"Sono contenta tu abbia accettato finalmente il mio invito, cominciavo a pensare che mi stessi evitando." Sorrise Eva portando il calice di vino rosso alla bocca.
Erano passati cinque giorni da quel primo messaggio, da quel primo invito. Cinque giorni da quando era stata re integrata ai servizi della figlia del Presidente degli Stati Uniti. Se apparentemente per Lauren quei giorni erano stati molto tranquilli, con una Camila placida, remissiva e stranamente accondiscendente, per lei erano stati forse i giorni più turbolenti.
Era sempre più combattuta riguardo i suoi sentimenti, se da una parte cercava prepotentemente di reprimerli, dall'altra qual nuovo aspetto di Camila la intrigava. Aveva passato gli ultimi giorni nelle sue stanze, chiusa nel suo mondo lasciando entrare solo Veronica, che le aveva fatto visita almeno due volte. L'idea di Keana che spesso piantonava l'ingresso dei suoi alloggi poi, le faceva ribollire il sangue.
Ma in quel momento era a cena con una bellissima donna, in un ristorantino francese e non voleva che i suoi pensieri interferissero in alcun modo. Eva poteva essere una piacevole distrazione in quel momento, con lei era tutto più facile dati i loro trascorsi e soprattutto non era Camila. Non era il soggetto che doveva difendere, non era la figlia del Presidente degli Stati Uniti e soprattutto non era complicata.
"Sei stranamente silenziosa" Eva interruppe bruscamente il flusso dei suoi pensieri.
"Scusami" rispose prima di pulirsi gli angoli delle labbra con il tovagliolo e incrociare con un sorriso il suo sguardo. "ho solo un po' di pensieri per la testa a causa del lavoro." Rispose.
"Lo immagino" le disse Eva prendendo il calice di vino rosso che aveva davanti, portandoselo alle labbra in modo sensuale fino a riporlo molto lentamente sul tavolo lasciandosi andare allo schienale.
"Dicono che Camila Cabello non sia un personaggio facile da gestire. Le notizie e le voci che corrono su di lei nell'ambiente non la ritraggano come una santa."
Lauren sorrise...santa...lei era tutto fuorchè santa. Provocatrice con manie di controllo, ecco chi era realmente Camila Cabello, ma di certo non avrebbe condiviso quelle informazioni con lei.
"Lo sai che non posso parlarne Eva...c'è una clausola di riservatezza nel mio lavoro." Disse cercando di non sembrare brusca.
"Certo, lo so. Anzi sono curiosa di sapere cosa ha spinto la bella e misteriosa Lauren Jauregui a intraprendere questa carriera. Se non ricordo male ti eri iscritta a Scienze Politiche." Chiese alzando un sopracciglio curiosa di scoprire un po' di più sulla sua vita.
"Si è vero. Poi ho conosciuto una persona. E' successo tutto un anno dopo che io e te ci siamo lasciate. Era il mio secondo anno a Stanford, ormai mi ero integrata abbastanza bene, quando nel corso di Sociologia ho incontrato Lucy. Era un mente brillante..." gli occhi di Lauren si persero nel vuoto del racconto, dei ricordi e della nostalgia. Ripensò mentalmente a quel primo incontro.
STANFORD 9 ANNI PRIMA
"Benvenuti nel corso di Sociologia, questo semestre affronteremo il delicato tema della violenza sulle donne nella società odierna." Disse la professoressa Duvet entrando nell'aula e scrivendo il titolo del corso sull'enorme lavagna alle spalle della sua cattedra.
La professoressa era il classico tipo hippie, lunghi capelli castani, occhiali rotondi, jeans a zampa di elefante e camicia bianca. Sembrava uscita da una serie tv dei figli dei fiori degli anni settanta.
"...la violenza contro le donne è la manifestazione di una disparità storica nei rapporti di forza tra uomo e donna, che ha portato al dominio dell'uomo sulle donne e alla discriminazione contro di loro, ed ha impedito un vero e proprio progresso nella condizione delle donne. Dove potete vedere questo genere di manifestazione?" chiese la professoressa rivolgendosi all'aula composta quasi interamente da donne.
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La figlia del Presidente
FanfictionLauren Jauregui è il nuovo capo della sicurezza della figlia del Presidente degli Stati Uiniti d'America, Camila Cabello.