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Mi squilla di nuovo il telefono, è ancora Sam.
È giorni che mi dimentico di risponderle e ho paura della sua possibile reazione. Da quando sono partita, se le rispondo, lo faccio a monosillabi, ma non per cattiveria...

ho avuto un mucchio di cose da fare, ma mi sento di essere stata davvero stronza questa volta, non c'è scusa che tenga... sono in torto.

Mi pulisco le mani unte dalla pizza, e rispondo alzandomi dal divano.
Trascino la cornetta verde posando sull'orecchio il mio iphone.
Schiarisco la voce. Sono un po' nervosa.

"Pronto?" borbotto.
"Ah, quindi ti sei decisa a rispondere" sento anche a kilometri di distanza la voce pungente della rabbia.
Deglutisco.
"Devi perdonarmi Sam io non-" nemmeno mi fa finire la frase, che dico desolatamente.

"Perdonarti? Charlotte, ci eravamo promesse chiamate su skype tutti i giorni, e tu nemmeno mi rispondi ai messaggi, a momenti. Avevo bisogno di te" dice con una voce spezzata.

"Sam... che è successo?" Chiedo preoccupata.
"Non ti riguarda, è un mese che mi ignori. Tu non hai fatto altro che usarmi, ora che sei lì non avrai più bisogno di me" dice decisa.
Sento una lacrima rigarmi il viso, mentre vedo Harry uscire dalla cucina, guardarmi per un paio di secondi per poi andarsene senza pietà.

Invece, dall'altra parte, Abby si solleva dal divano sussurrandomi qualcosa con una faccia dispiaciuta.
"Io non voglio perderti, sai che sei la mia migliore amica. È evidente che avendo iniziato la scuola e avendo cambiato città è difficile, poi c'è il fusorario... un po' tutto" dico con la voce soffocata da un pianto silenzioso.

"Non ho bisogno delle tue scusanti, devo prepararmi per andare a scuola. Non cercarmi, so che sarà difficile per quando avrai bisogno, ma basta, non ci sono più per te. Ciao, Charlotte" mi saluta in un modo triste ma con orgoglio.

Ora che ci penso, se qui sono le due del pomeriggio, da lei è mattina presto.
Mi ha rinfacciato tutto, mi spezza il cuore questo.
Ma merito di essere ferita per come l'ho messa da parte in queste ultime settimane.
"No, Sam ti prego, perdonam-"

Sento rimbombare sull'orecchio i suoni della cornetta chiusa.
Sbatto il cellulare a terra, procurando degli enormi graffi sul display.
"Charlie, calmati" cerca di farmi sedere Abby.

Mi siedo, per poi sfogarmi:
"Come faccio a calmarmi? Mi ha chiuso il telefono in faccia senza farmi dare spiegazioni!" Dico cadendo in un pianto liberatorio.

Mi accarezza le spalle.
"Senti, Charlie... è momentanea questa cosa, è arrabbiata, ma tornerà... se non lo farà, ci perde lei. Sei una bellissima persona e se ne renderà conto quando le mancherai" mi consola.

"Sono io ad aver sbagliato" dichiaro.
"Non è vero, tu oggi hai cercato di spiegarle, lei non si è nemmeno messa nei tuoi panni" cerca di farmi ragionare, senza buttarmi la colpa addosso come sto facendo io.
"Ma aveva bisogno di me... non so nemmeno cosa le sia successo" dico pensierosa, tirando su di naso.

Mi asciugo definitivamente le lacrime tornando tranquilla.
"Non pensarci, nulla di così grave... altrimenti te lo avrebbe detto" mi convince a non pensare.

Annuisco.
"Grazie... sei un tesoro" le dimostro la mia gratitudine, sono veramente contenta di averla conosciuta.

"Con tutto quello che hai fatto per me? Figurati!" Mi dice abbracciandomi.
L'abbraccio dura poco perché si stacca.
"Non vorrei mischiarti la febbre per il weekend"
Scoppiamo a ridere.
****
Controllo l'orario sul mio cellulare rotto dall'ira di questo pomeriggio.

Non riesco a chiudere occhio.
Fortunatamente domani non ho scuola, oggi, in realtà.
Sono le tre del mattino e ancora mi trovo a non riuscire a dormire.

Nonostante le rassicurazioni di Abby, non riesco a non concentrarmi a pensare l'ipotetico problema che non ha voluto raccontarmi Sam.
Spero non sia successo nulla di grave.
So che si è comportata tanto male, ma non porterò mai rancore, le voglio un mondo di bene, gliene vorrò sempre.

Gioco un po' con i giochi del cellulare su cui scervellarsi, ma nemmeno questo mi intrattiene.
Ho voglia di rilassarmi, magari mi faccio un bel bagno caldo...
Questa idea mi piace.

Mi alzo dal letto puntando una torcia per uscire dalla camera.
Tutto è silenzioso e quindi devo stare attenta e cauta a non fare rumore.
Arrivo davanti alla porta del bagno.

La spalanco, e rimango a bocca aperta.

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Ciao ragazze! Come state? Che ne pensate del capitolo? Perché mai sarà rimasta così? Fatemi sapere le vostre impressioni in un commento e votate, votate, votate! Un bacione💖

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