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La voce di Toby raggiunse le ragazze mentre mollava uno scappellotto sulla testa del suo migliore amico.

«Ma se non ci penso io a loro, chi lo farà!» si difese il riccio mettendo su il peggior broncio di sempre.

«Così non ti crede nessuno» lo colpì sia sorella, facendolo inevitabilmente ridere.

«E meno male che tu dovresti reggermi il gioco!» la riprese il biondo, tirandole giocosamente una ciocca di capelli.

«Se tu la lasciassi in pace» s'intromise Toby, sorridendo dell'espressione allibita di Gabriele. Era così buffo, in particolare con le sopracciglia aggrottate in quel modo.

«Tu non hai voce in capitolo, ci pensa James ad Anne» lo apostrofò, carezzando distrattamente la guancia della suddetta.

«Mi sembrava chiaro» rispose la bionda tentando di non arrossire «che io non hi bisogno di essere controllata».

«Dici sempre così» le rispose il ragazzo con il sorriso di chi la sa lunga mentre spariva facendole l'occhiolino.

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora