15. Halloween.

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È la sera di Halloween.
Una brezza fresca accarezza il mio viso e un brivido percorre tutta la mia schiena.
I miei boccoli svolazzano a causa del vento, così come la sciarpa bianca che ho indossato per coprire la scollatura del mio vestito.
Travestita da sposa cadavere, mi ritrovo sdraiata su una panchina, un po' piú a destra rispetto all'entrata del locale in cui si sta svolgendo la festa dell'anno.

Accanto a me, gruppi e gruppi di ragazzi mascherati da vampiri, lupi mannari e assassini, mi lanciano un'occhiata strana prima di scrollare le spalle ed entrare a far festa.
Io non ho voglia di festeggiare.
Mi sono solo fatta trascinare qui da Katie che adesso è troppo sbronza per accorgersi della mia assenza.

È passata una settimana da quando Josh ha deciso di mollarmi in tronco senza nemmeno sentire le mie giustificazioni.
E adesso capisco che forse l'ho perso davvero.
Non risponde alle chiamate, non apre la porta di casa e non vuole sapere più niente di me.
Una relazione di due anni buttata nel cesso.
Mio Dio, sto diventando volgare.

Chiudo gli occhi e sospiro, godendomi l'aria autunnale e la mia solitudine.
Quando li riapro, proprio davanti a me, come una visione, mi ritrovo il viso di Matthew Jackson.
Il suo folto ciuffo di capelli castani svolazza a causa del vento, i suoi occhi neri sono contornati da finte occhiaie e le sue labbra rosse sono incurvate in un sorrisetto divertito.
Il mio cuore, come da copione, comincia a battere un po' più velocemente.

«Sei orrenda», mi dice.
«Grazie, anche tu».
Ridacchia e si morde il labbro, «Perchè dormi su una panchina?»
«Sono una sposa cadavere, facevo le prove».
Il dottore lascia scorrere il suo sguardo rovente su tutto il mio corpo e i suoi occhi indugiano sulle mie gambe lasciate scoperte dalla gonna bianca.
Deglutisce e torna al mio viso, quando parla la sua voce è bassa e rauca, «La gonna è corta. Troppo corta».
Le mie guancie vanno a fuoco e cerco di tirarla giù il più possibile, ma effettivamente è corta davvero.

Matthew mi porge la mano e mi aiuta a tirarmi su, quindi si siede accanto a me e schiude le labbra non appena la mia sciarpa svolazza e la mia scollatura viene messa in mostra.
La rimetto immediatamente al posto e sospiro.
Perché Katie riesce a farmi fare tutto ciò che vuole?
«Ti sei messa in tiro, eh?».

Scrollo le spalle e guardo un punto a caso davanti a me, «Katie mi ha costretta a venire fin qui e ad indossare questo stupido vestito da stupida sposa cadavere», dalla mia voce trapela l'odio nei confronti del mondo che provo in questo periodo.
Una parte segreta del mio cuore, inoltre, incolpa Matthew di tutto quello che è successo con Josh.
È anche colpa sua se mi ha lasciata.
O forse no?

«A cosa pensi, principessa?»
«Penso che é colpa tua», le parole escono fuori senza il mio controllo e mi pento subito dopo di averle pronunciate.
Matthew corruga la fronte e fa una smorfia, «Sarei colpevole di che cosa, precisamente?».
Sbuffo e mi alzo, i suoi occhi ancora una volta mi concedono un'accurata radiografia.
«Di niente, lascia stare».

Mi sento così confusa.
Mi manca Josh e al tempo stesso penso di essere comunque in grado di continuare la mia vita senza di lui.
Il dottore stringe il mio polso e con uno scatto veloce mi tira giù, facendo atterrare con forza il mio sedere sulla panchina.
I suoi occhi neri mi stanno trapassando il cranio, «Non è colpa mia se Josh ti ha lasciata».
Mi ha letto il pensiero o cosa?

Si passa una mano tra i capelli e continua a fissarmi in cagnesco, io non so cosa dire, dunque continua, «E tornerà da te, comunque, non disperare. É troppo furbo per lasciarti», detto questo, si alza e si allontana da me.
Affonda le mani dentro le tasche dei suoi pantaloni neri e borbotta qualcosa sotto voce prima di dare un calcio ad una lattina di coca cola abbandonata sul marciapiede.

UN MARE DI BUGIE || COMPLETA. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora