Marinette stava prendendo le misure per il vestito di Mylene, mentre Monsieur Agreste la guardava attentamente. Seguiva ogni suo movimento: al momento stava misurando la lunghezza delle gambe.
Si alzò passando la mano energicamente sulla sua gonna, come a voler togliere la polvere che ha preso dal pavimento, sorridendo.
«ecco fatto. Finto. Può andare. Il colore rosa, vero?»
La ragazza annuì per poi dirigersi insieme a Gabriel Agreste all'uscita della sartoria, lasciando Marinette da sola che ricontrollò le misure.
La sua attenzione fu rapita dal suono di una dolce melodia. Il suono proveniva da una stanza vicina. Un pianoforte. Ma chi lo stava suonando? Nella sartoria c'erano solo lei e Monsieur Agreste, che sia...
Iniziò a camminare incuriosita di sapere chi stesse suonando una così bella melodia.
Si fermò sulla soglia di una porta di una stanza con dentro solo un pianoforte, un armadio, uno specchio e...Adrien.
Non sapeva che Adrien sapesse suonare.
Si fermò ad ascoltarlo, in religioso silenzio, lui non si era neanche accorto che c'era un'altra ragazza in quella stanza. Cosa che durò ben poco perché la decisione di Marinette di appoggiarsi ad uno sgabello, che cadde rovinosamente a terra, fu sbagliata. Adrien sobbalzò girandosi verso la nova arrivata, che era intenta a risistemare il danno fatto.
«Marinette...che fai?» disse compassionevole mentre l'altra balbettava le sue scuse imbarazzata.
«s-s-s-cusa è c-he ho sentito q-questa musica e...»
«tranquilla. Vieni qua» le disse facendole segno con la mano di sedersi accanto a lui.
«che stavi suonando? Non credo di averla mai sentita» disse sedendosi e sorridendo al giovane.
«si chiama In The Rain. Mia madre me la suonava sempre quando ero piccolo» disse sorridendo al ricordo di un piccolo se stesso e al dolce sorriso della madre.
«continua. Per favore. Non ti fermare»
Adrien riprese a suonare mentre lei lo guardava attenta.
La musica li riportò alla serata passata con le loro metà, ignari del fatto che erano uno di fianco all'altro.
Ricordavano tutto. I pianti, le scuse, il bacio, i ti amo.
Tutto perfetto.
«bellissimo» disse Marinette quando Adrien ebbe finito di suonare e le sorrise.Era pronto. Avrebbe parlato a Marinette. Poteva farcela.
Entrò nella taverna Dupain trovando solamente la minuta figura di Sabine intenta a servire Madame Chamak.
La donna si girò verso il rosso sorridendo.
«Nathaniel, caro! Vieni vieni, cosa ti serve?»
«stavo cercando Marinette» disse avvicinandosi.
«oh...mi dispiace non è qua. È andata alla sartoria Agreste e son so quando tornerà. Puoi passare domani se vuoi oppure riferirò io per te»
«ah...grazie...non si preoccupi. Le dica soltanto di venire da me appena può» disse andandosene.
Era ancora con lui.
Quello stupido senza cervello.
Doveva sparire.Chloè lanciò per la seconda volta in un' ora il bicchiere di vetro contro la parete. Era furiosa da quando aveva saputo che Ladybug e Chat Noir erano diventati una coppia.
Lui era suo.
Non di quella nuova arrivata.
E di nessun altro.«ce l'abbiamo fatta! Ce l'abbiamo fatta!» Nino canticchiava contento a mo' di festa sotto lo sguardo di Alya, seduta su una poltrona del salone della casa del fidanzato.
«ti ricordo che ancora non sanno chi è l'uno e chi è l'altra»
«innanzitutto non distruggere i miei sogni donna. Secondo: si sono dichiarati capisci! Queen Bee non è riuscita a fare casini!»
«sei incredibile» disse alzandosi e corircondando il collo di lui con le braccia.
«modestamente...» disse lui baciandola.
«sarebbe bello ritornare per una sera Rena Rouge e Carpace»
«un salto al passato?»
«si»
«sarebbe un sogno innamorarmi di nuovo di te»Marinette arrivò a pochi metri dalla taverna dei genitori, ma inciampò su un cesto lasciato probabilmente da qualcuno del mercato.
Fu presa da Nathaniel che non la lasciò finché non era certo che lei fosse salda sulle sue gambe.
Marinette sollevò lo sguardo sorridendo al suo salvatore.
«grazie Nathan» disse superando.
«aspetta. Devo...devo dirti una cosa...»
«sono tutta orecchie» disse fermandosi e sorridendo.
«io...» puoi farcela Nathaniel, si ripeteva «sono...innamorato...di te...»
Marinette rimase senza parole. Lei era innamorata di Chat Noir, come poteva non ferire il suo amico?
«Nathan...sei...un ragazzo...» si fermò cercando l'aggettivo giusto «speciale per me...e...mi dispiace ma....»
«ho capito...tranquilla» disse andandosene.
Adrien Agreste. Era colpa di Adrien Agreste.Nota autrice
Ok questo è un capitolo di passaggio che servirà per far capire un po' di cose che succederanno tra un po' di capitoli.In questo abbiamo appurato la stupidità dei nostri protagonisti preferiti...
IL 13 NOVEMBRE TUTTE/I ALLE 19:20 SU DISNEY CHANNEL PER LA PRIMA. PUNTATA. DELLA. SECONDA. STAGIONE. DI. MIRACULOOOOOOOOOUUUUUS!!!!
Scleri finiti...😂❤️
Al prossimo capitolo!
La vostra HermionedeVillers❤️
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Maschere [Completata] (Rivisitazione)
Fanfiction«è incredibile come una maschera possa nascondere e cambiare una persona, non trovi anche tu?» «già...» Nella Parigi del 1700 gira una tradizione: ogni sabato, i giovani, vanno in cerca del vero amore alla taverna Kwami. I giovani si devono mettere...