«Papà», cerco di mantenere la calma, ma la voce stridula mi tradisce immediatamente, «Ti ho già chiesto di non parlare in questo modo a Matthew».
Lui mi scruta con i suoi grandi occhi azzurri e sembra volermi uccidere attraverso lo sguardo, «Non metterti contro di me, Samantha», parla piano e si avvicina di più al mio letto, «Sai di cosa sono capace», e un brivido percorre la mia schiena perché so perfettamente che è in grado di rovinare la vita delle persone con un semplice schiocco di dita.
Sto per ribattere, ma il dottore decide di difendersi da solo, «Le sue minacce non mi spaventano, signor Jersey. Il suo orgoglio mi fa quasi ridere, ad essere sincero. Sembra un bambino stupido e viziato e davvero sto cercando di trattenermi dal mandarla a fanculo».
Oh, no.
Mio padre serra le labbra, Matthew stringe i pugni e si dirige verso la porta, «Facile sputare odio sulla gente, vero signor Jersey? Non mi conosce nemmeno e non ha il diritto di parlare di me. Adesso io ho del lavoro da fare, lei rimanga qui ad infangare il mio nome oppure vada a fare delle analisi, non importa», apre la porta e mi lancia una veloce occhiata prima di andare via, ma poi torna indietro e sorride malefico, «Ah, non c'è di ché comunque, è stato un piacere salvare la vita di sua figlia. Almeno lei lo merita», detto questo, se ne va senza voltarsi più indietro.
Uno a zero per Matthew Jackson.
Mio padre punta il dito contro di me e deglutisce, «Non frequenterai mai più quel maleducato, sono stato chiaro?»
«Papà»
«Non contraddirmi, Samantha»
«Papà , per favore», cerco di parlare, ma lui non mi lascia finire il discorso.
Devo fare ciò che dice lui.
Deve parlare solo lui.
Ha ragione sempre e solo lui.
Sempre.«Avevi Josh e hai rovinato tutto, Samantha. Hai lasciato un bravissimo ragazzo per stare con quel verme?»
«Non è un verme», ringhio, le mie mani tremano, «Non è un verme», ripeto ancora, presa da un improvviso impeto di rabbia, «Josh è un verme. Josh probabilmente ha cercato di uccidere tua figlia con dell'arsenico».Inarca un sopracciglio e corruga la fronte, «Ma cosa diavolo stai farneticando? Josh non farebbe mai una cosa del genere»
«Vai a fare delle analisi, probabilmente sei pieno di arsenico anche tu»
«Josh ti ama, Samantha. Josh è un ragazzo per bene. Forse è stato proprio quel Matthew Jackson a tentare di ucciderti»
«Non è stato Matthew!», urlo e la mia voce rimbomba tra queste quattro mura bianche, adesso non riesco a controllare le mie lacrime, «Scoprirò chi è stato, ma nessuno mi toglierà dalla testa il nome di Josh».Morde le sue labbra e deglutisce ancora, «Ad ogni modo, non ti permetterò di rivedere quel ragazzo»
«Beh, non rivedrai più tua figlia allora», sento il mio cuore battere velocemente e per un attimo temo di avere un attacco cardiaco da un momento all'altro, «Se non accetti ciò che mi rende felice, papà, questa la mia decisione».
Sorride amaramente e scuote la testa, «Vergognati», dice, poi va via sbattendo la porta ed io scoppio a piangere.
Per me, per lui, per tutto quello che mi sta succedendo.
Voglio solo essere felice.Tre giorni dopo mi ritrovo a casa circondata solo dai libri e dalla mia tristezza.
Non so niente di mio padre, non conosco l'esito delle sue analisi e probabilmente non avrò notizie per ancora un bel po' di tempo.
Per quanto riguarda me, sto cercando di riprendere in mano la mia vita con scarsi risultati.
Mi sento sola.
Non esco da giorni, non parlo da giorni.
E Matthew si è come volatizzato nel nulla.Mi ritrovo a pensare che forse ha deciso di abbandonarmi anche lui, del resto mi sto abituando alle persone che mi voltano le spalle.
Afferro il cellulare e sospiro, quindi decido di buttare nel gabinetto la mia dignità e di chiamare Matthew Jackson.
STAI LEGGENDO
UN MARE DI BUGIE || COMPLETA.
RomanceCOMPLETA. ATTENZIONE: questa storia può provocare attacchi improvvisi di ira, ansia e paranoia. State bene attenti, può indurvi a dubitare anche di vostra madre. Conoscerete la storia di Samantha Jersey, una bellissima e ricca ragazza del North Ca...