Il buio fa più paura quando si è soli e la voragine che si estende sotto ai tuoi piedi sembra un profondo precipizio senza fine.
Caleb ha riaperto di nuovo la botola, facendomi un piccolo sorriso di incitamento.
Ricambio, accarezzando piano la sua mano mentre gli passo vicino.
Voglio che lui pensi che io sia forte anche se non lo sono per niente, non ancora, almeno.
"Andrà tutto bene." Dice, facendomi supporto.
Annuisco, cercando di fare un'espressione rilassata "Lo so."
Sto mentendo.
Scendo il primo gradino e subito mi accorgo che qualcosa è cambiato nell'arco di questa manciata di ore.
C'è meno puzza, meno buio, e noto subito che c'è una lampandina accesa al centro della stanza.
Prendo un grande respiro, e poi abbasso lo sguardo: lui è sempre lì, ma questa volta i suoi vestiti sono puliti e indossa le scarpe e i calzini.
Alza subito lo sguardo quando mi sente avvicinarmi, ma i suoi occhi sono ancora feriti e il viso è ancora sporco di sangue incrostato.
Vicino a lui c'è una bacinella d'acqua con un panno umido sporco di sangue.
Chi lo ha portato forse aveva tutte le buone intenzioni del mondo, ma non avrà sicuramente avuto abbastanza coraggio per aiutare Daniel a pulirsi.
"Adoro il tuo profumo, lo riconoscerei tra mille."
Un leggero sorriso sfugge dalle mie labbra mentre mi abbasso per essere alla sua altezza, così da potermi avvicinare a lui.
"Vedo che ti hanno dato una ripulita." Commento, sistemandogli un riccio biondo ribelle.
"Ho passato momenti migliori." Esclama, sarcastico "Però rimango sempre estremamente bello."
Alzo gli occhi, divertita da questo suo solito egocentrismo che non lo abbandona mai.
"Sei uno stupido."
"Uno stupido molto bello."
Ridiamo, e per un momento mi sembra di essere ritornata al calore che avevo provato sotto le coperte del suo letto nella Domus.
"Stanno guarendo?" Chiedo, e Daniel fa una leggera smorfia.
"Si, ma vedo ancora tutto sfocato."
Abbasso lo sguardo, sentendomi in colpa per ciò che gli hanno fatto.
"Mi dispiace," sussurro, piena di dolore "sarei dovuta venire prima."
Daniel alza le mani, portandomele al viso, accarezzandomi piano.
Ha gli occhi puntati su di me, come se stesse cercando di forzare la sua guarigione per poter tornare finalmente a guardarmi.
"Sei sempre bellissima." Dice, e io devo davvero sforzarmi per non mettermi a piangere.
Distolgo lo sguardo, afferrando il piccolo panno umido, liberandomi dalla sua presa.
"Dai, lascia che ti levi da dosso quel sangue."
Lui annuisce, permettendomi di passare con delicatezza il panno sul suo viso, cercando di rimuovere il sangue dal suo viso e il suo collo.
La sua pelle è calda e piena di cicatrici, ma rimane sempre bellissimo, e quasi mi perdo nel suo profilo e nei suoi tratti: così duri, ma anche così dolci.
"Ti ho sentito."
Sposto lo sguardo dalle sue labbra ai suoi occhi, da cui, come nascoste da un velo leggero, vedo le sue iridi chiare.
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THE BAD WOLF: the blood bond
WerewolfSECONDO LIBRO DELLA TRILOGIA THE BAD WOLF: "Corpo, anima, cuore. Ecco cos'è un legame di sangue: la tua salvezza, ma anche la tua rovina." Sezione Cinque: nuovi ribelli, nuovi volti e nuova storia. Selene e Daniel sono ancora insieme, ma è come se n...