12.

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Marinette non ci voleva credere. Perché Adrien aveva accettato di fare il duello? Perché Nathan lo aveva proposto? E se fosse successo qualcosa ad uno dei due? Non poteva pensarci.
Era in camera sua a farsi tutte queste domande.
Mancavano solo due ore all'incontro. Tutto il quartiere avrebbe assistito.
«non può essere così pazzo»

«Adrien» lo richiamò Tikki. Lui era come un figlio per lei e il pensiero di poterlo ipoteticamente perderlo la distruggeva.
«non ora Tikki. Mi sto allenando» disse mentre tirava di scherma facendo finta di avere il suo avversario davanti.
«sei...proprio sicuro? Potresti...»
«Tikki...oramai quel che è fatto è fatto...tranquilla, ok?» disse fermandosi e mettendo una mano sulla spalla di lei.
«sai che per me sei come un figlio»
«secondo te lascerei mia "madre" sola?» disse mimando le virgolette con le mani.
«no...fai attenzione ok? Noi saremo là. Tutti quanti»

Lo avrebbe battuto. Marinette sarebbe stata sua.

Alya e Nino cercavano con lo sguardo Marinette e i suoi genitori tra la folla.
Tra essa videro anche Fu e i Kwami, erano proprio tutti lì.
«Alya! Nino! Siamo qua!»
I due si avvicinarono alla famiglia Dupain.
«ciao Marinette. Signori Dupain» li salutò la ragazza.
«Adrien è già qui?»
«ancora no...ragazzi sono preoccupata...se...»
«non succederà» la tranquillizzò Nino «è abbastanza bravo con la spada»
«abbastanza non è eccellente»
«è arrivato» disse Sabine notando il biondo arrivare con il padre. «ed ecco anche Nathaniel...devo dire la verità: non me lo aspettavo da quel ragazzo»
«e pensare che è colpa mia...»
«Marinette non è colpa tua ma di quella testa di pomodoro» disse Adrien avvicinandosi al gruppo «lo batterò...ma non gli farò male» disse sbuffando notando lo sguardo si rimprovero da parte della corvina.
Si allontanò raggiungendo il rosso in mezzo alla piazza.
«al tre...andate» disse un uomo. «uno...due...tre!»
Adrien si mise in posizione di attacco per poi dare un affondo e cercando di colpire il fianco destro dell'avversario, che schivò il colpo.
«basta» disse ad un certo punto Adrien, lasciando tutti a bocca aperta «questa è una pazzia...sul serio Nathaniel, non è così che si conquistano le ragazze»
«hai paura Agreste?»
«no sono solamente più intelligente di te...quindi ba-» non finì la frase che Nathaniel lo colpì alla spalla destra ferendolo.
«Adrien!» disse Marinette accasciandosi sopra il ragazzo e vedendo il rosso scappare via «Adrien ti prego! Non...non fare scherzi...alzati»
«portiamolo in un posto sicuro» disse Fu. Quello che aveva sognato, si era realizzato, purtroppo.
Erano tutti sconvolti.
Non credevano che un ragazzo come Nathaniel, calmo e timido, potesse arrivare a tanto.

Tikki pulì la ferita ad Adrien, il quale era stato portato alla taverna Kwami e disteso su un letto della loro casa.
La tamponava con un panno imbevuto di acqua e poi la fasciò con della garza.
«aiah! Tikki fa male! Piano!»
«zitto. Che ti avevo detto io?»
«di non andare all'incontro...»
«cosa hai fatto tu?»
«ci sono andato...»
«ci sei andato! Ed ora è questo ciò che ti meriti!» disse andandosene e lasciando il biondo solo, fino a quando non arrivò Marinette.
«tutto...emh...a posto?» chiese imbarazzata dato che il ragazzo era praticamente a petto nudo.
«si...si posso dire che va bene. Un giorno come tanti: vengo qui o a prendere un croissant alla tua taverna, un pazzo mi chiede di fare un duello, questo pazzo mi ficca la sua spada nella mia spalla...tutto ok» rispose sorridendole e mettendosi a sedere.
«non so proprio cosa gli sia preso...e dire che era - ok...sembrava - un tipo...tranquillo?»
«hai detto bene: sembrava»
Marinette annuì. Non poteva dargli torto.
«gli artisti...cosa possiamo farci noi due, Principessa» disse rimediando una risata da parte della ragazza che si sedette accanto a lui.
«avevo paura...»
«non mi è successo niente»
«poteva succederti...ci conosciamo da poco, ma sei un grande amico per me, Adrien Agreste.»
«anche per me sei una grande amica, Marinette Dupain» disse guardandola negli occhi. Sono azzurri come il mare, si ritrovò a pensare.
Fu un attimo e le sue labbra si ritrovarono su quelle di lei, che non rifiutò il bacio.
Stiedero così per mezzo minuto finché lei finì quello che iniziò lui.
«s-scusa...io...» sto tradendo Chat Noir, pensò andandosene.
«cosa è successo?» si chiese Adrien passandosi una mano nei capelli.
Cosa era successo?







Nota autrice
Che bricconshello Adrien.

Cosa succederà?

Hanno davvero tradito le loro dolci metà?

Faccio schifo con le rime?

Al prossimo capitolo!

La vostra HermionedeVillers❤️

Maschere [Completata] (Rivisitazione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora