11.

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«e bravo il mio omaccione!» disse Plagg dando un colpo alle spalle di Wayzz.
«grazie...» disse massaggiandosi dove aveva colpito l'amico.
Aveva raccontato tutto ciò che è successo la sera prima agli uomini di casa, compreso Adrien che era arrivato giusto in tempo per sentire la storia.
«come direbbe la signora di Plagg: c'è amore nell'aria» la scimmiottò Dusuu.
«tranne per i tre scapoloni d'oro» disse Plagg indicando i tre interessati.
«non credo che alla mia età troverei una dolce donzella...»
«lo credo anch'io...comunque...la sposerai?»
«piano piano, Adrien. Ci siamo messi ieri insieme!»
«ma se non le metterai un anello al dito - come ha fatto invece Mr. Camambert - se la prenderà qualcun altro!»
«disse quello che si è "fidanzato"» disse Plagg minando le virgolette con le mani «con una che non sa neanche chi sia»
«ehi! Non è colpa mia se non so chi sia, ma di Fu!»
«ragazzi...ripeto: sono stati i miei antenati!» si difese il diretto interessato.
«si si...come no...io ho fame...baguette con Camambert per tutti?»
«Plagg!»
«okok...niente Camambert...per oggi...»

«magari Plagg avesse fatto una cosa così romantica a me!»
Trixx e Pollen riservo divertite mentre Tikki fantasticava su un ipotetico appuntamento romantico con Plagg. Ne avevano avuti loro due di bei momenti. Ricordava quando le aveva chiesto di sposarlo: si era messo in ginocchio, le aveva fatto le proposta e poi la prese in braccio facendola volteggiare mentre lei aveva gli occhi lucidi per la commozione.
«già. È stato bellissimo e poi...» sospirò sognante ricordando i suoi bei occhi verdi e il suo sorriso.
Indimenticabile.
Tutto.
«che fortuna Trixx! Io riesco a trovare il vero amore solo nei miei libri...»
«Pollen, fidati, c'è qualcuno là fuori - o qui dentro- che ti ama o, amerà»
«ma si dai! L'ha trovato Plagg!»
«ehi! Quella che se l'è sposato sono io!»
«appunto...ti dovrebbero fare santa, amica mia»

«ok io vado» disse Adrien alzandosi e dirigendosi verso la porta.
«dove vai?» chiese Nooroo.
«a casa. Oggi viene Marinette per vedere delle stoffe con mio padre e Nino quindi...»
«hai capito il signorino! Non gli serve solamente Ladybug, lui ne vuole due!» disse Plagg ghignando.
«ancora con questa storia» disse Adrien ricordando l'episodio con Nathan qualche giorno prima «io e Marinette siamo amici. Amici. Capito? Solo un'amica»
«e tu vuoi che lui - correggo: che noi - ci crediamo?» disse Wayzz indicando Plagg.
Adrien sbuffò andandosene via.
«Adrien» lo fermò Fu «fai attenzione»

Nino mise a posto tutte le stoffe rosa che aveva sul tavolo della sartoria di Monsieur Agreste.
Una era più scura, una chiara con delle decorazioni più scure e una chiara con delle decorazioni d'oro.
«allora, miei cari sarti, quale?» disse vedendo i due intenti a studiare le stoffe.
«io direi questa» disse Gabriel indicando quella con le decorazioni d'oro «che ne dici Marinette?»
«concordo pienamente. È una giovane ragazza e poi serve per tutti i giorni...scegliamo questa Nino»
«peeeeerfetto» disse quest'ultimo prendendo le stoffe bocciate e andandosene.
«sono arrivato giusto in tempo per salutarti amico» disse Adrien appena arrivato, facendo alzare lo sguardo del padre e della ragazza.
«Adrien!»
«ciao Nino. Papà. Marinette»
«buon giorno figliolo»
«'giorno Adrien»
«io vado! Alla prossima Monsieur Agreste. Adrien. Marinette»
«ciao Nino e grazie per le stoffe!» disse Marinette salutando e poi sorridendo al biondo che si era avvicinato.
«è andato tutto bene?»
«si si. Guarda che bella stoffa» disse la corvina facendo bella mostra di essa.
«Adrien potresti andare a comprare un ago? Ho perso quello per questo tipo di stoffe»
«certo Padre»
«vengo pure io. Devo fare delle spese per la taverna»
I due giovani salutarono il padrone di casa avviandosi al mercato.
«brr che freddo» disse Marinette. «è meglio se mi metto questo mantello se sabato voglio vede Ch-» si fermò capendo che avrebbe fatto capire Adrien che lei era Ladybug. Sicuramente non andava alla taverna Kwami, pensò, ma meglio non dire in giro che lei era Ladybug. «Ch....iara....mia...cugina...si....viene sabato e....non posso prendermi un malanno!»
Adrien le sorrise notando subito che erano frutto di attenzioni di un certo rosso.
Nathaniel li fissava con il solito taccuino da disegno tra le braccia.
«Agreste. Non hai capito allora» disse avvicinandosi ai due.
Lui aveva lo sguardo fisso sull'altro, lei li guardava alternativamente confusa.
Cosa non aveva capito Adrien?
«Adrien...di cosa parla?»
«il tuo amico qua ha detto che tu sei di sua proprietà e io devo starti lontano. In parole povere è innamorato di te e crede che lo sia anche io»
«Nathan...io...non è per lui...lui non c'entra nulla con il fatto che io...»
«secondo te io ti credo?»
«pensi che potrei dirti una bugia?»
«senti...!» disse avvicinandosi bruscamente a lei, ma venendo fermato dal biondo.
«quello che deve starle lontano sei tu»
«Agreste. Ti sfido a duello» disse deciso il rosso «domani. Quando il sole è nel punto più alto nel cielo. Chi vince, avrà la mano di Marinette»
«spero tu stia scherzando Nathaniel. Io non sono un premio»
«infatti. E io non mi batto con te. Andiamocene Marinette»
«hai paura?»
Adrien si voltò guardando il rosso e puntandogli l'indice contro.
«domani. Quando il sole è nel punto più alto del cielo»
«Adrien...»
«è una questione tra noi due»
Pazzia. Stava facendo una pazzia.






Nota autrice
Chissà perché il signorino ha accettato quel duello....

Cosa succederà?

Vi sta piacendo questa fanfiction? E "chi fermerà la musica?"?

Al prossimo capitolo!

La vostra HermionedeVillers❤️

Maschere [Completata] (Rivisitazione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora