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Ieri, appena ho spiegato a Harry ciò che ha fatto durante il suo stato di ebrezza, è stato impassibile.

Non si è messo a ridere, sembrava solo che fosse una cosa a cui è piuttosto abituato.
Per giustificare il fatto che fosse rimasto con la sottoscritta sfigata, ha detto che era messo peggio del solito, e anche i suoi amici.

Io l'ho presa come una banale scusa, ma ho sorvolato.
La giornata scolastica è finalmente terminata e ciò che desidero è abbandonarmi sul divano perché per domani non ho nulla di impegnativo da studiare.

"Charlie?" Mi chiama Liam distraendo i miei pensieri.
"Oh, dimmi pure" gli rivolgo parola senza smettere di camminare verso l'uscita.
"Visto che per domani non ci sono compiti mi chiedevo se ti andasse di aiutarmi in fisica, sono una frana" dice intimidito.

Ha mandato a monte tutti i miei programmi, ma è mio amico e io aiuto gli amici.
"Perché no? Dove ci vediamo?" Chiedo.
"Mh, dove vuoi... magari in biblioteca, ho bisogno di concentrarmi e con mia madre non ce la farei" ammette sorridendo.
Riesce a suscitare un sorriso anche in me, perché è una persona dal sorriso contagioso... davvero dolce.

"Capisco, se vuoi vieni a casa mia" lo invito.
Anne mi ha detto che posso invitare qualsiasi amico o amica al fine di studiare, e di chiederle il permesso solo in necessità di festini serali o cose più impegnative.

"Oh... non volevo disturbare, alla fine ne ho bisogno io, quindi per me va bene anche la biblioteca" mi dice con un tono confortevole.

"Ma figurati, vieni pure" gli do una pacca sulla spalla.
"Sei sicura?" Borbotta.
"Ovvio che sì. Più che sicura" puntualizzo.
"Oh, va bene, grazie mille, cosa farei senza te?" Mi dice con tono grato e lieto.

"Esageri... a dopo" lo saluto scherzosamente.
"A dopo" ricambia accennando un piccolo sorriso.

"Charlotte!" Mi chiama Abby.
Mi fermo per aspettarla.
"Eccoti" dice con un po' di fiatone.

"Ma dov'eri? Sono uscita di scuola senza te perché pensavo fossi con Alex" spiego.
"Ma no, ho litigato con lui, in qualsiasi modo ero in bagno" dice sorvolando l'argomento della litigata.

"Abby? Come mai avete litigato?" Chiedo sensibilmente.
"Io... io ho paura che lui..." scoppia a piangere.
Le accarezzo la spalla.

"Abby? Che ha fatto?" Chiedo dubitativa.
Si asciuga le lacrime con un fazzoletto che le porgo.
"Io ho paura che tra lui e Grace ci sia qualcosa" ipotizza singhiozzando.

A me Grace non sembra quel tipo, poi ci aveva detto che le piace Christian, l'amico di Harry.
"Non pensare a questo... insomma, Grace è interessata a quel tipo di quarta" le faccio capire.

"So benissimo che ha una cotta per Christian, ma posso giurarti di aver letto su quel telefono cose troppo ambigue" dice iniziando ad agitarsi, sul punto di cadere in un altro pianto isterico.

"Non posso dire nulla al riguardo, non ne so... ma probabilmente è un equivoco" cerco di trovare il lato positivo.
"Lo spero..."

*******
Suona il campanello.
Vado ad aprire e come mi aspettavo, davanti a me c'è Liam.

"Hey" mi saluta con un paio di libri in mano.
"Ciao! Accomodati" lo incito ad entrare.
Entra in casa e spalanca gli occhi.
"È immensa" ammette.

"Non eri mai venuto qui?" Gli chiedo confusa.
"Abby non abitava qui, si sono trasferiti da un anno dopo che suo padre ha avuto un offerta di lavoro molto più redditizia" chiarisce.

Io non lo sapevo, quanto è misteriosa questa famiglia.
"Ah... giusto. Ehm, vieni, andiamo in taverna" faccio finta di saperne qualcosa.
Lo conduco al piano di sotto, in taverna.
"Che meraviglia" commenta Liam.
"Non passo molto tempo qui" dico ridacchiando.

"Dovresti" mi consiglia sedendosi e aprendo il libro.
Non mi aspettavo che la sua vera e propria intenzione fosse la fisica, ma sembra essersi davvero preparato.
Mi siedo accanto a lui.

"Preferisci che mi metta di fronte a te?" Chiede imbarazzato.
"Ma non è il caso, dovrò pur spiegarti bene" gli dico emettendo un ghigno.
"Va bene, allora, gli argomenti che mi interessa ripetere sono quelli a pagina..."

continua a parlare, ma mi focalizzo sul suo viso.
È davvero un bel ragazzo, non mi manca di rispetto, poi ha un profumo davvero dolce.
"Charlie? Hai capito?" Rivolge lo sguardo verso di me, sorridendo.
Oggi lo trovo attraente.

Senza dire nulla, scontro le mie labbra sulle sue.
Colto di sorpresa, non esita a continuare a stamparmi piccoli baci, per poi arrivare a chiedermi l'accesso alla lingua, che gli permetto subito.
Le nostre lingue si muovono armonicamente e ha le labbra morbidissime.
Finalmente ho dato il mio primo bacio.

~~~~~~
Ciao! Dopo pochi giorni, rieccomi con un nuovo capitolo! Che dire... ve l'aspettavate?

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