ragazza che si era stesa accanto a me.
«Camz?» la chiamo, ma non appena alzo lo sguardo vedo che sta facendo i compiti sulla mia scrivania.
«Camz?» la richiamo strofinandomi gli occhi con la mano.
«Dammi cinque minuti.» mi dice.
L'ascolto ed aspetto che mi chiami.
Passano più di cinque minuti e quando ha fatto, viene sul letto con me.
«Quanto ho dormito?» le chiedo prendendola tra le mie braccia.
«Un'ora e qualche minuto.» mi risponde appoggiandosi con i gomiti vicino a me ed iniziando a giocare con le punte dei miei capelli neri corvino.
«Va bene, ora come promesso mi metto a fare i compiti e poi usciamo.» tento di alzarmi ma una mano mi spinge giù nel letto.
La guardo sorpresa non capendo.
«Ho fatto io i tuoi compiti per poter passare più tempo insieme.» mi confessa.
«Camz non dovevi» le dico «grazie mille.» l'abbraccio.
«Non ti ci abituare però.» mi dice scherzando.
«Ovvio che no, anche perché dopo un po' scommetto che vorresti essere pagata.» le dico con malizia.
«Bravissima Lolo, hai capito tutto.» mi risponde altrettanto maliziosa.
«Vieni qua.» non ci pensò due volte e la inizio a baciare dolcemente.
Sono su un fianco e sono leggermente scomoda, così ribalto la situazione andando sopra di lei,
tenendomi in equilibrio.
«Grazie piccola Camz.» dico tra le sue labbra.
«Figurati.» mi risponde sorridendo felice.
Ci continuiamo a baciare fin quando non ci manca il respiro
«Vogliamo andare al centro commerciale?» le domando girandomi per guardarla.
«Vorrei prima rimanere un po' così con te, se non ti dispiace.» mi risponde sincera.
«Dispiacere? Assolutamente no.» le accarezzo la guancia.
«Se ti vuoi riposare un po', puoi stare qua tranquillamente e dormire un po'.» le propongo.
«No, voglio solo restare così, con te che mi accarezzi dolcemente la guancia ed io che guardo gli smeraldi che ti ritrovi, pensando a quanto possa essere fortunata ad averti trovata.» mi risponde facendomi cadere una lacrima di gioia.
«No Lolo, non piangere per favore.» mi asciuga la guancia con un dito ed io per risposta le lascio un tenero bacio sulle labbra.

B🌈

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