8 Indecisioni

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Mi sentivo ancora confuso per quello che era successo pochi minuti fa, avevo intuito che Roberto avesse una certa attenzione per me, ma non avrei mai immaginato fino a questo punto. A quanto avevo capito si era preso un'infatuazione.
La domanda che mi stavo ponendo era: "sono pronto per ricominciare?"
Non lo sapevo...
Fino a un paio di giorni prima cercavo in tutti i modi di non pensare a nulla che avesse a che fare con questo "mondo"; dato che quello che conoscevo era stato devastato.
Roberto si era fatto avanti mettendo in mostra i suoi sentimenti verso di me. Non gli era importato nulla di essere scoperto o visto da tutti i paesani, ma che figura avrei potuto fare davanti ai miei prozii se fossero venuti a saperlo? La gente avrebbe cominciato a fare domande e a puntare il dito contro di loro; e questo non potevo permetterlo. La cosa migliore da fare era procedere con discrezione.
Ripensai al suo bacio, alle sue labbra morbide. In un attimo provai un'emozione forte e... passionale. Qualcosa dentro di me si stava svegliando.
Mi sedetti su un muretto proprio davanti al supermercato dove lavorava il padre di Roberto. Lì vicino c'era un piccolo bar e quattro signori anziani se ne stavano seduti sotto il piccolo portico tutti intenti a giocare a carte. Restai a guardarli per tutto il tempo che rimasero li. Erano così allegri che per un attimo mi dimenticai tutte le mie indecisioni.
-Hey Raffaele.- Roberto si accomodò accanto a me.
Sobbalzai. -Non ti ho sentito arrivare.-
-Me ne sono accorto.- Appoggiò i gomiti sulle gambe, sporgendosi leggermente in avanti per vedermi meglio.
La sua vicinanza e i suoi sguardi mi fecero avvampare. Di nuovo ricordavo il suo bacio. -Ho pensato a quello che è successo prima.-
-Sei stato veloce. Io credevo che ti ci volesse un mese o forse che non mi avresti rivolto mai più la parola.- Scherzò, come suo solito.
Anche a me scappò una mezza risata. -Diciamo che sono molto veloce nel prendere decisioni importanti.-
Roberto, sentendo quelle parole, si avvicinò ancora di più. -Dimmi tutto.-
-Ecco vedi... forse...- Mi tremava la voce. -Forse dovremmo essere più cauti.-
Roberto era perplesso. -Credevo che...-Abbassò il tono di voce. - Non mi volessi.-
- Non è questo il punto.- Abbassai la testa. -Stiamo correndo troppo.-
Lui annuì.
-Purtroppo per me non è un momento felice.-
-Se posso chiedere. Cosa ti è successo?-
Sapevo che prima o poi mi avrebbe fatto questa domanda. - Il mio ragazzo mi ha lasciato per ritornare con il suo ex.- Ripensare a quella scena mi fece provare una sensazione sgradevole.
Roberto rimase basito. -Caspita che stronzo.-
Appoggiai i gomiti sulle gambe e presi la testa tra le mani.
-Se ci penso mi sento male.- Stavo per avere un attacco d'ansia e sapevo bene che dopo sarebbero arrivate anche le lacrime.
"Purtroppo sono fatto così".
-Allora non parliamone più.- Mi accarezzò la mano con molta delicatezza nell'attimo in cui restammo soli, anche se per pochissimo.
Ci guardammo negli occhi e in quell'istante capimmo entrambi cosa volevamo.

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