Capitolo undici

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Due sere dopo...

Non ce la facevo più. Questa storia doveva finire.
Avrei voluto dire "Basta Erik! Io mi ritiro.", ma sapevo che sarebbe stato peggio. La situazione si sarebbe solo aggravata.
Era ormai l'1:30 passata e decisi di andare in un bar a bere qualcosa.
Mi preparai: jeans neri, maglia bianca un po' corta, un giubbotto di pelle rosso e dei tacchi sempre rossi. Presi infine la mia borsa e uscii dalla stanza.
<<Hey Rox! Dove vai di bello?>> mi chiesero Carl e Selena.
<<Vado a fare un giro. Ho bisogno di stare un po' all'aperto. Volete venire con me?>>
<<In verità avevamo altri programmi per stasera...>>
I due stavano insieme, quindi posso immaginare dallo sguardo malizioso di Carl cosa avrebbero fatto.
<<Allora divertitevi!>> dissi con una leggera risata.
<<A dopo Rox!>>

Camminavo per le strade di New York. Questa città è magica di notte. Tutte queste luci che la illuminano nella sua oscurità le regalano un certo fascino.
Continuavo a camminare per la mia strada e notai che qualcuno mi stava seguendo.
Però quando mi girai non vidi nessuno, così pensai che fosse una mia impressione.
Appena girai dall'altra parte, un uomo si posizionò davanti a me.
<<Hey dolcezza... cosa ci fai tutta sola da queste parti di notte?>>
Si avvicinarono altri tre uomini.
Avrei potuto usare i miei poteri per farli andare via oppure semplicemente picchiarli per difendermi o scappare, ma qualcosa mi bloccò. Quella cosa era la paura. Di solito non provavo mai quell'emozione, ma da quando non vedevo più Logan mi sentivo sia sola sia più vulnerabile. Con lui mi sentivo protetta anche se alla fin dei conti me la cavavo da sola e mi proteggevo da sola.
<<Allora puttana, ci divertiamo un po'?>> disse uno dei quattro.
Due mi presero per le braccia tenendomi ferma e mi portarono in un vicolo cieco lontano dagli occhi di tutti.
Ci raggiunsero anche gli altri.
La paura aumentava sempre di più e cominciai a piangere.
Uno cominciò a sbottonarsi i pantaloni e mi fece mettere a terra in ginocchio.
<<Muoviti puttana! Fai quello che devi fare!>>
<<Lasciatemi stare!>>
Lo stesso uomo che aveva appena parlato mi tirò un forte schiaffo.
Un altro mi prese i polsi e me li legò con la sua cintura.
<<Aiuto! Aiuto!>>
Urlai sperando che qualcuno mi sentisse.
<<Stai zitta troia!>>
All'improvviso qualcuno urlò.
<<Hey!>>
<<E adesso chi cazzo è che ci rovina la festa?>>
<<Che cazzo state facendo? Allontanatevi da quella ragazza.>>
Non riuscivo a vedere l'uomo, poiché i quattro uomini mi coprivano la visuale.
<<Sennò cosa fai? Ci hai visti? Noi siamo quattro, mentre tu sei solo.>>
<<Solo si, ma ho questi che voi non avete.>>
<<Logan...>> dissi a bassa voce.
Mutai velocemente nella ragazza che qualche giorno prima era andata alla scuola.
Logan sfilò le sue lame e cominciò a colpire i quattro stronzi.
Una volta a terra corse verso di me.
<<Hey... tutto bene?>>
Lo abbracciai forte e piangendo dissi <<Grazie...>>
Mi guardò meglio.
<<Ma tu sei... aspetta... Julie giusto?>>
<<E tu sei Logan.>>
Mi aiutò ad alzarmi e mi tolse la cintura dai polsi diventati ormai rossi.
<<Andiamo via da qui.>>

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