Capitolo 15

62 4 0
                                    

Passano dei giorni e continuo ad essere sempre più terrorizzata per me stessa. Non sono più andata in azienda, ho aspettato che Caleb installasse il sistema di sicurezza. I miei genitori sono finalmente tornati così posso mostrare il mio piano a mio padre e anche raccontare loro ciò che è successo. Il graffio sulla guancia non è ancora sparito, per questo appena entrata in casa mia madre senza dire nulla ma solo vedendo quel graffio, lascia cadere i bagagli a mano a terra e mi abbraccia forte. Avrei voglia di piangere a dirotto ma devo trattenermi, devo risolvere tutto per essere di nuovo libera e felice. Non appena i miei finiscono di sistemare la loro roba, li faccio scendere in salone e sedere sul divano. Mio padre mi fissa in modo strano e mia madre è impaziente di ascoltare. "Come sapete, Harry è impegnato con un'altra ragazza.." "Lo sapevo, io lo uccido." Mi interrompe mio padre. "Aspetta..lui sta per sposare una certa Kendall Jenner che si spaccia per figlia di Edward Malik." Mia madre e mio padre sono sconvolti, anzi dalla loro espressione non saprei neanche definire il loro stato d'animo. "Tesoro, quando lo hai scoperto?" Chiede mio padre. "Prima che voi partiste e devo parlarvi anche di un'altra cosa." Con un solo sguardo mi incitano a continuare. "In questi giorni sono andata in carcere a parlare con Zayn e Ashley. Edward li ha abbandonati in carcere per poi scappare in Inghilterra, lasciando da sola la moglie qui a New York. Sono in condizioni pietose e nonostante tutto il male che ci abbiano procurato, avevo pensato che sarebbero stati un ottimo aiuto contro Edward e la figlia, anche per capire che cosa hanno in mente. Volevo cercare di farli uscire sotto libertà vigilata." Dico aspettando con ansia la loro risposta. Mio padre si alza in piedi portando le mani sulla testa e sbuffando; poi si gira verso di me guardandomi male, molto male. "Tesoro secondo me devi essere impazzita per colpa di quell'Harry." Afferma mio padre. "Mark potrebbe essere un buon piano, non essere sempre così pessimista. Abbiamo rischiato sempre in questi anni, credo che far uscire dal carcere due ragazzi non sia poi tanto grave. Saranno sotto libertà vigilata e faremo in modo che potranno vivere nella nostra vecchia casa sempre sotto controllo dalla polizia." Consiglia mia madre. Mio padre sembra molto nervoso e non so bene perché. "Va bene, adesso voglio sapere perché fatichi a camminare e perché hai quel graffio sulla guancia. Li ucciderò con le mie stesse mani." Dopo aver raccontato quello che mi è successo mia madre si alza dal divano per abbracciarmi. "Piccola mia, non ti lasceremo mai più da sola. Gliela faremo pagare." Mia madre mi accarezza la schiena delicatamente facendomi finalmente rilassare.
***
Il mattino seguente vengo svegliata da mia madre molto preoccupata. "Non riesco a non dirti che tuo padre sta andando in azienda per parlare con Harry, ha brutte intenzioni." Alquanto sconvolta mi alzo e mi vesto velocemente (foto). Dopo parecchi giorni senza uscire di casa, caccio la mia auto dal garage e mi dirigo verso l'azienda. Non ho neanche più ricevuto chiamate con lo sconosciuto quindi sono stata abbastanza tranquilla. Mio padre sarà impazzito ma c'è qualcosa che mi nasconde. Parcheggio in azienda. Charlotte e Alexia hanno continuato ad andare a lavorare in azienda perché serviva il loro aiuto, c'è stato molto lavoro da fare dopo quello che mi è successo. Inoltre Alexia si sta occupano delle pratiche burocratiche per far uscire Zayn e Ashley. Prendo la borsa e scendo dall'auto. Corro verso l'ascensore per salire all'ufficio di Harry.

HARRY'S POV
Sono tranquillamente nel mio ufficio, sto sistemando dei documenti che mi sono appena arrivati dall'FBI. All'improvviso Mark, il padre di Audrey, spalanca la porta del mio ufficio e velocemente raggiunge la mia scrivania. Sbatte le mani su quest'ultima e inizia a urlare "Ti avevo avvertito di non fare del male a mia figlia. Non mi hai ascoltato, ti rovino, fosse l'ultima cosa che faccio." Se potesse mi picchierebbe ma per fortuna entra Audrey nel mio ufficio con l'affanno. Non la vedo da molto tempo, non risponde alle mie chiamate e mi accorgo subito dal suo volto che non sta bene: occhiaie, un graffio sulla guancia, un po' dimagrita. "Papà basta, lascia perdere, andiamo." Afferra il padre per un braccio ma non vuole saperne di andare via.

AUDREY'S POV
Sono letteralmente corsa verso l'ufficio di Harry, credevo che già lo avesse ucciso di botte invece stava solo parlando/urlando. Mio padre non ha intenzione di andare via e questo mi innervosisce, non voglio stare nello stesso ambiente con quello stronzo di Harry. Avrei davvero preferito che lo picchiasse, ma ne va della nostra reputazione. "Papà per favore è solo tempo sprecato; potresti impiegarlo per aiutarmi in quella cosa." Finalmente mio padre mi guarda compiaciuto. "Si hai ragione tesoro, le mie due figlie non lavorano più per te; hanno abbandonato la loro vita per aiutarti e tu le hai tradite. Bastardo." Mio padre, furioso come non l'ho mai visto, prende quelle carte sulla scrivania e le sbatte in faccia ad Harry, il quale con lo sguardo abbassato non ha mosso un muscolo da quando sono entrata in ufficio. Seguo mio padre fuori dall'ufficio senza degnare Harry di uno sguardo. "Papà, dobbiamo parlare." Lo chiamo appena siamo fuori dall'azienda. Si gira a guardarmi e mi ordina di salire nella sua auto. "Non avrei mai voluto raccontarti il motivo per il quale c'è questo astio con Edward; molto probabilmente arriverai ad odiare me e non lui. Io ed Edward eravamo migliori amici dall'infanzia; compagni di vita e siamo stati sempre insieme, al college e anche dopo quando abbiamo deciso di aprire l'azienda di Miami in società. Dopo un paio di anni dall'apertura tua mamma fu assunta come avvocatessa ufficiale dell'azienda ed Edward era follemente innamorato di lei. Si fidanzarono quasi subito ed erano molto felici. All'improvviso fu chiamato in Inghilterra per una missione con Scotland Yard e mi raccomandò di prendermi cura di lei. Il problema nacque quando io mi innamorai di tua madre, durante l'assenza del mio migliore amico. Appena tornato dall'Inghilterra dopo sette mesi, fu difficile spiegargli la situazione. Ovviamente non la prese bene; mi ricordo che ci prendemmo a pugni, stavamo quasi per ucciderci a vicenda ma per fortuna tua madre disse di essere convinta. Tua madre scelse me. Edward dopo questo evento lasciò la società con l'obiettivo di farmela pagare per tutta la vita per aver tradito la nostra amicizia e per avergli portato via l'amore della sua vita." Dice mio padre abbassando lo sguardo verso le due mani. Resto un po' sconvolta da quello che ho appena sentito e abbasso lo sguardo anche io.

Sign Of The TimesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora