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Mia si svegliò di soprassalto da un incubo. Si guardò attorno, e nella stanza regnava il silenzio, ad eccetto del russare di Roccia «Ciàciàcià... Ciàciàcià...».

Mia sistemò meglio il cuscino; era bello dormire di nuovo in un letto vero. Tentò di addormentarsi, ma i pensieri di casa, i pensieri della strega, non facevano che tormentarla. Ogni volta che chiudeva gli occhi, vedeva il volto di sua Zia e sentiva la sua risata terrificante. Cercava di trattenere le lacrime ogni giorno, non voleva farsi vedere così debole dai suoi compagni, ma ora li, nel letto da sola, si lasciò andare in un pianto silenzioso.

Le lacrime gli ricadevano sul cuscino che stringeva a se, mentre tutti gli altri dormivano.

«Mia, ti senti bene?» chiese Manny dal letto accanto al suo.

Mia si asciugò le lacrime in fretta «Si non ti preoccupare, scusa se ti ho svegliato» sussurrò.

«Non mi hai svegliato, neanche io riesco a dormire. Ti va di fare due passi?» chiese Manny sottovoce.

La principessa annuì, ed in silenzio sgattaiolarono fuori dalla stanza. I corridoi in quei tunnel sotterranei erano spogli di ogni avere, e piccole candele illuminavano il cammino. La vita nel regno di Giada era silenziosa la notte, nessun rumore eccetto i loro passi si udiva là sotto.

«Hai anche tu brutti pensieri?» chiese Mia.

«Si, ho davanti agli occhi mio padre e mia madre, bloccati da Zefonia... Non sono riuscito...» Manny si mise le mani tra i capelli, disperato.

Mia lo guardò e se i suoi occhi non l'aveva ingannata, gli parve di vedere una lacrima rigargli il volto. Lei prese le sue mani tra le sue e le strinse forte «Ti capisco, anch'io ho perso mio padre e mia padre quando ero piccola, nemmeno io ho potuto fare niente. Qualche settimana fa Zefonia ha portato via anche la persona che mi ha cresciuto, mio zio Atemio. So cosa provi».

Si guardarono negli occhi, per interminabili minuti, occhi in cui lei vide le stesse lacrime che riempivano i suoi. D'improvviso una porta sbatté alle loro spalle, ed i due si lasciarono le mani.

Greica entrò nel corridoio, ed i tre si scambiarono un'occhiata; la sirena sorrise a Mia dopodiché, in silenzio, rientrò in camera.

«Posso venire con voi?» chiese Manny cogliendo Mia di sorpresa.

«Certo» non ci pensò su due volte «Abbiamo bisogno di ragazzi forti per sconfiggere la strega. Poi un lupo mannaro mancava al nostro bizzarro gruppo» risero insieme.

PoiManny la prese per mano, ed insieme tornarono nella stanza. 

La Principessa del TempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora