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La vita dell'Istituto era frenetica, non lasciava istanti per riflettere: il tempo continuava a scorrere imperterrito senza alcuna possibilità di scampo.

Quel pomeriggio, subito dopo pranzo, era filata da sola in biblioteca per svolgere i suoi compiti; Sara aveva il suo turno di allenamento mentre Betta doveva aggiustarsi la manicure.

Teneva il capo chino sul libro, i capelli biondi che le facevano da scudo e mantenevano gli occhi inchiodati al testo. Eppure la mente era altrove, sempre altrove. Con tutto quel crogiolarsi, aveva iniziato a ricordare, dunque era convinta che continuare a pensarci avrebbe prodotto i frutti sperati.

C'era un immagine che era certa di aver rimosso fino a quando si era ripresentata lì e le aveva velato gli occhi di lacrime.

«Ehi.. Che ti succede?».


Aveva ricordato gli occhi di suo padre un attimo prima che la vita li lasciasse per sempre.


N.d'A.
Chi sarà arrivato in biblioteca a nostra insaputa? E come ha fatto a ricordare? Via con le ipotesi!
flyerthanwind

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora