Confessions

5.8K 282 18
                                    




Lauren continuava a fissarla i suoi occhi verdi erano puntati nelle iridi castane della cubana, il suo sguardo non era per niente dolce, odiava doversi ritrovare costantemente in queste situazioni, ma Camila ne approfittò per sfoggiare un sorriso vittorioso, come sempre era riuscita ad ottenere ciò che voleva, avrebbe finalmente ballato con Lauren, stretta tra le sue braccia.

"Pensavo avessimo finito con questi giochetti" disse il comandante mentre si muoveva lentamente, il suo non era propriamente un ballo, cercava di mantenere il ritmo muovendo le gambe ma cercando di tenere la giusta distanza per non dare false speranze alla ragazza di fronte a sé evitando l'ennesima tragedia.

"Quali giochetti comandante? Non so seriamente a cosa si riferisce" rispose Camila cercando di accorciare la distanza tra loro muovendosi in modo sensuale.

Lauren sorrise davanti alla sfacciataggine della ragazza. "Non so perché ma con lei mi sembra di vivere un costante deja vu Miss Cabello."

"Non sono sotto effetto di alcol o stupefacenti e soprattutto non mi sembra che io sia a caccia. Non si preoccupi comandante, quella parte l'abbiamo chiarita. Ora dovrebbe imparare lei a rilassarsi. Andiamo si tratta solo di un ballo, perché non riesce a sciogliersi un po' e si toglie quella mazza dal culo?" disse Camila ridendo alle sue stesse parole cercando di provocarla.

"Oh quindi lei pensa che io sia una bacchettona che non sa divertirsi. Giusto?" chiese la mora

"Diciamo che ogni volta che stiamo per divertirci lei rovina tutto scappando via" la provocò ancora portando le braccia attorno al collo di Lauren e azzerando totalmente quella distanza che c'era tra i loro corpi.

Il seno di Camila prese a strusciarsi contro il corpo di Lauren che la osservò squadrandola dalla testa ai piedi senza dire una parola. Quella ragazza la faceva totalmente impazzire. Dolce, delicata e sensuale all'esterno ma una vera e propria macchina da sesso all'interno. Aveva avuto modo di capirlo durante quel mese da tutti i suoi comportamenti. Non ci pensava due volte a scoparsi una sconosciuta in un bagno pubblico o a sedurre un agente addestrato. Era una mina vagante e forse era proprio questa sua follia a renderla tanto affascinante.

Lauren mise le sue mani sulle braccia tese di Camila, toccandola per la prima volta. Camila sorrise certa dell'effetto che suscitava sul suo capo della sicurezza. Le mani della corvina scivolarono lungo gli avambracci tesi fino a scioglierli dalla presa.

"Non penso sia il luogo adatto a certe cose Miss Cabello. Non ricorda quali sono le direttive? Mantenere un profilo basso e credo che dare spettacolo davanti ad un intero paese sia il modo più sbagliato di passare inosservati. Dovremmo andare adesso." Disse Lauren distruggendo tutti i sogni della cubana.

Camila cambiò immediatamente espressione e la spinse via con le mani. "Sei un caso perso." Disse amareggiata e voltandole nuovamente le spalle.

"Miss Cabello, basta con questa sceneggiata" la riprese Lauren per l'ennesima volta trattenendola per un braccio.

"Voglio solo bere qualcosa, mi annoio. Non voglio tornare a casa e la sua compagnia è davvero pessima" disse cercando di divincolarsi dalla sua morsa.

"Ha bevuto abbastanza, ora dobbiamo rientrare." Disse con un'espressione più che seria il comandante della sicurezza.

"Se lei non è in grado di divertirsi e rilassarsi se ne vada, non ci sono problemi. Mi pare che qui ci siano altri agenti...posso tornare con loro. Non abbiamo bisogno di lei." Disse Camila "Adesso se mi vuole scusare." Disse liberandosi con uno strattone e dirigendosi al bancone del bar.

Lauren fece un cenno con il capo ai membri della sua squadra di seguirla.

Camila ordinò un Moscow Mule e dopo pochissimi minuti, com'era prevedibile Adriano tornò alla carica.

La figlia del PresidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora