Aspettative Disilluse

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"Actors are agents of change.

A film, a piece of theatre, a piece of music, or a book can make a difference.

It can change the world."

In Loving Memory of Alan Rickman.

Penso che quello dell'attore sia uno dei lavori più belli che esistano.
Alan rimarrà immortale non solo sulla pellicola che ritrae i suoi film, ma soprattutto nei nostri cuori nei panni di un perfetto Severus Snape o di uno degli altri meravigliosi personaggi a cui ha avuto l'onore di dar vita.


1. Aspettative Disilluse



Aspettativa.

L'aspettativa era il sentimento che meglio descriveva lo stato d'animo di Hermione in quel momento; l'aspettativa, ovvero una previsione perlopiù ottimistica di passare una serata meravigliosa e indimenticabile accanto a quello che riteneva essere "l'amore della sua vita".

Aspettativa, ansia, agitazione e paura erano probabilmente gli aggettivi che meglio descrivevano l'Eroina del Mondo Magico, Hermione Jean Granger che, davanti allo specchio della sua camera da Caposcuola, stropicciava, tra le mani sudaticce, un lembo del delicato abito di colore lilla che le avvolgeva la vita. Non era stata una scelta facile quel vestito, quel pomeriggio trascorso con Ginny da Madama McClan alla ricerca dell'abito perfetto per l'uomo perfetto, sembrava destinato a naufragare in un enorme buco nell'acqua, aveva provato così tanti capi che, pensandoci bene, probabilmente non ne aveva indossati così tanti nemmeno in tutta la sua vita fino a quel giorno: pizzi, merletti, scolli a barca, raso, gonne corte e gonne esageratamente corte, velluto, strass, nulla che potesse andare bene per Hermione, principalmente perchè abituata da troppo tempo alla povertà degli abiti indossati durante il periodo di Guerra e, in secondo luogo, perchè Ron, il suo Ron, era un ragazzo umile che sicuramente non avrebbe apprezzato, o comunque compreso, tutta quella inutile sfarzosità. Era stato quell'abito a salvarle la giornata, quell'abito lilla appeso ad una gruccia in fondo al negozio; aveva capito di aver trovato ciò che stava cercando nell'esatto momento in cui l'aveva visto: lo chiffon gli donava una sensazione di leggerezza ed eleganza e il colore suscitava in lei un piacevole ricordo, perchè lei sapeva perfettamente di non aver scelto quattro anni prima quell'abito, anch'esso lilla, per far colpo su Krum durante il Ballo del Ceppo, lo aveva scelto per Ron, il suo Ron, affinchè si ingelosisse e iniziasse a guardarla come una donna e non più come -Mione e basta-, senza contare che il lilla era il colore preferito di Ron.
La prima volta che si era vista allo specchio del negozio fasciata in quell'abito meraviglioso si era sentita bella, aveva accarezzato con dita leggere la stoffa sottile che le ricopriva le gambe sino ai piedi, aveva ammirato la scollatura a cuore che le evidenziava i seni senza renderla volgare, infine aveva tracciato le spalline triangolari in pizzo argentato che le avvolgevano le esili spalle. Nonostante la magrezza e la sottile cicatrice a metà tra la base del collo e la clavicola, bagaglio che si trascinava appresso dalla fine della sanguinosa battaglia, si era sentita davvero bella come non mai.
Ginny aveva applaudito emozionata appena era sbucata dal camerino con quell'abito addosso, non era esattamente un abito semplice come aveva inizialmente ipotizzato, ma la sua eleganza e dolcezza potevano sopperire a quella mancanza.

"Finirai per stropicciarlo tutto" fu proprio Ginny, la sua amica e forse un giorno cognata, a riportarla alla realtà.

"Sono così nervosa Ginny, piacerò a Ron?"

"Hermione, credo fermamente che mio fratello sia un idiota ma, spero per lui, non lo sia a tal punto da non accorgersi di quanto tu sia immensamente bella stasera."

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