11 Un nuovo inizio

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Appena le nostre labbra si staccarono presi dei respiri profondi, per un attimo mi era sembrato di essere in apnea. Mi trovavo sommerso in un mare di emozioni.
-Hai le labbra morbide.- Dissi spontaneamente.
Sorrise. -Davvero? Anche le tue.- Mi baciò ancora.
Con il dorso della mano gli accarezzai il viso e scostai una ciocca di capelli ribelle che cercava di coprirgli un occhio. Aveva la pelle liscia e delicata e il sottile strato di barba mi solleticò i polpastrelli. Lui prese la mia mano e se la portò al petto; potevo sentire il battito del suo cuore: irregolare e frenetico. Come lo era il mio in quel momento.
Stando accanto a lui, tutto quello che era successo negli ultimi giorni svanì completamente, come se non fosse mai accaduto. Era stato solo un incubo e finalmente mi ero svegliato.
Roberto mi strinse a se e mi a baciò la tempia.
Volevo che il mondo e il tempo si fermassero in quell'istante, che il boschetto potesse essere il nostro rifugio personale, dove poterci nascondere per sfuggire alla sofferenza.
-Lo sai che diventi più bello quando sorridi.- Esclamò con un sussurro.
Diventai rosso, avvampando.
- Non esagerare.-
Come potevo essere bello? Di solito su questo argomento ero un po' scettico. Sì. Potevo essere carino con i miei capelli scuri e ribelli, il viso d'angelo, ma bello non lo ero per niente.
Poi mi venne in mente un proverbio: "La bellezza sta nell'occhio di chi guarda".
-Sto dicendo la verità.-
-Ti credo però...- Sospirai ancora non convinto delle sue parole. Mi sembrava che fosse tutto troppo bello per essere vero.
-Però cosa?-
-Non sono mai stato il tipo che si autostima.-
-Dovresti averne.- Roberto mi prese il viso tra le mani, accarezzandomi le guance con i pollici.
Avvampai ancora, vederlo così da vicino fece palpitare il mio cuore, ma allo stesso tempo mi riportò alla mente dei ricordi sia belli sia dolorosi.

Lasciare il passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora