17. i swear on the blood

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Veniamo svegliati di colpo dal suono della porta della cella chiudersi e dalle urla di ribellione del ragazzo che viene buttato ai nostri piedi.

"La prossima volta vi ucciderò con le mie stesse mani!" Urla, sputando contro le guardie che se ne stanno già andando, completamente incuranti.

"Jack?" Lo chiamo, attirando finalmente la sua attenzione, notando che i suoi occhi iniziano subito a brillare quando mi vede.

"Selene!" Esclama, sorpreso, abbracciandomi con un trasporto che io non vorrei sentire "E' così bello vederti."

"Sono più che certo che dipenda dai punti di vista." Si intromette Daniel, afferrandomi per una mano, così da potermi far sfuggire dalla presa del ribelle "Pensavo ti avessero preso."

"Sarebbe stata una gioia per troppe persone." Commenta il ragazzo, facendo un sorrisetto di sfida al lupo, che stringe la sua presa contro la mia mano.

Di riflesso, guardo verso Alba, che scuote le spalle come a dire "lascia perdere".

Per fortuna sembra essersi ripresa.

"Jack, cosa sta succedendo là fuori?" Chiedo, interrompendo lo scambio di sguardi fra i due.

"Oh, beh, da quello che ho capito stanno organizzando una qualche festività." Dice, lasciandomi decisamente perplessa "Ero nascosto sotto l'altare principale al centro della corte, e mi hanno scoperto quando sono arrivate delle persone per allestire degli addobbi."

"Davvero intelligente come nascondiglio." Commenta Daniel, sarcastico.

Faccio finta di non notarlo, scuotendo la testa "Sai se Alex e Caleb stanno bene?"

Jack alza le spalle, sospirando appena mentre si sistema gli abiti sgualciti.

"L'ultima volta che li ho visti erano con le guardie." Ribatte, serio "Anche loro dovrebbe essere qui."

"Mio Dio." Esclamo, senza fiato, iniziando a camminare per la stanza, quasi come se fossi in preda ad un attacco nervoso "Non me lo perdonerei mai se fosse successo loro qualcosa per colpa mia."

"Selene," Daniel mi affianca, dandomi delle leggere carezze sulle spalle, cercando così di calmarmi "andrà tutto bene, staremo tutti bene."

"No, Daniel, non è vero." Ribatto, ormai paonazza "Non stiamo bene: Alba è ferita, tuo padre è morto, tuo fratello è uno psicopatico e siamo tutti in prigione in attesa di morire: niente va bene, ed è tutta colpa mia e di quella stupida profezia."

"Ragazzina egocentrica."

Sbatto le palpebre mentre la mia attenzione viene colpita dalla strana presenza alle spalle di Daniel.

Un sorriso gioviale compare sotto alla testa riccioluta del ragazzo seduto davanti alla porta della cella.

"Nathan?" Chiedo, colpita "Che cosa ci fai qui?"

"Lo conosci?" Mi domanda il lupo, perplesso.

"Oh, tutti passano da me prima o poi, vostra maestà." Ribatte Nathan, rialzandosi ed avvicinandosi a me con un bel sorrisetto sulle labbra "Sei sempre la solita superficiale."

"Ehi, non parlarle così." Mi difende Daniel, mettendosi fra me e Nathan, come se potesse realmente essere una minaccia.

Il riccio aggrotta il naso, facendo una piccola risata mentre si allontana, alzando le mani come se si stesse arrendendo "Non era mia intenzione offendere l'onore della compagna del principe dei lupi."

THE BAD WOLF: the blood bondDove le storie prendono vita. Scoprilo ora