25°Capitolo_Underground

5K 270 7
                                    

25.Underground


Apro gli occhi non appena sento qualcosa di soffice e morbido accarezzarmi il volto e tutto il resto del corpo. Mi scontro con gli occhi grigi del corvino nascosti per metà da un libro che penzola dalla sua mano. Lo guardo per qualche secondo smarrita, poi le scene di ieri sera mi compaiono prepotentemente nella testa e il mio viso assume dei contorni piuttosto duri.
Mentre dormivo mi ha messo nel letto veramente...
-Avevo detto di voler dormire sul pavimento. -dico acida. Mi guarda per qualche secondo col suo solito sguardo apatico per poi far ruotare nuovamente i suoi occhi sul libro.
Guardo fuori dalla finestra e vedo nevicare. Un leggero sorriso si forma sulle mie labbra mentre scivolo lentamente dal letto e mi appoggio alla vetrata della finestra per guardare bene la neve. Non è una novità, qui ha sempre nevicato parecchio durante l'inverno, ma mai a fine autunno.
Ma aspetta, sbaglio o Levi...
Mi giro e confermo ciò che prima il cervello ha tralasciato completamente. È completamente a petto nudo.
Ma non ha freddo quel deficiente?!
Sospiro e mi dirigo verso una delle due sedie davanti alla sua scrivania, dove ieri ho lasciato la mia divisa, e mi chiudo in bagno.
Se lui è ancora qui vuol dire che è ancora presto e, non essendosi cambiato, non è neanche già andato a far colazione.
Mi infilo velocemente i pantaloni e la camicia per evitare di congelare, poi incomincio a mettermi le imbragature per sorreggere il movimento 3D e infine mi metto stivali e giacca.
Ho una certa, voglio del cibo. Apro la porta del bagno e do un'occhiata all'orologio appeso sopra il letto. La mensa ha appena aperto, che fortuna.
Esco dalla stanza indisturbata, senza alcun commento da parte del corvino, e mi dirigo a passo veloce in mensa. Le cose più buone sono sempre le prime, meglio affrettarsi o quel pozzo senza fondo di Blouse finirà tutte le scorte.
Apro la porta della mensa indisturbata e mi dirigo immediatamente al buffet. Pane, marmellata...ma quello più importante, burro e zucchero. Prendo tutto il possibile e, cercando di non farlo cadere, lo porto al mio posto nel tavolo dei caporali, poi torno a prendere il caffè e finalmente mi siedo.
-Aahh. -mugugno soddisfatta mentre taglio a metà il pane per poi spalmarci su un po' di burro.
-Buongiorno. -dice Erwin comparendo dal nulla. Alzo gli occhi e gli faccio un cenno con la testa per salutarlo.
-Buongiorno TN, ti senti meglio oggi? -
Annuisco per evitare di sputare il cibo che ho in bocca e poco dopo compare pure Hanji. Non so cosa pensare di lei. Ha voluto tenermi lontano dalla festa perché era preoccupata per la mia salute e non mi sento offesa nei suoi confronti. Allora perché con Levi sento un odio e un'offesa profonda. Forse è alimentato dal nostro quotidiano odio reciproco che è tornato più forte di prima. In questi giorni si stava affievolendo sempre di più ed era quasi strano.
Non appena incontro il suo sguardo però, noto subito il suo pessimo stato fisico.
-Ugh. -mugugna appoggiandosi al tavolo senza salutare nessuno.
La guardo confusa mentre uno dei maggiori ride.
-Sei andata a quella festa, vero? -chiede Erwin.
Mugugna qualcosa di incomprensibile e alza un pollice per far capire che la sua risposta sia affermativa.
Ok, forse sono felice di non esserci andata.
Lei sicuramente ha bevuto, ma so benissimo che non è solita ubriacarsi e non è del tutto l'alcol che la fa sembrare così.
-Tutto bene Hanji? -chiedo assicurandomi che nel frattempo non sia caduta in coma, vista la sua posizione inquietante completamente sdraiata sulla tavola.
-TN, rimpiango tutto ma non di non averti fatto passare. -dice.
-Ma che avete fatto? -chiedo ridacchiando divertita. No, non sono arrabbiata con lei. In generale è difficile tenere il muso ad Hanji.
-Ci hanno obbligato a bere, abbiamo fatto giochi alcolici..ugh, ok basta. -dice coprendosi la bocca con una mano per tenere dentro tutto quello che ha mangiato e bevuto.
-Ok, ti ringrazio per non avermi fatto entrare. -sto ancora ridendo. Vederla in quelle condizioni è esilarante.
-Vedo che sei ancora viva, quattr'occhi. -
È già arrivato? Speravo di riuscire a finire prima che lui potesse scendere, ma evidentemente anche a lui viene fame.
-Oh, Levi. Ti stavo aspettando. -Dice Erwin alzando lo sguardo dal piatto. -Ora che ci siete tutti e due posso comunicarvelo. -per qualche secondo mi ha guardata, segno che sta parlando pure con me.
Il corvino si appoggia allo schienale della sedia di Hanji e guarda attento il comandante, aspettando che incominci a parlare.
-Alcuni criminali del sottosuolo sono riusciti a prendersi due movimenti tridimensionali e sembra che la gendarmeria non riesca a fermarli. Hanno chiesto a noi di occuparcene visto che siamo i meglio addestrati col movimento 3D. -
Lancio un'occhiata a Levi. Da quel che so è stato proprio così che Erwin lo ha catturato e reclutato nella legione. Ma lui sembra non curarsene affatto.
-Quindi perché dovremmo andare noi? -chiede Levi incrociando le braccia al petto. Che domande fa? È ovvio.
-Sei nato e cresciuto là, conosci quel territorio meglio di tutti noi e saprai i nascondigli più utilizzati, TN ti aiuterà nella cattura. -
Sì, in poche parole non servo a niente.
-Erwin, mio padre viene dal sottosuolo e conosco pure io il territorio. Non bene quanto lui ma... -intervengo ricevendo un'occhiata dai due uomini.
-Ancora meglio. Compaiono di solito verso... -prende un foglio dal nulla e fa scorrere gli occhi su tutta la scrittura.
-Le dieci di mattina, quattro di pomeriggio e sette di sera. -dice Levi senza neanche dare un'occhiata al foglio.
-Esattamente. -
-Ci conviene muoverci. -dice guardando l'orologio. Sono solo le otto. -Si staranno già preparando o saranno in giro a fare una ricognizione. -
Utile avere un ex criminale nella legione.
-Andiamo. -dico sospirando e prendendo gli ultimi due panini che avevo preparato, alzandomi. -Te li spediamo dopo. -alzo un braccio in segno di saluto e seguo Levi fuori dalla mensa.
Ci rechiamo nel magazzino, dove si trovano tutte le attrezzature e prendiamo due movimenti 3D.
Mi piego per incastrare i due porta-spade e controllo picchiettando sull'acciaio se c'è gas nelle bombole. I cavi funzionano e ho tutte le spade necessarie.
-Pronta? -chiede mentre controlla che i cavi funzionino.
-Sì. -mugugno scocciata, accompagnandolo con un sospiro.
-Per quanto ancora hai intenzione di rimanere offesa? -incastra le else delle spade e si avvia verso l'uscita della caserma.
Non gli rispondo e lo seguo fuori sistemandomi nel frattempo la divisa e la camicia, uscita dai pantaloni davanti.
Dopo qualche anno tornerò nel sottosuolo. Non che la idea mi faccia impazzire, ma so che posso risalire quando voglio senza pagare nulla.
Mia mamma conobbe mio padre durante la visita di un parente malato nel sottosuolo. La aiutò a trovare la via giusta, niente di così eclatante. Mio padre vendeva metalli, collane e altri tipi di gioielli preziosi laggiù e ogni tanto passavo le giornate laggiù.
Ha già smesso di nevicare e le strade sono pulite. Peccato, speravo se ne formasse un po'. Non c'è neanche così tanto freddo...ma boh, il tempo non è normale.
Percorriamo velocemente le stradine del paese per poi arrivare all'entrata per la città sotterranea. Per entrare non c'era mai nessuna guardia, per uscire invece ogni volta ce n'erano almeno tre o quattro per scala.
-Finché non entreranno in azione, dobbiamo rimanere nascosti. -mi dice Levi scendendo velocemente i gradini.
-Se vedono che hanno chiamato l'armata ricognitiva non si faranno vedere, lo so. -dico sorpassandolo aumentando il passo e arrivando prima di lui.
La prima cosa che mi arriva è la puzza di rifiuti, di fogne e...di muffa. Mi copro il naso e la bocca con una mano, come se riuscisse a filtrare l'aria sporca in aria pulita.
-È peggiorata. -commenta il corvino, affiancandosi a me, rimanendo sopra un gradino. Tranquillo, sei più alto di me anche se scendi.
Mugugno qualcosa di incomprensibile e annuisco. Ai tempi l'odore non era questo, anzi, era un odore sì di muffa, ma era leggero e si sopportava perfettamente
-Mettiti questo. -dice all'improvviso il ragazzo lanciandomi una specie di mantello marroncino. -Coprirà il logo della legione esplorativa, non possiamo metterci le divise delle altre legioni, ma possiamo coprirlo. -dice mentre si lega al collo il suo.
-Sei stato attento ai germi? -chiedo ironica. Non prenderebbe mai delle cose dalla strada, soprattutto nel sottosuolo, per poi mettersele addosso.
-Tch, stai zitta. - dice per poi sorpassarmi.
Per prima cosa, facciamo un giro di ricognizione per controllare la zona del mercato. È da un po' che sto fissando Levi che si sta guardando attorno. Uno che non lo conosce, penserebbe che si stia semplicemente guardando le bancarelle; ma, se si legge bene il suo sguardo, si può scorgere la sua notevole attenzione ad ogni persona che passa vicino a lui e una leggera punta di nostalgia verso quel posto. Sa nascondere bene i suoi sentimenti, ma sono stata troppo tempo con lui e so decifrare quasi tutti i suoi sguardi.
Lo vedo fissare un punto preciso e, seguendo il suo sguardo, incontro un gruppo di 3 ragazzi. Due ragazzi e una ragazzina. Sembrano passeggiare tranquillamente, ma stanno fissando una bancarella in particolare, quella del pane e della frutta.
Prima che possa dire qualcosa, il ragazzo mi prende per il polso e mi trascina in un vicolo vicino a quei ragazzi.
-Poco sgamabile. -commento appoggiandomi al muro di quel vicolo.
-So come muovermi, zitta e segui i miei ordini. -
-Come vuole signor ex criminale... -dico girandomi per controllare che non ci sia nessuno dietro di noi o lungo il vicolo.
Dopo qualche minuto di silenzio, lo sento muoversi.
-Se ne stanno andando. -dice girandosi verso di me. -vieni con me. -
-Aspetta, Levi. -lo fermo prima che se ne possa andare.
-Levi, eh? - trasalisco per il suono di quella voce così profonda vicina al mio orecchio. Mi giro di scatto per controllare chi sia ma, non faccio in tempo ad inquadrarlo che sento due mani prendermi i polsi e portarli dietro la mia schiena.
-Che bella ragazza che abbiamo qui...-commenta il ragazzo che mi tiene per i polsi. Non è stato lui a parlare prima al mio orecchio. Mi allontano dal suo volto troppo vicino al mio mentre seguo con lo sguardo l'uomo che ha parlato prima. È poco più alto del corvino, avrà la sua stessa età, ha i capelli marroni rasati da un solo lato e una cicatrice che percorre la fronte fino il mento nella parte destra della faccia.
Levi si gira e lo guarda serio negli occhi, mentre si avvicina sempre di più a lui.
-Hai deciso di ritornare? Dopo che ti sei unito a coloro che odiavi? -
-Fukiage. -dice il corvino con un tono di voce più basso del normale.
-Ti ricordi del tuo "inutile" tirapiedi? Onorevole. -
-Cosa ci fai qui? -
L'uomo tira fuori un coltello e incomincia ad osservarlo rigirandolo tra le mani.
-Sai, Levi...quando te ne sei andato ci siamo trovati persi. Non avevamo né te, né Farlan. Il nostro boss se n'era andato e noi, poveri tirapiedi, eravamo completamente inutili. Pensarvi fuori, in libertà ed esservi uniti a coloro che più odiavamo nel mondo ci provocava una rabbia incontrollata. Perché voi sì e noi no? Solo perché voi sapevate usare quell'attrezzatura da militari rubata a due cadaveri uccisi da noi? -
Spalanco gli occhi all'ultima affermazione. Aveva veramente fatto questo? So che ha ucciso molta gente per un motivo o per l'altro, gliel'ho visto pure fare, ma non pensavo che lo facesse fare agli altri e soprattutto a dei componenti delle legioni.
-Vedo che l'indossi ancora. -continua l'uomo guardando in basso, il movimento 3D. -E nel frattempo, sei pure diventato caporale. Un inutile cagnolino del comandante...ma sbaglio o sei qualcosa di più di questo? Levi Ackerman non può essere solo questo. Sei diventato l'uomo più forte dell'umanità, insieme ad una donna. Non avevi detto che le donne erano puro passatempo? -
-Stronzate uscite dalla bocca di un diciassettenne. -dice impassibile a tutte le parole dell'uomo. -Senti, Fukiage, non ho tempo per sentire i tuoi inutili discorsi sui vecchi tempi. Smettila con questo stupido teatrino e lascia la ragazza. -
Sento la presa sui miei polsi aumentare e guardo di sottecchi il ragazzo. È giovane, sarà appena un ragazzino, ma la forza non gli manca.
-Intendi questo bel bocconcino? - l'uomo si gira verso di me e mi prende il mento, avvicinandosi al mio volto pericolosamente. -Ti sei portato a dietro una recluta? Non è da te. -
Recluta? A me? Sei serio amico?
Fa schioccare la lingua sul palato, ma più che essere seccato sembra compiaciuto di quello che stia per dire. -Recluta? Heh, TN, occupati di loro. -
Non appena prova a girarsi, l'uomo si scaglia contro di lui col coltello ma io, invece che controllare che non si sia ferito, mi libero dalla presa del ragazzo e lo spedisco con un calcio sotto la cintura contro altri uomini.
Mi circondo con una mano il polso sinistro e lo massaggio leggermente. -Pensateci prima di prendere in ostaggio un caporale dell'armata ricognitiva. -commento per poi girarmi verso Levi, che ha atterrato senza problemi Fukiage.
-Maledetto... -sibila l'uomo tra i denti sanguinanti.
-Andiamocene, abbiamo perso fin troppo tempo. - dice girandosi per poi sparire dietro il muro, tornando nella strada principale.
Li guardo per un'ultima volta per poi seguirlo. Dovremo fare i conti col passato di Levi finché saremo quaggiù.

•Hate Me• └ LevixReader ┐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora