"Sveglia!" Urlacchia mia madre con entusiasmo.
Sento dei frastuoni provenienti dal piano di sotto e un profumino squisito.
Non mi capita tutti i giorni di alzarmi con questa accoglienza.
Sarà che tra poche ore salirò su un aereo diretto per Los Angeles, e ci starò un anno in vacanza studio.Ho sempre desiderato esplorare la California, e nonostante parli già inglese, quando mi è stata offerta una borsa di studio dalla mia scuola, non ho potuto che investire i soldi in questo anno che mi porterà a tante nuove esperienze. Non vedo l'ora.
Sbadiglio assonnata alzandomi dal letto.
"Buongiorno" annuncio schiarendomi la voce e afferrando la mia vestaglia.
Mia madre mi risponde con un sorriso, andandosene giù per le scale.
Mi avvolgo nella vestaglia, e mentre l'annodo, scendo velocemente le scale.Alzo lo sguardo e trovo sul tavolo, davanti al posto dove mi siedo io, un piatto con sopra un'enorme pila di pancakes. I miei sanno che adoro i pancakes.
"Wow, vi mancherò proprio" esclamo sorridendo. E loro mancheranno a me...
"A me no!" Dice mia sorella uscendo dalla sua stanza con noncuranza, scrollando le spalle.
Sbuffo."A chi non mancherei?" Le domando retoricamente, ricevendo come risposta un dito medio.
"Cris, modera i gesti" interviene mio padre con un tono di rimprovero uscendo dalla cucina.
"Ciao papà, grazie per i pancakes" lo ringrazio iniziandomi a sedere e a gustarli.
"Non c'è di che, Charlotte" mi dice abbozzando un sorriso."A me non li avresti fatti" si lamenta Crystal, la mia odiosa sorella.
Io e lei siamo totalmente diverse.
A parte che io ho 16 anni e lei 14.
io sono mora e lei è bionda, io ho gli occhi azzurri e lei li ha marroni, io vado bene a scuola e lei non raggiunge quasi la sufficienza, e in più, io non ho mai fatto impazzire i miei genitori come sta facendo lei.L'ho anche beccata l'altro giorno, insieme alle sue amiche, fumarsi una sigaretta.
Le ho fatto un discorso che non è servito a niente, perché ieri puzzava ancora di fumo, ma non sarò io a dirlo ai miei, visto che già non hanno uno dei migliori rapporti.Mangio i miei pancakes guardando le varie notifiche sui social.
Non sono mai stata una ragazza popolare, non sono mai piaciuta a un ragazzo, e in più non sono esperta in campo.Chissà, magari a Los Angeles potrò fare conoscenza con qualche ragazzo intellettuale. Non sono una che cerca guai, odio gli spilungoni, e ciò che mi attrae è la mente, non il corpo... forse è questo che non mi ha mai fatta stare con un ragazzo. Poi, a dirla tutta, nessuno ci ha mai provato con me.
Fermo i miei pensieri da povera sfigatella quando suona il campanello di casa mia. Apro la porta e con stupore trovo davanti a me la figura a braccia aperte di Sam, la mia migliore amica.
Le salto addosso abbracciandola.
"Hey!" le dico schioccandole un bacio sulla guancia.
Sciogliamo l'abbraccio.
"Mi mancherai" sussurra la mia migliore amica.
"Anche tu, non sai quanto" ammetto facendola entrare in casa e invitandola a sedersi sul divano.C'è sempre stata per me, anche se da quando ha il ragazzo, precisamente da un anno a questa parte, non fa che metterlo in primo piano.
Non dico che mi trascuri, semplicemente che non ha più molti spazi per dedicarsi pienamente a me come ha sempre fatto, però abbiamo un legame indissolubile.
"Charlie, devo dirti una cosa" mi dice abbassando lo sguardo.
La guardo perplessa.
"Beh? Dimmi pure" la incito.
"Io e Zac..." ridacchia.
Oh mio dio.
"Cosa è successo? Su, parla" la invito a continuare.
"È successo" ammette.Sapevo che tra loro c'era dell'intimità, ma wow, è un passo importante.
"Non me l'aspettavo... com'è stato?" Le dico facendo finta di non sembrare il più confusa possibile.
Non potrei mai pensare di poter far sesso a questa età.
"Non la migliore delle cose... sai, per noi donne, ma è stato emozionante" dice dolcemente, forse ripensando a quel momento.Non so che risponderle, quindi faccio un sorriso incoraggiante sforzato.
"Sono contenta per voi" dico senza trasparire la mia preoccupazione.
Le ho sempre detto che secondo me Zac ambiva solo a questo, spero che la rispetti e che non la lasci dopo aver avuto il ben servito."Va beh, Charlie... ora devo proprio andare, mi mancherai un sacco, inviami tutte le cartoline e chiamami tutti i giorni su skype" mi raccomanda alzandosi frettolosamente dal divano.
"Aspetta, Sam! Vuoi mangiare qui?" Le chiedo.
"No, sono a pranzo fuori con Zac, mi dispiace" dice sorridendomi.Come avevo previsto. Persino il giorno della mia partenza preferisce vedersi con lui.
"Mh, okay, a presto Sam" la saluto dandole un forte abbraccio, che ricambia subito aumentando la stretta.
La vedo uscire percorrendo il porticato, e chiudo la porta.
*****
Ho fatto un pranzo molto leggero, in preda all'emozione. Sto per salire su questo aereo.
Sto intraprendendo questa nuova esperienza da sola, e questo mi rafforzerà.
È stato duro salutare la mia famiglia prima di fare i controlli, infatti qualche lacrima mi ha rigato il volto."Allacciate le cinture, stiamo per decollare" una voce metallica annuncia attraverso un dispositivo sull'aereo.
Guardo fuori dal finestrino. Sta piovendo, come sempre. Arrivederci, Londra.
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Ciao a tutte! Spero che come inizio vi piaccia, votate e commentate con le vostre opinioni💞
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Hellish Love
Fanfiction«Non ho mai visto un sorriso da parte di Harry. Harry non ha sentimenti, non ha cuore. L'amore per lui non esiste, è soltanto una sopportazione estrema. Gli occhi di Harry sono intriganti e agghiaccianti allo stesso tempo, ti fulminano. Il problema...