Capitolo 12

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"COSA?" Urla Harry appena gli spiego il mio piano. "Ti prego, dobbiamo per forza agire in questo modo." Dico prendendogli la mano ma lui la ritira. "Ti ha toccata?" Chiede a denti stretti e testa bassa. "Harry, certo che no." Dico sorridendo e prendendo il suo viso tra le mani. Lo bacio con foga, lui ricambia subito. Mi prende in braccio e mi poggia sul letto, lui si posiziona sopra di me. Tra i baci mi sussurra:"Sei mia." E non riesco a non sorridere. "Harry.." dico mentre continua a baciare e mordere il mio collo. "Dobbiamo discutere di questo piano, altrimenti come posso aiutarti in questa impresa suicida." Affermo ridendo perché Harry non ha alcuna voglia di staccarsi da me. "Non andrai più da sola lì dentro, promettimelo." Fissa il suo sguardo severo nel mio restando ancora sopra di me appoggiato alle sue braccia muscolose. "Harry non mi hanno fatto nulla, se tu vedessi in che condizioni di trovano avresti pena anche tu. Dobbiamo parlare con gli altri. Organizza una riunione, grande capo." lo prendo in giro mentre lui si alza per fare una doccia. Non mi risponde ma lo vedo dallo specchio che sta sorridendo. Intanto chiamo Charlotte e Alexia per vedere che fine hanno fatto: Charlotte è a casa di Trevor, Alexia è a casa di Niall. Non ho sentito neanche i miei genitori rientrare o uscire, così decido di chiamare mia madre. Dopo due squilli mi risponde al telefono una madre fin troppo euforica. "Tesoro ciao!" Sento la musica alta che fa da sottofondo alla telefonata. "Mamma dove sei?" Mi scappa una risata. "Tesoro papà mi ha portato alle Hawaii per circa una settimana. Scusate se non vi ho avvisato ma mi ha fatto una sorpresa. Poi ti racconterò." Afferma felice. "Va bene mamma, divertitevi." Chiudo il telefono e continuo a sorridere. È così bello vedere quanto due persone dopo così tanto tempo si amino alla follia come se fosse il primo giorno. I miei pensieri vengono interrotti da Harry il quale entra in stanza praticamente nudo con i capelli bagnati. È dannatamente sexy. "Mia cara socia prenda il mio telefono e inoltri a tutti i numeri degli altri soci in rubrica che alle ore 12:00 am ci sarà una riunione straordinaria, grazie." Afferma serio mentre inizia a vestirsi. "Non hai due modelle bionde che ti fanno da segretarie che possono farlo?" Affermo incrociando le braccia con tono di sfida. "Allora chiama le mie segretarie e invita loro a farlo." Mi guarda con un sorriso malizioso. "Sei tu il capo, chiama tu." Gli porgo il cellulare che prende svogliatamente, fa partire la chiamata e mette il vivavoce. "Buongiorno signor Styles." Afferma la ragazza molto agitata dall'altro capo del telefono. "Senti, cerca di contattare tutti i soci dell'azienda e anche i miei cari colleghi per una riunione straordinaria Alle ore 12:00 am." Afferma serio. "Sisi signor Styles lo fac..." ed Harry chiude il telefono non permettendole neanche di terminare la frase. È arrabbiato si vede. "Che succede?" Gli prendo il viso tra le mani, ha ancora i capelli bagnati che lo rendono più selvaggio. "Nulla davvero; mi dà solo fastidio che tu sia stata da sola con Zayn e con Ashley. Sei sicura che non ti abbiano fatto nulla?" Afferma ancora arrabbiato. "No Harry sono riuscita ad avere un dialogo più tranquillo rispetto a quello che sto avendo con te in questo momento." Affermo mentre mi allontano un po'. All'improvviso il suo telefono squilla, è Kendall, dice di dover per forza rispondere. Io non lo guardo nemmeno in viso. Dopo pochi secondi arriva anche a me una chiamata anonima. "Pronto?" Chiedo scontrosa. "Salve grande salvatrice. Non riuscirai ad ostacolare il nostro progetto. Sappiamo ogni tua mossa e tu dovrai allontanarti da Harry altrimenti lo uccidiamo davanti ai tuoi graziosi occhi azzurri." Dice una voce modificata dall'altro capo del telefono. "Se avete qualcosa contro di me, lasciate in pace le famiglie di questa città. Risolveremo la questione personalmente, faccia a faccia così vedremo chi ha le palle di uccidere." Chiudo il telefono. Devo assolutamente rintracciare Caleb e parlare con Charlotte e Alexia. Prendo la borsa in cui metto la pistola carica e corro verso la mia macchina senza avvisare Harry. Chiamo Caleb che mi da il suo indirizzo e mi fiondo letteralmente a casa sua. Non gli do neanche il tempo di salutarmi. Gli porgo il mio telefono. "Cripta il mio telefono e vedi chi mi ha appena chiamato e da dove. Rendi il mio telefono capace di vedere chi mi chiama nonostante lo sconosciuto." "Lo faccio subito, capo." Sono quasi le 12:00 quindi devo scappare in azienda. "Se arrivano delle chiamate da parte di Harry non rispondere, non rispondere a nessuno. Me la vedo io." Corro fuori casa di Caleb, Guido velocemente verso l'azienda e impreco mentalmente perché non riesco a trovare un parcheggio. Alla fine decido di metterla nel parcheggio sotterraneo dell'azienda. Corro su in azienda e all'entrata vedo uno spettacolo terribile: Harry insieme a Kendall, quest'ultima lo bacia appena mi vede. Dall'altro lato dell'atrio a vedere la scena ci sono Alexia e Charlotte. Corro verso di loro facendo finta di non aver dato peso all'accaduto e le trascino nel mio ufficio. "Audrey.." dice Charlotte appena chiudo la porta. "Non ho tempo adesso per questo. Ho ricevuto delle minacce telefonicamente quindi al momento il mio telefono si trova da Caleb. Devo parlarvi del mio progetto e se andrà a buon fine potremmo dire addio per la seconda volta a questa brutta vita. Dovevamo abbandonare molto prima questo progetto, in quanto la situazione mi sembra molto pericolosa." Appena espongo il mio progetto, in un primo momento restano spiazzate. "Audrey tu sei pazza; però mi sembra un buon piano. Se li teniamo sotto controllo anche con l'aiuto del governo, possono aiutarci nel gestire la situazione." Afferma Charlotte, Alexia conferma le tesi di mia sorella. "Però è presente anche Kendall alla riunione quindi dobbiamo disdire. Altrimenti il piano andrà in fumo se lei sa cosa stiamo organizzando." Chiamo una delle segretarie di Harry e molto gentilmente, a differenza sua, le chiedo se può annullare la riunione. Lo fa immediatamente ed esco dall'ufficio, dalla cui soglia vedo Harry e Kendall che camminano mano nella mano, sorridenti, felici; forse stanno andando nel suo ufficio. Li osservo un attimo e per non farle notare che io stia per piangere mi giro ed entro di nuovo in ufficio.

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