Capitolo 11

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HARRY'S POV
Appena accompagno Kendall a casa sua alle due di notte, velocemente mi dirigo a casa di Audrey. Provo a chiamarla ma ovviamente mi chiude il telefono in faccia. Le mando un messaggio
"Ho delle novità sulla questione "Kendall" per favore, aprimi." Dopo circa dieci minuti una ragazza a dir poco stupenda con addosso solo un semplice vestitino a bretelle in seta, viene ad aprirmi la porta. Deglutisco prima di seguirla dentro. "Sei fortunato, siamo anche soli in casa." Dice alzando gli occhi al cielo. "Non hai paura di stare qui da sola?" Dico seguendola in camera sua. Noto tantissimi fascicoli sulla sua scrivania. "Scusa il disordine, stavo studiando un po'." Si siede sul suo letto matrimoniale. Tolgo il giaccone e la sciarpa e mi siedo affianco a lei. "Ho trovato una stanza a casa di Kendall in cui ci sono foto, documenti di ogni tipo su me, te e la tua famiglia. Ho intenzione di prendere provvedimenti."  Affermo subito. Audrey non mi risponde, ha lo sguardo nel vuoto. Tolgo le scarpe e mi avvicino di più a lei, spostandole i capelli scompigliati dietro l'orecchio. Le bacio il collo, la spalla, poi scendo sul suo petto, pian piano anche sul suo seno. Lei non oppone resistenza, sembra essersi rilassata. "Harry.." Dice con un filo di voce. Così, mi fermo e la guardo negli occhi. "Vorrei dormire, se non ti dispiace." È un po' infastidita. "Sei ancora arrabbiata con me?" Distoglie lo sguardo dal mio per poi alzarsi e scendere in cucina. La seguo senza esitare, la desidero. Sta cercando qualcosa negli scaffali. Mi avvicino a lei e la faccio girare verso di me. La bacio con foga, lei non esita a scansarmi. Provo un sacco di emozioni, che non provavo da così tanto tempo. Inizia a sbottonarmi la camicia. Poi all'improvviso si blocca. "Harry io Alexia e Charlotte daremo le dimissioni." Mi informa non so per quale motivo. "Ti prego ho bisogno di vederti in azienda, ti difenderò a costo della vita. Perdonami se non la lascio di punto in bianco ma ho bisogno di avere un piano. Devi aiutarmi, ho bisogno dell'aiuto di tuo padre." Annuisce debolmente per poi darmi un piccolo bacio sulle labbra. Sorrido come un bambino, è meravigliosa.

AUDREY'S POV
È impossibile stare un po' tranquilla, appena riesco ad essere in pace con me stessa arriva sempre lui, per fortuna questa volta è venuto a darmi buone notizie. È davvero bellissimo e so di amarlo con tutta me stessa, ma so anche che se lascia Kendall gli succederanno cose brutte. Edward non è una persona molto pacifica e consenziente al dialogo. "Harry, devi stare molto attento." Gli dico abbracciandolo. "Si piccola, lo farò." Mi lascia un bacio sulla fronte e torniamo di sopra. "Stasera dormo qui con te, non accetto obiezioni." Inizia a spogliarsi senza lasciarmi neanche la possibilità di fiatare. Deglutisco quando si spoglia definitivamente e resta solo con i boxer addosso. Si infila sotto le coperte, mi attira a sé e ci addormentiamo abbracciati.
....
Il mattino seguente mi sveglio prima di Harry e mi fermo qualche minuto ad osservarlo mentre dorme. Sembra avere circa 10 anni, sembra essere così innocente. Mi alzo e mi affaccio alla finestra; è una classica giornata di primavera, soleggiata e calda. Purtroppo, però, non potrò godere questa giornata meravigliosa Perché devo risolvere alcune faccende. Devo ritornare in carcere e questa volta devo parlare con Ashley, sperando che non mi strozzi e poi devo rintracciare Caleb, devo pedinare Harry e verificare che non gli succeda nulla. Mi preparo con calma, quando sto uscendo Harry dorme ancora quindi gli lascio un bigliettino sul comodino. Prendo la mia auto e in poco tempo arrivo in carcere. Le guardie non si convincono facilmente a farmi entrare nella cella di Ashley, dicono sia impazzita ultimamente ma io devo assolutamente parlare con lei. Mostro il tesserino del governo e subito le guardie si fanno da parte. Appena entro Ashley è distesa sul letto, molto trascurata e dimagrita. "Prima che tu possa uccidermi, permettimi di spiegarti perché sono qui." All'improvviso si alza e inizia a piangere. "Ti prego, portami via da qui, mi fanno del male, mi somministrano dei medicinali che mi fanno avere delle visioni. Dormo quasi tutto il giorno, non sto bene, ti prego aiutami." Mi sembra disperata e provo pietà per questa ragazza che alla sua età, non dovrebbe essere chiusa in una cella. "Ashley, dammi un po' di tempo, voglio far uscire te e Zayn perché mi dovete aiutare in una faccenda; però devi dimostrarmi che posso fidarmi di te." Le dico aggiustandole i capelli rovinati. "Non ho nulla da perdere, ti prego, permetti che io possa ricominciare da zero." Riesce a dire tra i singhiozzi. "Guardie!" Urlo dalla cella e subito le due guardie entrano nel piccolo ambiente. "Non dovete dare nessun medicinale a questa ragazza e fatele fare una bella doccia. Altrimenti vi faccio licenziare." Mi giro e le faccio l'occhiolino e mai come in tutto questo tempo che la conosco, Ashley mi rivolge un sorriso così sincero e innocente. La saluto ed esco, vado a comprare qualche vestito, qualche profumo e passo a prendere la piastra a casa mia. Harry dorme ancora, chissà da quanto tempo non riusciva a dormire così profondamente. Prendo la piastra in bagno e velocemente torno in carcere. Do una bella sistemata ad Ashley che quando si guarda allo specchio quasi non riusciva a riconoscersi. "Grazie Audrey, davvero io non so come chiederti scusa per tutto quello che ti ho fatto negli anni precedenti. Stando qui ho potuto riflettere su ogni cosa. Avrei dovuto capire che il vero nemico non eri tu. Raccontami allora, sei ancora con Harry?" Mi chiede invitandomi a sedere sul suo letto. "No, lui sta per sposarsi con un'altra ragazza." Dico con un pizzico di amarezza nella voce. "Chi è questa ragazza?" Chiede interessata. "È Kendall Jenner, colei che si spaccia per la figlia di tuo padre Edward e so che stanno architettando qualcosa." Affermo. "Mio padre, quello stronzo." Dice stringendo i pugni. È lì che mi viene un lampo di genio, posso far uscire Zayn e Ashley con libertà vigilata, se riusciranno a far arrestare il padre e a mettere fine a tutti i suoi giochetti, allora saranno liberi. "Okay, Ashley ho avuto un'idea. Cercherò di fare il possibile per farti uscire. Devi avere un altro po' di pazienza. Infine non ti daranno più quei medicinali." La saluto e scappo via letteralmente dalla cella, diretta verso casa per mostrare il piano ad Harry.

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