Baby one more time

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Lauren aveva passato la giornata immersa nelle scartoffie, tra deposizioni e rapporti c'era da perdere letteralmente la testa e poi si erano messe anche sua madre e Camila a completare il disastroso quadro di quella giornata.

Ty non aveva ancora lasciato la città e lei intendeva incontrarlo quanto prima per discutere finalmente in maniera non ufficiosa di quanto era accaduto alla sua squadra durante quei giorni a Miami. Alloggiava in un albergo non lontano dalla Casa Bianca, Lauren guardò l'orologio, se si fosse affrettata avrebbe fatto in tempo a vedere lui per un aperitivo e subito dopo Eva per la cena che le aveva promesso.

Non avevano una relazione, questo era stato chiaro fin dall'inizio, ma per tutto il trascorso Lauren non poteva far finta di niente, ne tantomeno ignorarla ora che tra loro c'era stato un riavvicinamento. Trattare a quel modo una donna che per di più aveva fatto parte della sua vita così a lungo non era un modo di fare della corvina, aveva sempre tenuto ai rapporti e alle persone che avevano fatto parte della sua vita. Forse era un retaggio del tempo in cui era in missione. Vivere con il costante pensiero che potrebbe essere l'ultimo giorno in cui sentire la voce di una persona cara, di un familiare...e a lei era successo, proprio con la persona più importante ... Lucy. Ora non lasciava più nessuno indietro ne tantomeno si comportava da stronza con le persone che amava.

Chiamò Ty per fissare un appuntamento nel bar della hall del suo albergo. Sarebbero stati in un luogo riservato, lontano da occhi indiscreti.

Prima che potesse uscire dalla struttura, L'agente Hernandez la intercettò nei corridoi.

"Comandante" la chiamò mentre era di spalle.

"Che succede agente?" Chiese la corvina sperando che non ci fosse nessun altra tragedia in vista.

"Ho contattato il sig. Shawn Mendes, come mi aveva chiesto, è stato molto restio all'inizio, aveva paura di incorrere in qualche sanzione per aver violato la sicurezza, ma abbiamo avuto una breve chiacchierata e adesso sembra sia disposto a collaborare" terminò fiera del suo operato.

"Ottimo lavoro Hernandez, fissi un appuntamento per domani stesso. Prenoti il primo volo disponibile per il sig. Mendes, è venuto il momento di incontrarci." Disse il comandante ripensando a quanto il ragazzo avesse indagato sul suo conto.

L'agente annuí e voltò le spalle al comandante per far fronte quanto prima alla richiesta del suo comandante, quando fu interrotta dalla sua voce.

"Agente ...." la voce fece voltarla di scatto.

"Molto probabilmente Miss. Cabello non sarà felice del coinvolgimento del suo amico e tenerlo nascosto non mi sembra una buona idea, anche perché penso che a breve sarà contattata dal diretto interessato. Qualora facesse delle rimostranze a riguardo non esiti a contattarmi".

"Certo comandante" sorrise Ally. Ormai il suo capitano aveva inquadrato l'indole impulsiva della figlia del Presidente e si sincerava di tenere la situazione, già piuttosto delicata, sotto controllo.

Lauren uscì finalmente dal complesso è in poco tempo raggiunse la hall del Willard dove alloggiava il suo vecchio amico.

Si fece annunciare alla reception prendendo posto al bar in attesa che il comandante Griffin scendesse dalla sua stanza.

Un ragazzo sulla trentina era dall'altro lato del bancone servendo I drink ai tanti uomini d'affari che affollavano quel posto, quando vide Lauren non potè che regalarle un ampio sorriso, vedeva tante bellissime donne accompagnare tutti quei potenti in completi eleganti che costavano quanto il suo stipendio di un anno.

" cosa le posso portare?" Chiese fingendo indifferenza e abbassando lo sguardo in modo da far sembrare la domanda casuale. Lauren ovviamente se ne accorse subito, leggere tra le righe e analizzare anche i più piccoli dettagli era il suo lavoro.

La figlia del PresidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora