11°Capitolo_Capture

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11.Capture

-Sta accelerando! -
-Andiamo, lo semineremo! –urlo. Facendo un rapido calcolo, ci rimangono pochi minuti prima che lui riesca a prendere Eren, siamo nella merda. Spero solo che Erwin metta in atto qualsiasi piano abbia in mente alla svelta o qui ci moriamo secchi e perdiamo il ragazzo.
Mi accorgo, poco più avanti, di due soldati appostati lì vicino e poi vedo delle scatole, nascoste dai cespugli.
Cosa ha intenzione di fare non lo so, ma spero che rallenti il gigante perché siamo più che morti in questo momento.
Sorpasso i due soldati, sento urlare una voce famigliare e poi degli innumerevoli spari.
Usciamo dalla foresta passando un ponte, davanti a noi ci sono altri alberi giganti.
-Avanziamo un altro po', poi passiamo alla manovra tridimensionale. Ragazzi continuate da soli per un po', Eld prendi tu il comando – dico per poi alzarmi in piedi dalla sella, guardandomi indietro. –Quando sarete a debita distanza, nascondete Eren. Prendi il mio cavallo. – finisco per poi sparare un arpione a un albero dietro di me e volare via. Voglio proprio vedere che cosa ha in mente di fare Erwin, da quello che ho potuto vedere lo vogliono catturare, anche se non mi sembra molto una buona idea.
Raggiungo Erwin su un ramo dietro al gigante femmina.
-Sembra che si sia fermato. –dico guardandolo. L'hanno bloccato con degli arpione progettati quasi sicuramente da Hanji e si è coperta il collo per evitare di essere catturata.
-Non possiamo abbassare la guardia –dice l'uomo di fianco a me. –Hai fatto bene a portarlo qui. -
Tranquillo, ho solo rischiato di morire schiacciata mentre tu te ne stavi tranquillo su questo ramo, niente di che.
-Gli uomini nella retroguardia sono morti per darci qualche minuto in più. Non ce l'avremmo mai fatta senza di loro. -
-Tutto qui? -
TUTTO QUI? MA IO QUESTO LO UCCIDO. Sono morti dei soldati coraggiosi e tutto quello che dice è tutto qui?
-È tutto –dico per evitare di litigare davanti ad una situazione complicata e delicata. Potrebbe liberarsi in qualsiasi momento, non sappiamo quanto reggano quei arpioni. –Grazie a loro vedremo chi c'è dentro questo corpo. –continuo. Sta tremando, è spaventata. Mi scappa da ridere e tiro fuori una spada.
-Aspetta, TN. Occhio per occhio. Ondate 2 e 3, fuoco! – ha ragione, meglio assicurarsi che sia ben fermo. –Sparate a giro! -
Tiro fuori pure l'altra spada e mi si affianca Mike.
-Andiamo? –chiedo guardando l'affilatura delle spade. Lui annuisce e si apposta sull'albero a fianco.
Hanji spara un'altra scarica di arpioni e io e Mike ci lanciamo verso il collo coperto dalle mani del gigante. Giriamo su noi stessi ma non appena sfioriamo la sua pelle, la indurisce di colpo, facendo spezzare le nostre spade in mille pezzi.
Mi appoggio su un ramo, mentre vedo Erwin dare ordini a dei soldati. Stacco le spade rotte dall'elsa e ne incastro due nuove. Sparo un arpione su un ramo sopra la testa del gigante e ci finisco sopra.
-Hey, perché non vieni fuori e basta? –chiedo pestando un paio di volte la sua testa ricoperta da capelli biondi. – Quindi, cosa pensi che ti accadrà ora? – non mi aspetto una risposta, dopotutto i giganti non sanno parlare e anche se qua dentro c'è una persona, non riuscirebbe comunque. –Credi di poter scappare? Vorrei ricordarti che hai ucciso molte delle mie truppe...Lo trovi divertente? Ora come ora, mi sto divertendo. Anche tu, giusto? Credo tu possa capirmi. Volevo chiederti una cosa. Ti sta bene se taglio le tue gambe e le tue braccia? Ricresceranno, giusto? E non sto parlando di quelle da gigante, sto parlando di quelle tue vere. Dopotutto, ci servi viva. –alzo la spada destra lentamente e la sento aprire la bocca improvvisamente, facendomi barcollare leggermente. Inizia a urlare e mi copro con le mani, ancora tenenti le spade, le orecchie. Le sue urla sono talmente potenti che smuovono tutta l'aria e quasi bucano i timpani.
Finito l'urlo, mi stappo un orecchio e lascio ricadere il braccio sul fianco.
-Beh, questa è una sorpresa. –dico a bassa voce.
Vedo Mike raggiungere Erwin.
-Erwin, quest'odore...-
-Da che direzione? -
-Da ogni direzione. -
Vedo Erwin spalancare gli occhi sconvolto e guardarsi attorno mentre la terra incomincia a tremare. Il comandante incomincia a dare ordini su ordini, ma alla fine riescono a penetrare nel raggio di difesa da tutte le parti. Mi tolgo dalla testa del gigante e faccio fuori quattro giganti di fila prima che possano raggiungere il gigante femmina, ma non basta. Arrivano ondate ovunque.
-Uomini, ingaggiate! –urla Erwin da lontano. –difendete il titano femmina anche a costo della vostra vita! – Un paio di giganti hanno già incominciato a strappare la carne dalle gambe e dalle braccia, vogliono mangiarsela viva.
Insieme agli altri, incomincio a fare fuori più giganti che posso. Prima quattro, poi nove, poi dieci, poi perdo il conto dai quanti ne sto facendo fuori. Ma nonostante ciò, continuano ad arrivare e stiamo consumando solamente gas. Alla fine riescono ad arrivare pure alla testa e, in quell'esatto momento, sento l'urlo di Erwin.
-Ritirata! -
Di velocità, mi appoggio a un albero vicino a lui verticalmente, mentre guardo il gigante femmina essere mangiato dagli altri giganti.
-Schifoso. –commento tra me e me.
-In formazione! Tornate a Karanes! – di nuovo le sue urla.
Dopo qualche minuto, tutto ciò che rimane del gigante femmina è solo un mucchio di fumo e ossa.
-Siamo fottuti. –dice Erwin sottovoce, solamente io riesco a sentirlo.
Mi vien da ridere.
-Guardati –dico pulendomi da una goccia di sangue rimastami sul volto dopo la battaglia. –Non dirmi che...-
-Il nemico era pronto a sacrificare ogni cosa. –sul suo volto si legge un misto tra rabbia, terrore e disgusto. –Non credevo che l'ostaggio si facesse uccidere facendo in modo che gli altri Titani lo mangiassero. – nessuno se lo sarebbe aspettato, non è colpa sua, ma siamo veramente nella merda. Ci metteranno tutti in galera, me lo sento.
-Come lo diciamo alla corte marziale ora? –perderemo la custodia di Eren, finirà nelle mani degli altri corpi militari e morirà inutilmente. –Se torniamo a mani vuote, cosa succederà a noi ed Eren? -
-Possiamo pensarci dopo il nostro ritorno. – aaah quello sempre, ma siamo nella merda adesso e saremo nella merda pure dopo. –Ora dobbiamo pensare a tornare a casa tutti vivi. – Non ha tutti i torti, dovrei andare a prendere la mia squadra, li ho lasciati all'improvviso e di sicuro mi staranno aspettando.
-Vado a chiamare la mia squadra. –dico poggiando una mano sull'albero, pronta per darmi la spinta e lanciare un altro arpione.
-Aspetta TN -
Mi blocco e guardo verso di lui.
-Fa rifornimento di gas e di spade. –
Lo guardo stranita. Diciamo che non è proprio il momento adatto per andare a rifornirmi, quello che mi serve ce l'ho.
-Non c'è tempo. Ne ho molto. Perché? -
Mi guarda serio e io indietreggio leggermente col volto.
-È un ordine. Eseguilo. – lo guardo titubante. Ci sarà una ragione per questo, di sicuro, e non me la vuole dire.
-Ricevuto. –dico per poi andarmene. Mentre lo faccio, spara un razzo blu verso il cielo, segno di ritirata, sperando che il fumo del gigante non corrompa il colore.
Più veloce che posso, faccio rifornimento nel punto fuori la foresta, dove sono stati lasciati i carri, ma mentre ritorno verso Erwin, sento un tuono e un urlo. Molto famigliare.
-Questa voce, non dirmi...- giro l'angolo e cambio direzione, verso il suono di quella voce. È Eren, sicuramente.
Faccio il più veloce che posso, ma quando arrivo vicino al posto, vedo in lontananza un corpo penzolante. Gunther. Un brivido percorre la mia schiena e lo sorpasso cercando di non guardarlo troppo; dopo poco vedo un altro corpo a terra tagliato a metà, Eld; poi Auruo a pochi metri di distanza da lui e, in fine, Petra, schiacciata contro l'albero. La mia testa non riesce a connettere, non capisco neanche perché non sia già scoppiata a piangere dalla disperazione. Ma per il momento il mio unico pensiero è Eren, trasformatosi in gigante. Sento le urla da dove sono, mi offuscano i pensieri e cacciano via i brutti pensieri che mi frullano in testa guardando i corpi della mia squadra morti. Non ho neanche il tempo di darmi la colpa che me ne vado via, vado a cercare Eren prima che possa perdere pure lui.
Sento una voce, urlare contro qualcuno, in lontananza vedo una ragazza inseguire il gigante, ha appena preso Eren. Se non sbaglio è la sua amica. La vedo fermarsi e il titano andarsene di corsa, prima che potesse inseguirla nuovamente la prendo sottobraccio e la trascino con me.
-C-Cosa? –chiede disorientata guardandomi.
-Per ora tirati indietro. – la sento irrigidirsi e la lascio andare da sola col movimento tridimensionale. So che è il miglior soldato della squadra di reclute, e so anche che è un Ackerman. Esattamente come Levi, lei è straordinariamente brava per la sua età e non mi stupisce che sia riuscita a fare qualche danno a quel gigante senza essere ammazzata. Mi ritornano improvvisamente le immagini dei miei compagni morti e le scaccio via. Devo concentrarmi, non è il momento, se non mi concentro morirò.
-Mantieni le distanze –dico. Andandole contro di potenza non concluderemo niente, dobbiamo aspettare il momento opportuno per fermarla e catturarla. –Si sta stancando, sta rallentando. –osservo. L'andatura è diversa, sta correndo molto più piano rispetto a prima, possiamo raggiungerla. -L'ha tirato fuori dal collo del titano? –chiedo pensando a come potesse aver preso Eren. –Eren è morto? –indugio un attimo. Le possibilità che sia ancora vivo sono poche, ma meglio chiedere per sicurezza.
-È vivo –dice secca. È seria, sembra sicura di quello che dice e decido di crederle, anche se continuo ad avere i miei dubbi. –L'obiettivo è intelligente, il suo scopo era quello di catturare Eren. Se lo voleva morto, l'avrebbe già ucciso, ma ha preferito rapirlo e portarselo via. –dice sicura.
Il suo ragionamento non fa una piega, anche se il suo obiettivo può essere benissimo quello di mangiarlo. In tal caso, sarebbe nel suo stomaco. Però la conseguenza di queste supposizioni, porta alla morte di Eren.
-Dobbiamo concentrarci su un'altra pista. –affermo all'improvviso.
-Ma ha fatto più danni degli altri. –controbatte la ragazza.
-Finché può indurire la pelle, è intoccabile. È un azzardo pensare che Eren sia ancora vivo e pensare di riportarlo indietro prima che esca dalla foresta. Inizio a lavorare sul suo corpo, tu tienila occupata con la testa. –ordino alla fine.
Lei, senza controbattere, esegue il mio ordine e mi precede, andando davanti al gigante mentre io la incomincio ad analizzare da dietro. Preparo le spade, so che mi ha visto, so che tra poco si girerà per colpirmi, ma so anche che non ce la farà e incomincerò a tagliare tutto il suo braccio, tutti i suoi tendini e tutti i suoi muscoli.
Si ferma all'improvviso e si gira cercando di darmi un pugno. Incomincio a girare, come fa Levi, e percorro tutto il suo braccio fino ad arrivare al suo viso e accecarla con le due spade. Stacco immediatamente la lama dall'elsa e, allontanandomi, ne riattacco due nuove.
Giro velocemente attorno a tutto il suo corpo e taglio più muscoli possibili cosicché lei sia obbligata ad appoggiarsi ad un albero per sostenersi. Il coppino è coperto dalla sua mano, è intoccabile per il momento, decido di tagliare pure qualche muscolo del suo braccio. Con un colpo dietro la testa la faccio cadere e sedere di scatto. Mi incomincio a concentrare soprattutto sulle due braccia e taglio talmente tanto velocemente e talmente tanti muscoli che alla fine il braccio cade, lasciando scoperto il coppino. Vedo Mikasa osservarla e, prima che possa fare qualsiasi mossa, mi affianco a lei e le dico cosa deve fare. Dopo averle spiegato tutto lei annuisce e io continuo col mio lavoro. Non punto subito al coppino, cerco di tagliare il più possibile i punti in cui potrebbe muoversi e, quando sono sicura che non riesca più a muoversi, do il via alla ragazza. Io mi fiondo sul coppino del gigante e, senza dargli tempo di indurire la pelle, do un taglio netto, facendo uscire una ragazza dai capelli biondi. Nel frattempo, Mikasa, taglia la pelle ai lati della bocca così aprendola e facendo uscire il ragazzo. Taglio i muscoli attorno al corpo della ragazza bionda e me e mi assicuro di tagliarle braccia e gambe, così che non possa ritrasformarsi o prendere velocemente conoscenza.
Mi appoggio ad un albero insieme a Mikasa.
-Credo stia bene, è vivo –dice la ragazza controllando il corpo viscido di Eren. Un sospiro di sollievo esce dalle mie labbra. Almeno lui. Almeno lui si è salvato. Vedo la ragazza prendere a fissare il corpo che ho in mano e spalancare gli occhi scioccata.
-Annie...-sussurra.
-La conosci? –chiedo guardandola sorpresa.
Lei annuisce leggermente. –Era nella mia squadra di addestramento, si chiama Annie Leonhart. – La guardo a fondo, allora era una stupida recluta. Una stupida recluta ha ucciso tutta la mia squadra. Stringo i denti e scaccio nuovamente i pensieri. Non è il momento neanche ora, dobbiamo ancora uscire vivi da questa foresta e ritornare dentro le mura.
-Usciamo di qua. –







•Hate Me• └ LevixReader ┐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora