Capitolo diciotto

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Percorremmo un lungo corridoio. Non sapevo dove stessimo andando.
<<Dove mi state portando?>>
<<Sta zitta!>>
<<Ora basta dirmi di stare zitta!>> mi liberai della loro presa e mi misi davanti a loro.
<<Vi ho semplicemente chiesto dove stiamo andando! Mi è permesso sapere il luogo in cui morirò? Oppure nemmeno questo?>>
I due si misero a ridere e poi... tutto nero. Mi avevano fatto svenire un'altra volta a causa di uno dei loro soliti pugni. Ormai non mi importava più quanto mi avrebbero picchiata per poi uccidermi.
Non avevo paura di morire, perché sapevo che avevo salvato la vita all'uomo che amavo.

Logan's p.o.v.

<<Comunque... non ti credevo così stupido, Logan.>>
<<Cosa vuoi dire?>>
<<Hai creduto a ME e non alla tua ragazza! Wow. Spero che avrai la sua morte sulla coscienza fino alla fine della tua esistenza. Oddio... scusami tanto... tu sei immortale. Ce l'avrai per tutta la tua vita la coscienza sporca. Ogni giorno ripenserai a QUESTO giorno e ti ricorderai che hai fatto uccidere la persona che amavi. Complimenti!>>
<<Però c'è una cosa che non mi torna... se sai che sono immortale, come mai volevi uccidermi? Sarebbe stato impossibile.>>
<<Andiamo Wolverine! Davvero credi che io non sappia il tuo segreto?>>
<<Non so di cosa tu stia parlando.>>
<<Ah no? Ti illumino subito allora. So che sei malato e che non ti rigeneri più come prima. Un colpo di troppo sul tuo corpo e ci rimani.>>
Fece una breve pausa e poi riprese a parlare.
<<Ritornando al discorso dove ti dicevo che hai creduto a me... hai creduto anche al fatto che io non ti volessi più morto? Beh ti sbagliavi. John, sai dove portarlo.>>
Uno degli uomini di Magneto mi si avvicinò con passo deciso. Gli sferrai un pugno dritto sul naso e successivamente feci fuoriuscire le mie lame per colpirlo, ma fu troppo tardi.

Roxana's p.o.v.

Ripresi i sensi. Il dolore alla testa era assurdo: sembrava come se mi avessero impiantato dei chiodi in essa.
Dove mi trovavo?
Ero stesa su un tavolo fatto di acciaio, le mie caviglie e i miei polsi erano legati con delle cinghie, le stesse che si usano negli ospedali psichiatrici per tenere i pazienti fermi.
Ospedale psichiatrico... una marea di brutti ricordi mi invasero la mente...
Mi ricordai di quando mi fecero l'elettroshock. Fu una cosa orribile. L'unica cosa che desideri quando te lo fanno è morire. Non riesci a pensare e nemmeno a reagire ovviamente.
Ad ogni modo, ciò che avevo capito era che Erik voleva uccidermi facendomi soffrire. Non mi aspettava una morte istantanea, ma lenta e dolorosa.
Penserete "ma tu oltre a tanti altri poteri, hai anche quelli di Wolverine". In realtà ho mentito. Posso solo vantarmi di avere le lame e la rigenerazione (lenta tra l'altro), ma non sono immortale.
Quando Erik mi sparò alla scuola, ci misi un po' a rigenerarmi e c'è di più: quella notte rischiai di morire per la troppa perdita di sangue.

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