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Lo sguardo magnetico di Gabriele vacillò per qualche istante, colto di sorpresa da quella domanda intrisa di aspettative.
«N-no... Non credo» le sue parole suonarono come un borbottio, incerte nella loro ingenua sincerità.
«Mi hanno usato come cavia. Come si fa ad usare una figlia come cavia?» domandò ancora la giovane, non rivolta al suo interlocutore. Fissava la luna con gli occhi sbarrati come se ella possedesse tutte le risposte ai suoi interrogativi e si rifiutasse di condividerle con lei.
«Sono certa che ti sbagli» tentò di rassicurarla il biondo avvicinandosi a lei. Indossava nuovamente la sua felpa e le stava molto larga data la differenza di altezza, ma sembrava così indifesa con quell'indumento troppo grande per lei.
«Sto studiando i resoconti dei loro esperimenti, c'è il mio nome ovunque» sibilò a denti stretti voltandosi verso il ragazzo e trovandolo incredibilmente vicino al suo viso.
«Non sei nemmeno sicura di chiamarti Roxanne!» sbottò Gabriele all'improvviso, urtato da quel suo pessisimo. Al che, Anne raccolse quel po' di dignità che le rimaneva e si voltò, ignorandolo per il resto del tempo.

N.d'A.
La questione si infittisce sempre più... Avete qualche ipotesi in proposito? Sarei felice di analizzarle con voi!
flyerthanwind

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora