«Puoi accendere il riscaldamento per favore?» mi domanda abbracciandosi da sola.
«Certo piccola Camz.» le rispondo per poi premere i pulsanti giusti.
Dopo qualche minuto inizia a provare un po' di sollievo.
«Merda!» esclama.
«Cosa?» mi fermo accostandomi nel bordo della strada.
«Mi sono dimenticata da te il quaderno di matematica.»
«Te lo porto tra poco, okay?»
«Davvero?» mi guarda quasi incredula.
«Si Camz, nessun problema.» le rispondo sorridendo.
Arriviamo a casa sua, lei scende ed io l'accompagno alla porta.
Prova ad avvicinarsi ma io la fermo.
«No, dopo.» dico ridendo con un'aria da superiore.
Lei ci rimane leggermente male, ma sa che dopo ritornerò e quindi sorride anche lei.
Suona il campanello e sua madre le viene ad aprire.
«Buonasera ragazze!» ci saluta la signora Cabello.
«Buonasera a lei!» rispondo educatamente.
«Lauren chiamami Sinuhe tranquillamente e dammi del tu.» mi ripete facendomi entrare in casa.
«Va bene, scusami.»
«Lauren!» Sofia urla venendomi ad abbracciare.
La prendo in braccio e le lascio un piccolo bacio sulla guancia.
Come sua sorella maggiore, anche la piccola bimba profuma di vaniglia ed è veramente molto dolce.
«Resti con noi vero?» mi domanda la bambina.
«Si Lauren resta con noi per un po', il tempo di qualche chiacchiera.» mi dice Sinuhe contenta.
«Va bene!»
Con in braccio la piccolina, ci sediamo sul divano in salone.
«Allora Lauren, come va con la scuola?» mi domanda la donna.
«Va bene, tutte sufficienze per ora e spero fino alla fine.» le rispondo facendola ridere.
«Mi fa piacere, Mila ha qualche difficoltà in letteratura ma per il resto se la cava.» mi informa.
Io guardo Camila che alza gli occhi al cielo e poi li posa su di me.
Sono delle calamite quegli occhi.
«Se vuoi ti posso aiutare, te la spiego e poi me la ripeti, quella materia mi piace molto ed infatti ho il massimo dei voti.» le propongo sorridendo.
«Magari.» risponde Sinuhe per lei.
«Così poi puoi anche giocare con me il pomeriggio.» si intromette la piccola Sofia.
«Ma si perché no?» dice Camila.
«Tanto ci possiamo mettere d'accordo a scuola per gli orari o tramite messaggio e ti aiuto il pomeriggio.» le dico guardandola negli occhi color nocciola.
«Certo.» mi risponde per poi guardare la madre felice.
«Comunque Lauren, posso offrirti qualcosa?»
«Oh no no grazie mille. Abbiamo mangiato la pizza e sono sazia così.» le dico.
«Immagino!»
Guardo l'orologio e faccio finta che sia tardi e che devo tornare dai miei fratelli.
«Grazie mille Sinuhe per l'ospitalità, ora devo andare. Buonanotte.» la saluto abbracciandola.
Saluto la piccola Sofia che mi stringe forte e poi passo a Camila.
L'abbraccio e le sussurro che starò là da lei tra dieci minuti.
Lei sorride e muove poco la testa per annuire.
Esco e vado in macchina, tornando a casa.«Ciao Laur!» mi saluta mia sorella.
Stanno ancora giocando ad UNO.
«Chi vince?» chiedo andando a lasciare un bacio sulla fronte a Taylor.
«Io e Mani.» dice soddisfatta.
Gli altri e due non parlano.
Credo siano arrabbiati per le sconfitte subite.
«Devo tornare a dare il quaderno di matematica a Camila, scusatemi torno presto.» avverto tutti.
«Tranquilla Lauren. Tanto noi non ci muoviamo.» dice Ally facendomi ridere.
Vado in camera e prendo il suo quaderno.
Mi infilo la felpa nera di mia sorella ed inizio a camminare nel bosco arrivando dopo poco da Camila.
Quando arrivo sul balcone, lei sta sul letto con il computer.
Busso pianissimo per non farmi sentire ma soprattutto per non spaventarla.
Mi guarda e le si illuminano gli occhi.
Mi viene ad aprire e le consegno subito il quaderno.
«Grazie Jauregui.» mi fa sorridere.
La trovo con dei pantaloni larghi e la mia felpa nera.
I capelli sono sciolti e le ricadono delicati sul volto ed anche sopra la felpa.
«Devo ammettere che non ti sta per niente male la mia felpa.» le dico entrando in camera dopo aver chiuso la porta-finestra.
«Lo so, sono bellissima.» fa finta di vantarsi.
«Smettila scema» le dico andandomi a stendere sul letto «Vieni qua.»
«Non rifiuto.» mi fa ridere e poi si stende vicino a me prendendo di nuovo il computer.
«Camz, guardi sempre le nostre foto?» le domando.
«Si!» risponde felice.
Mentre naviga tra le nostre immagini, ne trovo una mia di quando dormo sul mio letto.
«Camz, ma cosa?»
«Scusami, ma sei troppo dolce quando dormi e non ho resistito a fare la foto.» mi dice girandosi verso di me.
«Mmh okay, ma ora ti devi far perdonare, non mi hai chiesto il permesso.» le dico maliziosa.
«Ah si e come?» chiede facendo finta di non capire.
«Baciami.»
Non se lo fa ripetere due volte.
Mi inizia a baciare e dopo pochissimo la sua lingua chiede il permesso per entrare in contatto con la mia.
Non nego ovviamente.
Le mie mani sono appoggiate sulla sua pancia e si muovono orizzontalmente verso i fianchi coperti, ovviamente, dalla felpa.
Al contrario le sue mani toccano la mie pelle.
Stanno esattamente sulle mie guance e le tengono per non farmi allontanare.
«Lolo» mi lascia un piccolo bacio a stampo «dormiresti con me?»
«Camz, oggi no, devo tornare a casa. Scusami» mi guarda triste «ti prego non essere triste. Capiscimi.» le lascio un bacio «Facciamo così, domani mattina ti vengo a prendere con la macchina alle 7:30am, così andiamo a fare colazione insieme, poi dormo da te la notte. Ti va bene?»
«Molto bene, grazie Lolo.» diventa nuovamente felice ed io le sorrido «però fa venire anche le altre e Chris domani mattina.» mi dice.
«Va bene principessa.» le rispondo lasciandole un bacio sulla punta del naso.
Inizia a sbadigliare e vedo che i suoi occhi color nocciola tendono a chiudersi.
«Piccola Camz, mettiti il pigiama e vai a dormire dai.» le dico.
«È questo il mio pigiama, dormo con la tua felpa cosicché possa sentire il tuo profumo e sorridere nella notte pensandoti.» mi spiega guardandomi.
«Sei dolcissima Camz» le dico abbracciandola «Ora spegni il computer e vieni a metterti al letto! Aspetterò che ti addormenti e poi andrò via senza farmi sentire.» le dico e lei mi ascolta.
Spegne e posa il computer sulla sua scrivania e poi si mette sotto le coperte.
Le accarezzo dolcemente i capelli.
«Camz ricordai di svegliarti domani mattina.» lei annuisce «Buonanotte mia dolce Camz.»
«Buonanotte Lolo.» mi lascia il bacio della buonanotte e poi in poco meno di cinque minuti crolla stanca, addormentandosi con le mie carezze leggere.
«Ti amo.» sussurro piano.
Non so se mi abbia sentito. Facendo moltissima attenzione, esco dalla camera chiudendo la porta-finestra del balcone senza fare rumore.Mentre torno a casa, ragiono sulle parole di mia madre.
«L'amerai con tutta te stessa.»
Ed è la verità assoluta.
Quando torno a casa sono già tutti al letto, così non mi faccio sentire.
Arrivo nella mia stanza e mi metto la mia maglia che mi fa da pigiama, dei pantaloncini e poi mi metto nel letto.
La vista dopo un po' inizia a farsi buia e così caso anche io tra le braccia di Morfeo.I'm back!
Ho deciso di portare a termine questa storia e così mi sto impegnando a continuarla!
Proverò ad aggiornare più spesso!
Scusate l'assenza dovuta per differenti motivi!B🌈