"Per questo mi stai evitando?" È molto arrabbiato. "Harry no non ti sto evitando per questo, semplicemente non voglio vederti, né parlare con te, né illudermi che tu possa amarmi." Dico molto stanca. "Audrey ma cosa stai dicendo? Sei impazzita secondo me. Basta, questa sera vieni via con me per un paio di giorni. Taylor passa a prenderti tra un paio d'ore." Urla per poi uscire dall'ufficio sbattendo la porta. Ma cosa gli è preso?
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HARRY'S POV
Questa stronza mi sta rovinando la vita, non la amo, perché dovrei sposarla? Adesso sto guidando verso casa sua e mi deve dare delle spiegazioni. La chiamo al cellulare per ordinarle di scendere e di salire nella mia auto. Appena entra in macchina è sorridente, nonostante mi abbia raccontato di essere stata picchiata da Audrey e di stare male. "Amore mio." Dice con quella voce stridula. Cerca di baciarmi ma la allontano. "Mi devi delle spiegazioni. Non so nemmeno chi cazzo sei, stavo per sposare una stronza bugiarda." Prendo la fedina e la butto dal finestrino. "Sai che sono capace di farti uccidere se non ci lasci in pace?" Urlo come un pazzo. "Harry tesoro ma cosa stai dicendo, io ti amo, sono io, quella Audrey ti ha fatto il lavaggio al cervello ma non preoccuparti; se andiamo in vacanza solo io e te ritornerà tutto come prima." Preso dalla rabbia afferro la sua maglietta e con forza la strattono. "Vattene via, non ti voglio più vedere e se so che tuo padre fa del male a me, alla mia famiglia, ai miei amici o alla mia Audrey vi giuro che ve la farò pagare cara. Scendi dalla macchina." Urlo ancora più forte. Lei scende dalla macchina e torna a casa sua. Ormai è guerra aperta.
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AUDREY'S POV
Ritorno a casa un po' indecisa sul da farsi. Mi consulto con Charlotte e Alexia prima di prendere un borsone e infilare tutto quello che mi serve per un paio di giorni. Loro credono che io debba andare, che io debba seguire l'amore della mia vita senza farmelo sfuggire. Alle 19:30 Taylor mi passa a prendere, Harry è già in macchina. Taylor ci accompagnerà fino a Boston, dove Harry ha un piccolo appartamento al centro della città. Durante il tragitto Harry mi racconta tutto quello che ha fatto e mi racconta anche che ha fatto controllare l'auto da Caleb per vedere se ci sono delle cimici o dei localizzatori. A questo proposito mi ricordo del localizzatore nella mia auto. "Perché ne hai fatto mettere uno anche sulla mia auto?" Affermo leggermente infastidita. "Perché dovevo sapere dove tu fossi, avevo e ho paura per te." Dice stringendo la mia mano sinistra. Il viaggio non è stato affatto spiacevole come credevo, abbiamo parlato normalmente senza restare mai in quel silenzio imbarazzante. Alle dieci di sera arriviamo davanti questo palazzo enorme. "Vieni." Mi dice Harry prendendomi per mano. A quel gesto leggeri brividi mi percorrono la schiena. L'appartamento non è molto grande, molto semplice ed elegante allo stesso tempo. "Preparati, andiamo a cena fuori." Rimango un attimo sorpresa dalle sue parole e poi mi mostra la camera da letto dove dormiremo e il bagno. Mentre mi spoglio lui entra nella camera. I lividi sulla pancia e sulle gambe non sono ancora spariti e lui li nota. Per questo mi fa girare verso di lui, si abbassa e bacia delicatamente tutti i segni sulla mia pelle. A quel tocco rabbrividisco. "Non permetterò che ti facciano più del male. Ci sono io con te, piccola." Si alza e mi lascia un leggero bacio sulle labbra. In pochi minuti è riuscito a farmi impazzire, assurdo. Continuo a prepararmi (foto) mentre Harry fa alcune telefonate, non so con chi stia parlando.
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HARRY'S POV
"Ti prego, non perdere d'occhio Kendall, casa sua e suo padre." Dico a denti stretti a Louis. Ho avvertito anche l'FBI su tutto quello che sta succedendo, mi aiuteranno a coglierli sul fatto. La cosa strana è che Edward è sparito da un bel po' di tempo, per questo ho chiesto all'FBI di aiutarmi nella ricerca. Appena lo trovo lo strozzo con le mie stesse mani. Questa sera ho intenzione di passare una serata romantica con Audrey e, se ne avrò il coraggio, le chiederò di essere la mia fidanzata. Io la amo e niente e nessuno cambierà tutto questo. "Lou ti devo lasciare, a presto." Non gli do neanche il tempo di rispondermi perché Audrey è appena uscita dalla stanza ed è meravigliosa. "Sei indescrivibile." Dico cingendo i suoi fianchi con le mie braccia. "Non esagerare ora." Sorride timidamente.
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AUDREY'S POV
Prendiamo un taxi e giungiamo presto al ristorante, è davvero molto carino. Mentre ceniamo Harry mi fa delle proposte poco adeguate e io in risposta non faccio altro che ridere e arrossire. Mi sta mettendo un po' in imbarazzo; inoltre non è da me comportarsi così con lui, sembro un'adolescente al primo appuntamento. Appena terminata la cena, mi invita a fare una passeggiata. Boston è una città molto tranquilla, ed è anche rilassante stare qui senza l'eccessivo traffico e trambusto di New York. Mentre camminiamo mano nella mano Harry inizia un discorso senza senso. "Sai, in questo momento mi è venuta in mente la prima volta che sono venuto a Miami; l'azienda, tu, le missioni. Dopo così tanto tempo queste cose mi sembrano sempre perfette." Dice usando un tono un po' vago. "Harry secondo me quel vino ti ha dato alla testa." Ridacchio. "No Audrey, è l'amore per te che mi ha dato alla testa. Non riesco a vivere senza di te. Ti prego diventa la mia ragazza." A quella proposta resto un po' sbigottita, non so davvero cosa rispondere. Forse perché mi ha preso alla sprovvista o forse perché mi ha deluso troppe volte e non voglio che lo faccia di nuovo, non riuscirei a sopportarlo. In fondo devo mettere in chiaro tutto. "Harry, sai quanto io ami te ma sai anche quanto io ti odi, per tutte le cose che sono successe in questo periodo." Dico guardandolo negli occhi. Senza rispondere mi da un bacio dolce, passionale e mi abbraccia in un modo come per dire "ci sono io con te e non ti lascio."
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Sign Of The Times
FanfictionSequel di Mistery. Sono passati ormai cinque anni, durante i quali sono successe tantissime cose ad Audrey e Harry. I due, nonostante le promesse di quel giorno in cui si salutarono, non si sono mai più rivisti. Audrey, però ha sempre cercato di me...