The Party

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"Salve a tutti e grazie per essere qui oggi" disse l'agente Baker che teneva la conferenza stampa all'interno della Casa Bianca per spiegare e minimizzare circa l'accaduto del giorno prima.

Il rapporto del comandante Griffin era piuttosto chiaro, nessun civile aveva assistito allo scontro a fuoco o era rimasto ferito, ma ovviamente la voce si era sparsa per via dei rumori e degli spari.

L'ufficio delle Pubbliche Relazioni aveva passato le ultime 24 ore a lavorare notte e giorno su una storia credibile da vendere ai giornali.

Lauren se ne stava in disparte sul lato destro del palco alle spalle dei suoi superiori, intenta ad ascoltare la recita che stavano per mettere su a favore dei mass media.

"questa conferenza stampa è stata indetta per far luce su quanto è stato scritto dai media in queste ultime ore. Vogliamo rassicurare tutti che quanto è stato scritto non è veritiero, non c'è stato alcun conflitto a fuoco e la signorina Cabello è in perfetta salute come potete vedere voi stessi."

In quel momento entrò sul piccolo palco Camila in tutto in suo splendore e con un completo Chanel che si addiceva perfettamente alla situazione.

Il suo aspetto era elegante e regale e subito elargì un caloroso sorriso alla platea, i flash dei fotografi erano impazziti così come le telecamere degli smartphone che riprendevano ogni sua mossa.

Si avvicinò lentamente al microfono.

"Salve a tutti, sono felice di poter essere gli oggi a mostrarvi tutte le mie cicatrici di guerra" cercò immediatamente di stemperare la situazione con una battua.

La platea rise di gusto e la parola passò immediatamente ai giornalisti che la tempestarono di domande anche fin troppo personali.

Camila raccontò la versione concordata, quelli che potevano essere sembrati degli spari era in realtà dei petardi che alcuni amici avevano fatto scoppiare in villa per festeggiare il compleanno di uno di loro.

Si era scusata per l'equivoco e per la preoccupazione arrecata al paese.

Lauren sorrise quando sentì la versione per l'ennesima volta, le sembrava così assurdo che tutte quelle persone potessero bersi una versione tanto inverosimile e lontana anni luce dalla realtà, Camila non si trovava neppure realmente a Miami. Pensò tutto il giorno precedente che se questo era il meglio che quei cervelloni dell'Ufficio Stampa erano riusciti a mettere su, questo paese era davvero nei guai.

Ma con sua somma sorpresa nessuno dei presenti sembrò vacillare dinnanzi a quella favola della buonanotte. Dopo poco più di un'ora erano tutti andati via e lei si sarebbe trovata a colloquio con il Presidente per spiegare nuovamente i fatti.

Sapeva che l'uomo era arrabbiato per l'accaduto, ma ancor di più per essere stato tenuto all'oscuro di tutto.

"Comandante Jauregui come diavolo le è saltato in mente di mettere a repentaglio la vita di mia figlia?"

Il Presidente era furioso e continuava ad urlare nella stanza ovale, Lauren gli aveva chiesto un colloquio privato per metterlo al corrente dei fatti, si aspettava una reazione del gente, era piuttosto comprensibile, aveva già ricevuto un avvertimento dal suo superiore e se non avesse chiarito al più presto la situazione, le cose sarebbero precipitate drasticamente e molto probabilmente la sua carriera sarebbe terminata in quel preciso momento.

"Signore, so benissimo che il mio comportamento può esserle sembrato poco consono..." si affrettò a spiegare la corvina

"Poco consono? Spero lei stia scherzando comandante" sbottó lasciando infrangere la sua mano sul tavolo facendolo tremare.

La figlia del PresidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora