23. Non sbagliare.

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«Allora?», Josh affonda le mani dentro le tasche dei suoi pantaloni blu e sorride a Matthew, un sorriso malvagio, «Prima di cosa?».
Il dottore stringe i pugni e raddrizza la sua schiena, «Ti piace ascoltare le conversazioni altrui, Josh?».

Il mio ragazzo ride, i suoi occhi azzurri hanno una strana luce, «Mi piace tenere la mia fidanzata lontano da quelli come te, Matthew Jackson», fa un passo verso di lui mentre io sento il mio cuore pulsare forte dentro il mio petto.
«Ho fatto qualche ricerca sul tuo conto», Josh continua, c'è arroganza nella sua voce, «Sembri un ragazzo meraviglioso. Venticinque anni, specializzando in medicina, ottimi voti», si appoggia al muro e incrocia le braccia al petto, «Sei come il punto bianco su un foglio nero, non è così, Matt?».

Il dottore deglutisce, la sua mascella è contratta, «Dove vuoi arrivare?».
Josh ride ancora e trovo fastidioso il modo in cui parla, come se sapesse tutto sul conto di questo ragazzo.
«Oh, non voglio arrivare da nessuna parte. Dico solo che non è il caso di avvicinarsi ad una ragazza come Samantha. Non sei all'altezza, la tua vita non è all'altezza», si ferma un istante per prendere fiato, quindi continua a sparare cattiverie, «Cosa stavate progettando poi? Una fuga romantica?», punta i suoi occhi azzurri nei miei, «Sei solo confusa, tesoro, sai benissimo che non è tutto oro ciò che luccica. Non farti ingannare».

Matthew ribatte immediatamente, «Samantha è una persona adulta, può decidere da sola cosa fare della sua vita»
«La mia fidanzata non è nel suo periodo migliore. Ovviamente capirà da che parte stare», detto questo, afferra il mio letto e mi tira fuori dalla stanza.
Il dottore scatta, «Ma che cazzo stai facendo?»
«Abbiamo richiesto un altro medico, non sarai più tu ad occuparti di lei»
«Voglio che sia lui ad occuparsi di me», mi stupisco nel sentire le mie parole e Josh sbatte le palpebre più volte prima di scoppiare a ridere mentre mi trascina via da Matthew Jackson.
«Non sbagliare, Samantha», ringhia al mio orecchio, «Non sbagliare».
E il suo tono di voce mi fa capire che forse è meglio rimanere in silenzio.
Per il momento.

La sera dopo sono barricata in casa a studiare.
Josh è rimasto con me tutto il tempo, non mi ha lasciata sola nemmeno un attimo.
Fa finta di niente.
Come se non avesse sentito che mi piace Matthew Jackson.
Adesso mi porge una tazza di tè e sorride, ma non riesco a vedere la spontaneità in ogni suo gesto.
Io gli parlo appena, sussurro un "grazie" e bevo il tè caldo mentre leggo.

Lui si siede accanto a me ed apre il suo portatile, quindi torna al suo lavoro e digita di tanto in tanto qualcosa.
Mi sento come in prigione.
Sorvegliata ventiquattro ore su ventiquattro.
Finisco il té e poggio la tazza sul tavolo in vetro, poi cerco di fissare solo il libro.
E faccio così fino a quando i miei occhi non cominciano ad annebbiarsi e le mie mani tremano leggermente.
«Sei stanca, tesoro?», il mio aguzzino inarca un sopracciglio ed io annuisco.
«Vado a dormire», mi schiarisco la voce e mi alzo, quindi mi dirigo verso la camera da letto.

Spero di rimanere da sola, ma lui continua a seguirmi.
«Sono stanco anch'io», dice, «Buonanotte amore».
Buonanotte un corno.

Quando mi sveglio Josh ha già preparato la colazione ed è in cucina a parlare a telefono con un cliente.
Quando vede che sono sveglia mi sorride e fa un cenno col capo in direzione dei pancakes.
Sbadiglio e mi siedo, ho un forte mal di testa anche se mi sono appena svegliata.
Tutta questa situazione mi sta mandando in pappa il cervello.

Mangio i miei pancakes e ad ogni boccone mi sento sempre più confusa.
Devo parlare con Josh.
Non sopporto più la sua presenza asfissiante al momento.
«Voglio lasciarti», dico di getto, senza alzare lo sguardo.
«Non puoi farlo», ribatte, afferra il mio mento e mi costringe a guardarlo, «Sei confusa, Samantha. Sei solo confusa», quindi mette la sua giacca e prende la sua ventiquattrore, «Quel tipo ti ha fatto il lavaggio del cervello. Devi solo tornare in te. Pensami mentre sono a lavoro», stampa un bacio sulla mia bocca e va via.
Chiude a chiave la porta ed io non ho la forza di alzarmi per urlargli contro.

UN MARE DI BUGIE || COMPLETA. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora