In da club

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Ore 22.00 Washington DC – Casa Bianca

L' agente Jauregui e la sua squadra erano seduti all'interno della sala riunioni ripassando mentalmente gli ultimi dettagli.

La destinazione dell'obiettivo era prevista per le 22.30 presso un club semisconosciuto in uno dei quartieri alternativi della città, Lauren aveva studiato gli spostamenti per circa due ore e mentre gli agenti Hernandez e Kordei si trovavano già sul posto per il sopralluogo e per esaminare tutte le alternative vie di fuga, lei e Hansen sarebbero state nel veicolo che avrebbe accompagnato Miss. Cabello.

Alle ore 22:25 i due agenti si ritrovarono fuori gli alloggi della figlia del Presidente degli Stati Uniti.

Lauren bussò alla sua porta con due colpi decisi. Attese qualche minuto e poi la porta si aprì. Miss Cabello era irriconoscibile secondo gli standard di stile che solitamente erano imposti dal ruolo che ricopriva. Aveva un semplicissimo jeans skinny nero con un top stussy e delle converse, i capelli sciolti le cadevano selvaggi sulle spalle con un'acconciatura wave naturale. Sembrava una ragazzina o forse mostrava i reali anni che aveva pensò Lauren osservando il suo outfit. E in quel momento capì. Quello che le avevano detto gli agenti il primo giorno era vero. Camila era ancora molto giovane e pur facendo molto parlare di se tra stampa e media, adesso con quegli abiti sembrava una normale ragazza universitaria. Cambiarsi in bagno e mimetizzarsi tra la folla era un' abile mossa da parte sua. La ragazza era furba, Lauren doveva riconoscerglielo.

Camila si rese conto dello sguardo stupito del suo capo della sicurezza, non era di certo abituata a vederla in abiti borghesi. Fece un sorriso sghembo "Comandante non si stupisca, sono sotto copertura" e le fece l'occhiolino.

Lauren annuì e si posizionò davanti a lei mentre assieme all'agente Hansen la scortava verso l'autovettura.

Il viaggio in auto fu piuttosto silenzioso, Miss Cabello, seduta dietro era intenta a controllare il suo cellulare mentre l'agente Hansen era alla guida. Lauren passò tutto il tempo in contatto radio con la squadra che aveva sul posto per assicurarsi che non ci fossero problemi.

Arrivarono fuori al locale, Lauren e l'agente Hansen sarebbero entrate assieme all'obiettivo per tenerlo sotto controllo dall'interno, mentre la seconda pattuglia avrebbe atteso fuori controllando il perimetro.

Camila si muoveva a proprio agio, era chiaramente un locale gayfriendly lo si intuiva dall'arredamento con la bandiere arcobaleno presenti sul bancone e dall'ambiente. Lo stile era alternativo e i clienti erano tutti un po' alticci per prestare realmente attenzione ai propri interlocutori. Camila si avvicinò al bancone, mentre i due agenti si erano posizionati in incognito ai lati opposti per tenere sotto controllo l'intera sala. Ordinò un Martini dry, si appoggiò allo sgabello e attese la sua consumazione senza mai voltarsi verso la pista. Sapeva di avere gli occhi del suo comandante della sicurezza puntati addosso, e questo le piaceva. Lauren le piaceva. Quella donna era bellissima, sembrava un'attrice. I suoi capelli scuri e quegli occhi verdi e penetranti, il trucco sempre perfettamente curato e quel suo atteggiamento. Il suo modo di fare sfrontato e noncurante della posizione che ricopriva rendeva quel gioco di seduzione ancora più eccitante.

Quando aveva aperto la porta e l'aveva vista fuori la sua stanza alla Casa Bianca, non poteva credere ai suoi occhi, quell'abbigliamento le si addiceva maledettamente. Jeans strappati neri e t-shirt con giubbino di pelle e Dr. Martins ai piedi. Dio, era bella e sexy da morire, ma non le avrebbe mai dato quella soddisfazione. Il suo gioco era appena cominciato e questa volta sapeva che la sfida sarebbe stata impegnativa.

Il suo drink arrivò in quel momento destandola dai suoi pensieri, prese il bicchiere tra mani e con sinistra strofinò il bordo fino ad incontrare lo stuzzicadenti con l'oliva. Lo prese e lo mise in bocca succhiando in modo provocatorio fino a masticarla e ingoiarla in pochi secondi. Bastò questo per destare l'attenzione della ragazza seduta accanto a lei.

La figlia del PresidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora