Text copyright © Carlotta Pirani ™ 2019
for info: carlottalbicocca@gmail.comPROLOGO
"Sei un viscido bastardo, ti voglio fuori da qui entro stasera".
Questo è il biglietto che sto lasciando al mio fidanzato questa mattina. Per essere precisa lo sto lascio in bagno. Un bel post-it giallo attaccato al suo spazzolino. Quel maniaco dell'igiene orale lo noterà subito appena aprirà la porta, e da oggi è sicuro: ogni volta che si laverà quei maledettissimi denti banchi si ricorderà di quanto è stato una merda.Io e Edoardo ci siamo conosciuti a una noiosa festa di laurea. Per quanto volessi bene alla festeggiata mi trovavo davvero a disagio a quel party. Tanti parenti, pochi amici; età media sessant'anni. Per fortuna un bel ragazzo si era avvicinato a me offrendomi un bicchiere colmo di prosecco.
- Ciao, mi sembra che tu ti stia divertendo un po troppo!- mi disse,
- Forse è meglio se bevi questo bicchiere e smetti di agitarti per un pochino- .
Non so se furono la noia, il suo sorriso abbagliante o la sua intraprendenza, ma mi affascinò subito.- Grazie, io sono Chiara - risposi allungando la mano per accettare la bevanda.
- Io mi chiamo Edoardo - sorrise ancora lui .
Si sedette accanto a me e rimanemmo in silenzio. Nella sala era in atto uno scherzo preparato dalle zie della laureanda, uno scherzo mal riuscito purtroppo. Era a dir poco imbarazzante, soprattutto per Giulia. Questo era il pericolo di non fare due feste separate, una per gli amici e una per i parenti.
Io continuavo a dimenarmi sulla sedia, non ne potevo più di star lì seduta a far niente, ma era passato poco tempo dal mio arrivo per poter già lasciare la festa senza sembrare maleducata.
- Ti annoi?- mi chiese Edoardo.
- No no - risposi io cortese.
- Io mi annoio da morire - mi sussurrò lui avvicinandosi rapidamente al mio orecchio.
Lo guardai in viso e vidi lo sguardo di intesa che mi incitava a dire la verità.
- Ok ok, è vero..mi sto annoiando! - dissi cercando di sopprimere una risatina.
- Lo immaginavo - mi disse lui facendomi l'occhiolino.
- Che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa?- mi domandò.
- E' troppo presto per andare via, non ha ancora offerto la torta!-
- Non capisco se vuoi essere garbata nei confronti di Giulia o stai cercando di rifiutare cortesemente il mio invito - disse smettendo di guardarmi e riportando l'attenzione al centro della sala.
- Cerco di essere educata! - protestai io leggermente scocciata.
- Quindi verresti via con me se la festa fosse finita? - un altro sussurro tra i capelli.
- Probabilmente sì - risposi io con il sorriso più seducente del mio repertorio.
- Beh se le cose stanno così allora...stai al gioco-
-Co...?- non ebbi il tempo di chiedere quale gioco intendesse, lui si era già inginocchiato sul pavimento con le mani sullo stomaco e si piegava avanti e indietro lamentandosi.
- Cristo che dolore....che male....-
Tutti i presenti avevano smesso di fare ciò che stavano facendo e si erano radunati intorno a lui. Io invece ero ferma come un imbecille con il bicchiere vuoto in mano. Alcune donne spaventate cercavano di capire quale fosse il problema.
-Oh caro cosa succede? Cos'hai?- disse una
-E' forse stato qualcosa che hai mangiato?- chiese un'altra.
-Sarà di certo stato il polpettone della nonna!- disse una ragazza.
- Un... terribile... terribile dolore.... allo stomaco - rispose lui affannato continuando a lamentarsi. Che attore!
- Oh povero caro, cosa possiamo fare?- chiese ancora una donna.
Lui si girò lievemente verso di me e con un sopracciglio mi fece cenno di intervenire. Adesso avevo capito!
- Ehm, sì, ecco - incominciai a dire piegandomi verso di lui.
-Ecco... - dissi ancora mettendomi un suo braccio intorno alle spalle.
- Vieni Edoardo, ti porto in macchina. State tranquille signore, lo accompagno al pronto soccorso e poi vi faccio sapere tramite Giulia come sta. Probabilmente si tratta di una congestione, andrà tutto a posto non preoccupatevi.- tentennavo un po', ma mi sembrava di essere stata abbastanza convincente. Mi aiutarono a scortare Edoardo fino alla porta.
- Edo mi dispiace un casino!- disse Giulia accarezzandogli la schiena. Poi si rivolse a me.
- Grazie Chiara sei sempre così gentile!-
- Figurati non mi costa nulla, grazie a te piuttosto -
Eravamo usciti all'aria aperta e guardai Edoardo, dava le spalle a tutti i partecipanti e questo gli aveva permesso di rilassare il viso, ora occupato da un gran sorriso.
- Ottima performance...che squadra!- disse sottovoce.
Sentivo un vero attacco di ridarella farsi largo dentro di me, era difficile trattenere le risa, ma la porta si chiuse giusto in tempo per lo "scoppio".
- Tu....tu! Sei un buffone! Un attore nato!-
Inutile dire che quella sera non andammo a mangiare fuori.Questo è l'episodio che mi viene in mente mentre sto uscendo dalla porta di casa mia. Mi lascio alle spalle questa relazione. "Sei un attore nato", mai una frase uscita dalle mie labbra è stata più azzeccata di questa. Per quattro anni sono cascata a piedi pari nella rete di bugie e montature di questo pazzo egocentrico igienista dentale. Finalmente ora ho aperto gli occhi, ancora pochi mesi e mi sarei sposata con uomo che mi ha ingannata fin dal primo istante. Salgo in macchina e metto in moto, sono le nove e ancora non ho fatto colazione. Parto in direzione della mia pasticceria preferita: "Les bonnes choses". Alla faccia tua mio Caro Edoardo ora mangio un milione di dolci, e poi non mi lavo i denti.
Ora prendi le tue cose e porta il culo fuori dalla mia vita.Grazie di aver letto il prologo del mio libro, spero di averti incuriosito. Se ti è piaciuto ti ricordo che puoi votarlo cliccando sulla stellina e puoi commentare per farmi sapere cosa ne pensi, mi farebbe piacere.
Buone letture, un abbraccio.
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Muffin a colazione
ChickLit"Sei un viscido bastardo, ti voglio fuori da qui entro stasera". Questo è il biglietto che sto lasciando al mio fidanzato questa mattina. Per essere precisa lo lascio in bagno. Un bel post-it giallo attaccato al suo spazzolino. Quel maniaco dell'ig...