14. hurts

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Cado a terra sentendo le ossa bruciare contro il pavimento freddo.

Per alcuni secondi sento la mente azzerarsi prima di riacquistare finalmente la lucidità, notando subito l'ombra chiara sopra di me.

Louis mi afferra per il colletto del maglione, alzandomi a forza, gettandomi poi con violenza contro il muro.

Ricado subito a terra, ormai ridotta ad un cumolo di spazzatura.

Potrebbero essere passati anche dei secondi, ma a me sembrano ore da quando Louis mi ha dato il primo schiaffo, facendomi uscire del sangue dal naso.

Io provo a rialzarmi ogni volta, ma ormai il mio corpo non vuole più rispondere ai miei ordini.

Sto male, sono al limite, e so che anche Louis lo sa, perché vedo quella scintilla nel suo sguardo, quella della rabbia diventata follia.

"Non ti senti più così forte, eh?" Esclama, trascinandomi per un braccio sul pavimento, così da avermi proprio sotto di lui.

Scuote la testa, facendo un sorriso pieno di cattiveria mentre si avvicina a me "Daniel non verrà a salvarti."

Gli tiro uno schiaffo, costringendolo a voltare il viso dall'altra parte.

So che comportarmi così probabilmente mi porterà alla morte, ma non mi interessa.

Se morirò sfidando l'autorità di Louis, allora sarà una morte valida.

Il biondo si gira di nuovo verso di me, nascondendo dalla mia vista la guancia arrossata.

"Vuoi proprio morire, eh, ragazzina?" Sbotta, pieno di rabbia.

"Uccidermi non farà innamorare Arianne di te." Ribatto, e questo probabilmente gli fa ancora più male.

Mi punta un dito contro, assottigliando gli occhi blu "Non nominare il suo nome."

"E perché no? Ti fa paura, eh? Sapere che lei non ti amerà mai fa più male vedendo me e Daniel?"

Louis mi tira uno schiaffo, e lo fa con una forza tale che l'anello che porta al dito mi riesce a spaccare il labbro, facendo uscire altro sangue.

"Non devi pronunciare il suo nome." Pronuncia di nuovo, con ancora più rabbia, e angoscia.

Louis sa che ho ragione, ma non vuole ammetterlo nemmeno a se stesso, perché la concreta certezza fa più male di un vago presentimento, e lui lo sa bene.

Sputo a terra il sangue, voltandomi poi verso di lui, scrutandolo con tutta la disperazione che il momento mi causa.

"Arianne," ripeto, sempre più seria "non ti amerà mai, e questo perché sei solo un mostro, Louis."

Al principe si appesantisce il fiato mentre la rabbia inizia a scorrere nel suo corpo, trasformandolo nel mostro di cui Arianne ha tanta paura, di cui tutti hanno paura.

"Hai ragione," dice, infine "io sono un mostro, ed è per questo che non la lascerò mai andare via, soprattutto per colpa tua."

Scuoto la testa, capendo il sentimento che si nasconde dietro i suoi occhi mentre alza di nuovo il braccio, pronto a caricare verso di me.

Un solo secondo, e il dolore si trasforma in buio.



Non è finita, nemmeno questa volta, ma non so quanti tentativi mi rimangono ancora.

Prima o poi l'essere così sfacciata mi farà uccidere.

"Sei proprio testarda."

Apro appena le palpebre quando sento una voce vicino a me, e una strana morbidezza sotto il mio corpo.

THE BAD WOLF: the blood bondDove le storie prendono vita. Scoprilo ora