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Spalanco la porta del bagno e rimango a bocca aperta.
"Sc-scusa" dico balbettando davanti alla figura di Harry, che sembra totalmente a suo agio.

È in soli boxer bianchi di Calvin Klein, con i capelli bagnati.
È ancora più pieno di tatuaggi rispetto a questo pomeriggio, dove mi ero soffermata a quelli sul braccio.

Ne ha molti altri.
Due rami di ulivo nel sottoventre, una enorme farfalla con le ali spiegazzate nel centro della pancia, due rondini sotto le clavicole, una lettera per ogni spalla, sotto alla lettera A una scritta che non riesco a decifrare, e una minuscola parte di cuore spezzato. Quest'ultimo tatuaggio mi incuriosisce molto.

Ha una catenina con una croce, che evidentemente nasconde sempre dagli indumenti.

"Beh? Mi chiedi scusa ma sei ancora qui ad ammirarmi sulla soglia della porta?" Mi domanda retoricamente in modo egocentrico.

Si porta alla bocca una sigaretta.
Oddio, lo stavo fissando.
Arrossisco immediatamente.
"Scusa ancora" faccio per andarmene.
"Entra pure, non mi interessa" dice senza trapelare emozioni, accendendo la sigaretta.
"Perché dovrei?" Chiedo corrugando la fronte.

"Muoviti, chiudi la porta, altrimenti esce tutto il fumo" mi ordina.
Come una scema, chiudo la porta verso di me, ritrovandomi all'interno del bagno.
Cerco di non guardare il suo corpo e quegli addominali scolpiti, per non parlare dei muscoli.

"Se devi pisciare fai pure" dice sendendosi a bordo della vasca.
"No... a dire il vero abbiamo avuto la stessa idea" dico senza nemmeno guardarlo negli occhi, in totale imbarazzo.

"Ah, beh, tutta tua" si alza dalla vasca, sedendosi sul water chiuso.
Soffoco una risatina.
"Tu credi davvero che mi faccia il bagno davanti a te?" Gli chiedo inarcando le sopracciglia.

"Scusa miss verginella sperduta, che scandalo" fa il finto sorpreso.
Divento ancora più rossa.
"Tu sei qui, ma non farti strane idee... non siamo amici" mette in chiaro.
"Guarda, tolgo più che volentieri il disturbo!" Gli dico sollevata.

"Che fai? Resta qui, non voglio far uscire il fumo" Dice finendo la sigaretta e buttandola via dalla finestra.
"Fa un caldo pazzesco e questa puzza sta invadendo i miei polmoni" dico sempre guardandomi in giro.

"Oh mio dio, vedrai, allora morirai di cancro questa stessa notte" mi prende in giro.
Emetto un ghigno un po' falso, non sapendo che rispondergli.

"Guarda che non ti mangio, puoi anche guardarmi in faccia... so che sono irresistibile, ma metti da parte gli ormoni e guardami come se fossi una persona, anche se so benissimo di essere un dio" mi dice sicuro di sè.

Lo guardo davvero perplessa.
"Modestia a parte..." dico con sarcasmo.
"Tutta invidia..." si tiene in sospeso, non ricordandosi il mio nome.
"Charlotte" dico annoiata.
"Charlotte" ripete.

È strano il modo in cui si dia delle arie quando per me non è nemmeno granché.
È un bel ragazzo, ma non lo conosco caratterialmente, quindi non potrei mai pensare di lui un dio, troppo convinto.

Per quanto conosca anche solo il suo vero e proprio bipolarismo, il suo carattere è già insopportabile.
Poi non penso che potrò conoscerlo aldilà di questo, perché come mi ha detto Abby, nessuno rivelerà la sua maschera.

Si mette i pantaloni della tuta neri, penso come pigiama, rimanendo a petto nudo.
Si sistema i riccioli, secondo me li cura un sacco, sono perfetti.

"Siediti" sembra un ordine, ma è probabilmente un invito.
Mi siedo a bordo vasca, mentre lui è ancora lì.

"Perché cazzo piangevi questo pomeriggio? Il fidanzatino ti ha lasciata?" Mi prende in giro.
"Non ho un fidanzato" dico quasi con ovvietà.

"Ah, beh, si vede" mi squadra da testa ai piedi con una faccia disgustata.
Non sono per caso alla sua altezza?
Non mi sono mai sentita una ragazza così bella...

Sono abbastanza alta, capelli lunghissimi mori con gli occhi azzurri, grigi quando sto male. Come fisico sono giusta, nè troppo magra, nè troppo in carne.

"Grazie, viva la sincerità" dico ironicamente.
"Non c'è di che" dice scollando le spalle.
È davvero curioso il modo in cui parli senza mai accennare un sorriso.

Non è umano. Non vedrò mai il suo sorriso.
"Scusa... ma temo che non abbia capito che non sono interessata a te" ammetto guardandolo negli occhi.

"Menti, lo sono tutte" accentua l'ultima parola.
"Tutte, eccetto me" alzo le mani in segno di resa.

"Pensa quello che ti pare, morirai per avermi ma non farti strane impressioni, forse non dovrei parlarti... ma mi piace illudere" dice perfidamente.

"Ma chi ti credi di essere? Poi sei mio fratello" gli dico facendogli un occhiolino e accennando un sorrisetto.
Mi guarda malissimo, facendomi tornare seria.

"Non pensarlo mai, e poi mai" inizia a tornare freddo.
"Sei stata fin troppo qui, la puzza è andata, torna dove eri" mi dice con un tono di rimprovero.

Mi alzo e esco dal bagno.
Poi che non mi dicano che non è lunatico.

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Capitolo dedicato interamente a un dialogo tra i due protagonisti.
Che possiamo farci con Harry? Pensate che sarà sempre così freddo? Fatemi sapere tutte le vostre ipotesi nei commenti e votate! Un bacio🎀

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