Camila non aveva smesso di flirtare con tutte le avvenenti ragazze che accompagnavano spesso i politici a queste serate di Gala, quelli non sposati almeno. Il suo intento era chiaramente quello di far ingelosire o provocare una reazione nel suo capo della sicurezza che invece era impegnato a scrutare tutto quello che le girava attorno.
Non sapeva perché ma quella donna provocava in lei sentimenti contrastanti. La desiderava certo, l'agente Jauregui era estremamente affascinante, poi la divisa le conferiva un'aria severa e imperturbabile e forse era proprio questo ad attrarla. Voleva destarla, voleva che la guardasse, la desiderasse fino a deporre le armi, fino ad abbandonarsi ponendo fine a tutte le resistenze e le barriere che continuava ad alzare. Camila non era di certo stupida, aveva capito di aver destato interesse nel suo capo della sicurezza, si rendeva conto di come la bruna la guardasse e non erano di certo gli stessi occhi con cui lo facevano gli altri agenti predisposti alla sua sicurezza.
Una delle tante ragazze presenti, in cerca di attenzioni, l'aveva avvicinata, stavano parlando già da un po' e Camila sembrava particolarmente interessata. La ragazza ovviamente cercava di fare carriera avvicinandola e lei lo sapeva, non si sarebbe mai e poi mai sputtanta in questo ambiente, ma per ora era un gioco innocente, un gioco che aveva ben altri scopi.
La biondina si allontanò cercando un cameriere per prendere dei calici e offrire da bere a Camila e la bruna ne approfittò per avvicinarsi al suo capo della sicurezza.
"Agente Jauregui"
"Si Miss. Cabello?"
"Mi servirebbe un po' di privacy" disse la ragazza.
"Credo di non capire." Le rispose il suo capo della sicurezza interdetto dalle parole.
"L'ha vista quella biondina?"
Lauren si irrigidì, questa conversazione non si stava mettendo nel migliore dei modi. Il fastidio a quelle parole parve crescerle dentro ogni secondo di più.
"Si certo Miss Cabello" rispose l'agente deglutendo a fatica e totalmente frustrata dal sentire per l'ennesima volta quelle parole lasciare la bocca di Camila.
"Potrei voler un po' di privacy con lei...sa questa serata sta diventando alquanto noiosa e forse ho trovato il modo di risollevarla." Fece un occhiolino malizioso e poi un sorriso.
"Come desidera. Se vuole lasciare l'evento ci organizzeremo subito per il trasferimento in un luogo più appropriato e disporremo un'autovettura per la sua accompagnatrice in modo da non destare troppi sospetti." Terminò Lauren cercando di non lasciare intravedere alcun fastidio nel tono della sua voce.
"Oh com'è performante comandante, ma basterebbe che lei mi lasciasse una quindicina di minuti. Le toilette di questi posti sono molto spaziose sa?" fece Camila cercando di provocarla.
Lauren era paonazza in viso. Ma che diamine credeva? Che fosse tutto un gioco? Che loro erano là per farle da babysitter o assistere alle sue scopate? Dio questa ragazza era davvero insopportabile.
"Mi dispiace Miss Cabello ma non credo sia possibile, se vuole posso predisporre qualcuno all'uscita delle toilette. L'agente Hansen magari." Non terminò neppure la frase.
"Oh no...ma io voglio lei comandante. Sa...mi sento più sicura quando c'è lei e poi...abbiamo raggiunto già un certo livello di intimità." Un altro occhiolino lasciò il suo volto e Lauren non potè far altro che rimanere allibita arrossendo.
Ovviamente Camila non aveva alcuna intenzione di combinare nulla con quella ragazza ma moriva dalla voglia di stuzzicare il suo nuovo capo della sicurezza. Vederla in difficolta e soprattutto vederla annuire ad ogni suo comando.
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La figlia del Presidente
FanfictionLauren Jauregui è il nuovo capo della sicurezza della figlia del Presidente degli Stati Uiniti d'America, Camila Cabello.