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Siamo agli inizi di marzo, fra un mese esatto è il mio compleanno...
Harry ancora non mi guarda nemmeno in faccia, è estenuante.

Dopo avermi lasciata sola quella mattina, non mi risponde ai messaggi, non mi saluta...
Davvero, esigo spiegazioni.

Sono all'uscita di scuola, e Harry oggi non è venuto, nemmeno Tricia... chissà se è con lei.

"Ciao, Charlie" passo davanti a Christian, che come sempre mi saluta.
"Ciao, Chris" ricambio il saluto, abbozzando un sorriso.

Faccio qualche passo in procinto di continuare per la mia strada, ma cambio idea.
Indietreggio ritornando al posto dove è Christian, che sta fumando una sigaretta.

Mi piazzo di fronte a lui, ottenendo uno sguardo alquanto confuso.
"Devo chiederti un favore" lo supplico.
"Certo, dimmi pure" mi concede gentilmente.

"Dove abiti, con Harry?" Gli domando imbarazzata.
"Abitiamo qui vicino... a cosa ti serve?" Mi chiede inarcando un sopracciglio.

Deglutisco.
"Oh... il progetto di scienze, sai che la mia professoressa mi fa dare ripetizioni a lui" mento inventandomi una scusa più o meno plausibile.
"Io e Zayn ora andiamo in centro con la sua ragazza e la mia, perciò non posso accompagnarti... ti lascio la via" mi dice disponibile, espirando il fumo e calpestando il filtro della sua sigaretta al suolo.

"Grazie!" Gli dico con un tono grato.
Dallo zaino, tira fuori l'astuccio da cui prende una penna e un post it.
Velocemente, scrive la via sul foglietto.

"Ecco a te, ora devo andare" ridacchia porgendomi il foglio.
"Grazie ancora, ciao" lo saluto veloce.
"Ci si vede, Charlie" mi dice andandosene via frettolosamente.

Sospiro, guardando la via scritta penosamente sul post it.

****
Ce l'ho fatta, a trovare questa casa.
È un condominio niente male.
Il suo esterno è composto da mattoncini.
Davanti al portone, mi trovo davanti a quattro bottoncini diversi per citofonare.

Cazzo, c'è la fotocamera, si accorgerà e non mi farà entrare.
Provo a suonare a un vicino.
"Chi è?" Domanda la voce stridula di una vecchietta.
"Salve... il citofono è un po' difettato, può aprirmi? Devo andare a casa di un mio amico" mento di nuovo.
"Ma certo" mi dice la signora aprendomi subito.

Spalanco la porta fiera di me.

Entrando, ho davanti una scalinata in marmo.
Salgo le prime scale, trovandomi sul primo piano.
Guardo la porta alla mia destra, ma appartiene ad altri vicini.
Mi avvicino alla porta di sinistra, leggendo i nomi sul campanello.
Mi illumino leggendo 'Styles'.
Bingo.

Prima di suonare, mi accerto che la porta non sia già aperta.
Appoggio la mano sulla maniglia, e, come pensato, essa lascia che la porta si apra.

Mi trovo nel soggiorno, molto spazioso e lucente.
Anche ben arredato, c'è la cucina unita al salotto, composto da un televisore enorme e un divano comodissimo alla sola vista.

"Chris, sei giá qui?! Te la sei scopata così in fretta?" Urla la voce rauca di Harry da una stanza che non riesco a decifrare.

Procedo in avanti, a passi lenti, andando a caso per il corrodoio con tre porte chiuse.
Saranno le stanze dei ragazzi.

"Amico?" Domanda la voce di Harry di nuovo, sempre più vicina a me.
"Ci sei?" Domanda ancora una volta la voce che sento molto più accentuata, che proviene sicuramente dalla porta chiusa di sinistra, ormai di fronte a me.

Con un gesto deciso, mi avventro sulla maniglia.
Spalanco la porta e mi trovo di fronte al letto di Harry.

Lui è seduto, che mi guarda stupefatto.
"Charls?!" Spalanca gli occhi.
"In carne ed ossa, Harry" gli dico a braccia conserte.

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Il continuo della conversazione a 17K babiess!!
Cosa pensate che accadrà?

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