6°Capitolo_Talking

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6. Talking

-Sì –risponde semplicemente mentre io sono ancora scioccata. A quindici anni secondo me non si era neanche sviluppato! Come aveva potuto già farlo a quell'età?
Rimasi a guardarlo per qualche secondo e cercai di capire con chi e in quale contesto avesse potuto farlo. Oltretutto, questo significava che era stato pure fidanzato...in un certo senso.
-Ma quindi tu-
-Non abbiamo tempo per questi argomenti. Tra pochi minuti dobbiamo trovarci nella stalla. Se proprio ti preme questo argomento, lo continueremo quando e se saremo arrivati –dice tornando verso la porta.
-Sei di un pessimismo che uccide, nanetto -
Non controbatte e sbatte la porta tornando nella sua stanza.

-Vedi? Siamo tornati sani e salvi –dico entrando nella caserma con una scatola in mano piena zeppa di detersivi e diversi oggetti per pulire portati da Levi apposta. Quando gli ho visti ho seriamente pensato di picchiarlo e di seppellirlo vivo da qualche parte, ma mi sono trattenuta solo per il bene dell'umanità.
-Si sperava –risponde il corvino. Erwin ci ha detto che ci vorrà nel suo ufficio l'indomani mattina e noi, nel frattempo, abbiamo deciso di ritornare a riposare nelle nostre stanze.
Levi apre la porta ed entra nella sua stanza. Entro pure io per appoggiare il suo scatolone sul comodino, ma quando sto per lasciare la stanza mi blocco e mi giro verso di lui. Dovevamo continuare la conversazione e non me ne sarei scordata per nulla al mondo. E poi, mi piaceva infastidirlo.
In poche falcate raggiungo il suo letto e mi ci butto di peso, sotto il suo sguardo di ghiaccio.
-Che ca-
-Non mi scappi, Ackerman –dico poggiando la guancia sul palmo della mano e guardandolo con un ghigno malizioso sul volto.
-Vuoi veramente sapere di quella cosa –dice. Sembra un'affermazione più che una domanda, ma mi sorprende il fatto che abbia già capito di che cosa io stia parlando.
-Sì, e sono molto curiosa –dico.
Mi guarda male mentre appoggia la scatola sulla sua scrivania per poi incrociare le braccia al petto. Sospira seccato.
-Cosa vuoi sapere? –chiede guardandomi apatico.
-Beh...-ci devo pensare. Ho così tante domande in testa che non ne esce neanche una.
Mi rigiro sul letto, disfacendo il letto ben piegato. Vedo sul viso del caporale un cipiglio, ma ci faccio poco caso e continuo a rigirarmi.
-Se tu, ecco...diciamo non sei vergine –dico facendo strani gesti con le mani. –Vuol dire che hai avuto anche una fidanzata -
-No –risponde immediatamente. Quasi non mi ha fatto finire di dire l'ultima parola, come se sapesse già dove volessi andare a parare.
-Come no? –lo guardo male. Di solito...quello...si fa con la persona amata o comunque con qualcuno che ti piace.
Sospira nuovamente mentre si siede sul letto, dandomi la schiena.
-Sai, nel sottosuolo devi imparare a diventare uomo velocemente. Se non lo diventi, diventerai cibo per i topi –ha un tono diverso, sembra quasi immerso nei ricordi. –Un passo importante là sotto, e che ti fa passare completamente dall'età giovane all'età adulta, è proprio questo, perdere la verginità -
Rimango a guardarlo senza dire una parola, per non interrompere quel tono così piacevole che ha assunto la sua voce.
-Semplicemente è successo che un mio "amico" di allora mi avesse proposto un'entrata al bordello gratis, e visto che ero oramai nell'età del cambiamento ho accettato e ho preso la prima che ho trovato -
Un brivido percorre la mia schiena. Fa strano che ne parli così naturalmente, senza essere imbarazzato o altro, ma lui è sempre Levi. L'uomo senza emozioni.
-E come sei andato? –chiedo. Le parole mi volano di bocca e lui gira leggermente la testa, ma senza guardarmi.
-Una merda –dice spostandosi i capelli finiti sugli occhi. Era ora di tagliarli, stanno diventando troppo lunghi. Di solito ci pensa Hanji, ma visto che mi ha insegnato voglio provare e rischiare la mia vita. Poi glielo chiederò, dopo questo discorso. Anche se so che mi dirà di sicuro di no. –Anche se la donna è stata brava a non darlo a vedere -
-Tu dici? Ma voi Ackerman non siete sempre perfetti in ogni cosa che fate? –chiedo prendendo il suo cuscino e stringerlo tra le braccia e appoggiarci la testa.
-Non penso valga anche per queste cose –dice con un tono di amarezza.
Mi tiro all'improvviso su a sedere e incrocio le gambe per rimanere bene in equilibrio.
-Beh, non lo avrai solo fatto quella volta, vero? -
-No –risponde dopo qualche secondo di silenzio.
-Quante volte lo hai fatto? -
-Perché tutte queste domande? –chiede girandosi all'improvviso e guardarmi male. –E cosa ci fai col mio cuscino?! -
Alzo le spalle alla prima domanda e alla seconda sorrido e stringo forte a me. –È morbido –dico semplicemente. –Quindi? –lo incito a continuare.
Lo vedo pensarci un attimo mentre torna a girarsi e darmi le spalle –Cinque o sei volte -
-Allora sei esperto! –dico con una punta di divertimento.
-Tsk –mugugna fintamente divertito dalla mia esclamazione.
-Ti sei mai innamorato...di qualcuna? –chiedo titubante. Non so perché ma fargli quella domanda è stato più difficile e più ansioso delle altre.
Mi guarda per qualche momento da sopra la spalla poi torna a guardare davanti a sé .
-Mi sono piaciute delle ragazze, come a tutti gli adolescenti, ma no, non mi sono mai innamorato –lo dice senza emozione e mi scalfisce il cuore.
Rimaniamo in silenzio per qualche minuto.
-Parliamo di te –dice girandosi verso di me. Sussulto e arrossisco leggermente. –Oh? Con questo dovrei già incominciare a pensare che tu-
-NON È VERO! –urlo in preda al panico. Alza le sopracciglia sorpreso mentre io riprendo fiato e cerco di scacciare quel rossore dalle mie guance.
-Veramente? –chiede sorpreso.
-Veramente, perché sei sorpreso? –chiedo quasi offesa. Non pensavo covasse così poche aspettative verso di me.
-Non sono sorpreso, semplicemente dal modo in cui lo hai detto sembra una bugia -
-Ah, no è che non è un bellissimo ricordo –dico grattandomi la testa. Sì, tralasciamo il mio ex e le nostre varie nottate.
-Sei stata fidanzata? –mi chiede come se mi avesse letto nel pensiero.
Annuisco piano mentre dalla sua bocca esce un "ah" leggero. Quasi mi fa pena, non sa neanche cosa significhi essere fidanzati.
Scosta nuovamente il ciuffo dai suoi occhi e io gli sfioro la mano nel prendere quella ciocca di capelli.
-Devi tagliarteli, stanno diventando troppo lunghi e ti daranno fastidio mentre combatti –dico passando lentamente una mano su tutti i suoi capelli corvini. Sono morbidi, molto morbidi, e posso quasi giurare che lui se li sia lavati il giorno stesso. Mi viene in mente la caduta al fiume.
Ah, ecco perché se li è lavati.
Era un maniaco della pulizia, i miei si erano semplicemente asciugati al vento e non erano neanche sporchi visto che quell'acqua era limpida e non c'era neanche tanto fango.
-Lo so. Domani chiederò alla quattrocchi -
-Non ce n'è bisogno! –lo fermo. Mi guarda interrogativo e io sorrido –Mi ha insegnato, posso tagliarteli io – Sto segnando la mia condanna a morte, ma vorrei vedere come riesco a tagliarli.
Mi guarda schifato.
-Mai –dice serio prendendo dei vestiti dal cassettone, tra cui una maglietta a maniche lunghe bianca e dei pantaloni semplici neri.
Mi smuovo dal letto impigliando la gamba nel lenzuolo, inciampando e cadendo di faccia sul materasso. Non fece male, ma non mi gustò.
-Solo per questa volta. Se taglierò male, potrai fare di me tutto quello che vuoi –dico. Sto correndo un gran rischio, se taglierò male quello là mi ucciderà o mi manderà a pulire i cessi.
Ci pensa un po' su e poi, dopo aver sbuffato, annuisce lentamente.
-E va bene, ma giuro che ti farò passare un brutto quarto d'ora se taglierai male -
Esultai e mi ributtai di schiena mentre lui si chiuse in bagno. Mi girai di fianco mentre sentii lo scroscio dell'acqua accendersi. Tra qualche giorno ci sarebbe stata la spedizione e non sono tranquilla. Ho un brutto presentimento. Senza Levi, ho paura di sbagliare qualcosa. Di guidare male la squadra e di fare le scelte sbagliate. Però, lo ha detto lui stesso, nessuno sa che cosa accadrà. Eppure, stavolta non mi sento sicura di uscire nel Wall Maria. Incomincio vedere buio intorno agli occhi mentre sento le palpebre chiudersi lentamente.
È stata una giornata dura oggi ma non posso dormire nel letto di Levi. Provo a muovermi, ma mi ritrovo bloccata mentre piano piano il buio mi circonda.
Non sarà poi così male.



•Hate Me• └ LevixReader ┐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora