Mi ero svegliato in ritardo, la sera prima mi ero dimenticato di impostare la sveglia. "Che idiota"; mi dicevo mentre attraversavo di corsa le vie di Brescia per raggiungere in tempo l'università. La gente mi guardava come se fossi pazzo. O come uno che aveva appena rapinato una banca.
"Mi doveva succedere proprio oggi che ho l'ultimo esame?"
Arrivato all'università mi scontrai letteralmente con un altro ragazzo che stava entrando.
Era alto, dai capelli chiari e molto mossi. La sua bellezza mi fece impallidire, non potevo credere che ci fosse un ragazzo tanto bello. Mi sembrò strano che non lo avessi notato prima.
-Scusami.- Mi disse, aiutandomi a rimettermi in piedi.
Lo avevo ringraziato e rassicurato balbettando. Fu amore a prima vista e in poco tempo avevo scoperto che si chiamava Marco e che stava per laurearsi in lingue straniere.
Quello stesso giorno ci eravamo visti per l'ora di pranzo e la passammo insieme, nel parlare con lui mi ero accorto che avevamo gli stessi gusti in qualsiasi argomento; mi piaceva parlare con lui, ma soprattutto stare con lui.Il nostro primo bacio fu quando uscimmo insieme una domenica sera. Dopo cena mi aveva portato a casa sua; l'appartamento in cui viveva si trovava in un paese fuori città. Era piccolo e adatto ad una persona che vive sola.
Mi fece sentire subito a mio agio, era sempre stato cordiale e gentile, questo non lo potevo negare, anche se a volte aveva un atteggiamento distaccato e me n'ero accorto sin dai primi giorni. Però non ci feci troppo caso.
Eravamo sdraiati sul divano, abbracciati l'uno all'altro, sentivo il calore del suo corpo, i battiti del suo cuore, i suoi respiri e l'odore del suo profumo. Tutte quelle fragranze inebriarono i miei sensi, facendomi dimenticare ogni cosa. Sapevo per certo che era lui che volevo.Il periodo che abbiamo trascorso insieme è stato il più bello di tutta la mia vita, era riuscito a darmi la forza per poter affrontare tutte le difficoltà e aumentando la mia autostima. Ogni occasione era buona per poter stare insieme, per mandare messaggi e per parlare anche più di una volta al giorno e non solo all'università.
Lo amavo...
Ma quel maledetto giorno tutto è cambiato; avevamo appuntamento al nostro solito bar subito dopo le lezioni, come mio solito arrivai in ritardo, ma lui non c'era. Gli mandai un messaggio e lo chiamai.
Silenzio.
Cominciai a preoccuparmi seriamente, non era da lui tutto questo silenzio. Provai a pensare a tutti i posti in cui avrebbe potuto trovarsi, e la prima cosa che mi venne in mente fu il parco vicino al centro. Ci andai e nel frattempo faceva sempre più freddo e il sole si preparava a calare.
Quando arrivai vidi Marco e il suo ex ragazzo mentre erano intenti a parlare tra di loro. Sapevo che Marco sentiva ancora il suo precedente ragazzo; sì, la cosa mi diede un po' fastidio e anche in quell'occasione facevo finta di niente, ma volevo dargli fiducia.
Sbagliavo.
Dopo essersi parlati, Marco si avvicinò a "lui" e lo baciò.
In quell'istante provai un dolore atroce al cuore. Con la poca forza che mi era rimasta andai da loro e gridando, me la presi con Marco. -Cosa significa tutto questo?-
-Raffaele. So che sei arrabbiato. Però...- Marco cercò di giustificarsi.
-Arrabbiato!- Urlai, attirando l'attenzione dei presenti. -Non sono arrabbiato! Sono incazzato!-
-Ascoltami. Io ti voglio bene.- Marco si avvicinò, cercando di prendermi le mani.
-Non mi toccare stronzo!- Ero fuori di me dalla rabbia. -Dici di volermi bene però intanto te la fai con...- Indicai il ragazzo. -Con questo qui.-
-Lo so. Ho fatto una stupidaggine, ma io voglio bene anche lui.-
Fu la goccia che fece traboccare il vaso. -Visto che gli vuoi così bene. Perché non andate a casa a incularvi a vicenda.-
La rabbia aveva preso il sopravvento su di me, non mi era mai capitato di reagire in questo modo. Volevo sparire, andare lontano. Così scappai, lasciandoli lì da soli. Sentivo le lacrime scendere dagli occhi. Non mi andava di tornare a casa e raccontare quello che era successo e poi non mi andava di sentire i discorsi di mia madre.
I miei occhi si fissarono sulle montagne e in quel momento seppi cosa fare e... dove andare.
STAI LEGGENDO
Lasciare il passato
Kort verhaalA volte la fuga può sembrare la soluzione per ogni problema, ma non sempre.... Raffaele fugge dalla città di Brescia quando scopre che il suo moroso lo ha lasciato per tornare con il suo ex, sconvolto e con il mondo che gli crolla attorno; si rifugi...