Capitolo 14

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Vegeta's pov

Mi aveva appena detto come si chiamava e già mi ero scordato.
Aveva un nome un po' troppo complicato da memorizzare, non potevano darle un nome più semplice? A furia di sbagliare mi entrerà in testa però, almeno spero.
Ehi, un momento. Perché mi sto facendo così tanti complessi mentali? Io non la chiamerò mai per nome, non mi abbasserò ai suoi livelli.
Povera patetica e illusa, non sa chi sono veramente.
Io:"E cosa ti fa pensare che io da adesso in poi ti chiami per nome?"
Miriana:"Beh, già il fatto che tu sia qui con me é qualcosa"
Io:"Tsk, ero solo di passaggio, non riuscivo a stare fermo"
Miriana:"E come mai sei venuto qui se eri solo di passaggio?"
Io:"Zitta mocciosa, sto iniziando ad innervosirmi. Ti conviene tappare quella bocca se non vuoi che la tregua si sciolga prima del previsto"
Miriana:"Miriana, non mocciosa"
Io:"Smettila di ripetermelo, non ti chiamerò mai e poi mai per nome, insulsa marmocchia"
Stavo seriamente iniziando ad arrabbiarmi, nessuno aveva mai osato sfidarmi in questo modo. Nessuno aveva mai osato prendere in giro il grande principe dei saiyan. Si pentirà di tutto questo, le farò subire le peggio pene dell'inferno.
Miriana:"Bah vabbé, come preferisci"
Io:"Non ti conviene giocare tanto col fuoco, o finirai per scottarti"
Miriana:"Adoro rischiare"
Disse questo avvicinandosi lentamente a me, e con uno sguardo che andava dalla convinzione alla perversione. Iniziai ad indietreggiare e sentii il mio corpo andare in fiamme. Forse un quel momento ero io ad essermi scottato e non lei.
Io:"E-ehi che hai intenzione di fare? Stai lontana da me"
Miriana:"Che c'è? Hai per caso paura di me? Hai paura di una piccola e insulsa marmocchia?"
Aveva superato il limite, ora toccava a lei bruciarsi, e sarà una bella scottatura permanente.
Io:"Ti avevo avvertito, ora mi hai davvero stancato"
Formai dalla mano una piccola sfera di energia, e senza pensarci due volte gliela lanciai addosso, facendola volare per un bel po' di metri per poi schiantarsi contro un albero.
Subito dopo volai via, lasciandola li sola e svenuta.
O almeno avrei voluto farlo.
Ero sospeso in aria, e sentivo come una strana barriera che non mi permetteva di andare avanti, avevo il corpo immobilizzato.
Non riuscivo a procedere, era come se una strana forza mi stesse trattenendo li, e penso che questa forza abbia una sorta di nome. Si chiamava paura.
Paura di aver gravemente ferito quella ragazza, che all'apparenza non era nessuno, ma che in verità é stata la prima ad aver suscitato nel principe dei sentimenti diversi dal solito.
Decisi di rimanere lì, però mi nascosi in modo da poterla tenere d'occhio senza essere visto.

*SPAZIO AUTRICE*
Buuuuuuuonasera cari amici lettori, tutto bene?
Eccovi il capitolo 14, un fia corto maaaa perdonatemi, non so come farlo continuare e devo pensarci su
Spero che vi sia ugualmente piaciuto eeee niente, ci sentiamo sabato sera prossimo 👅❤

-Miriana

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