Capitolo 4° - L'antiquario

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"Il tradimento si trova sempre sulla nostra strada, e non solo per annientarci: se il tradimento destabilizza, è perché qualcosa si ricrei. A.C. "

L'ANTIQUARIO

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L'ANTIQUARIO

La terapia della "colazione più shopping" ha dato i suoi frutti. Sono appena rientrata a casa lasciando cadere sul mio divano bianco nuovo di zecca mille buste colorate, piene fino a stra bordare di vestiti nuovi. Per non parlare di tutti i nuovi trucchi. Per non parlare degli accessori da urlo. Per non parlare di quella splendida borsa della nuova collezione di Madame Clare. Per  non parlare dei miei nuovi libri di cucina. E per non parlare di come riuscirò a pagare le bollette questo mese.

Senza ombra di dubbio però è stata una terapia efficace. Sia sull'umore che sulla mia autostima. Non vedo l'ora di provare tutto quello che ho comprato. La prima occasione per sfruttare il vestitino blu cobalto super scollato con piccoli accenni di pizzo potrebbe essere già domani, per la colazione con il tizio del mostro-ffin.

A questo proposito devo ricordarmi di chiedergli qual è il suo nome, o dovrò continuare a chiamarlo con quel nomignolo che ad Anna fa molto ridere. Stamattina quando le ho raccontato della nostra colazione è rimasta perplessa.

- Vedo che ti riprendi in fretta dalle gravi rotture – mi ha detto con tono canzonatorio.

- Sciocca, non ho nessuna intenzione di rimettermi in gioco in quel senso!- le ho risposto subito.

La verità è che non è del tutto vero. Con questo intendo che comunque per me è una terapia anche vedere che vengo apprezzata. Sicuramente le colazioni con quest'uomo che cerca di conoscermi, per quanto non lo faccia con malizia, mi fanno un estremo piacere. Mi fanno sentire importante.

- Insomma se l'ho incuriosito qualcosa di speciale devo avere non ti sembra?- chiedo ad Anna mentre preparo il the alla menta e continuo la nostra conversazione sull'argomento, che in verità ha occupato quasi tutto l'arco della giornata.

- Per me sei specialissima tesoro – mi risponde lei mandandomi un bacio con la mano.

- Sciocca – le dico,

 - Magari mi sto montando la testa, ma quei pochi minuti che ho passato con quell'uomo mi hanno fatto risalire l'autostima al 100%. Poi ha davvero gusto per i dolci. Detto questo, non ho nessuna intenzione di interrompere questa "cosa". Voglio fare altre mille colazioni con questo ragazzo e scoprire chi è, perché anche lui mi incuriosisce. Ma nulla di più -

Anna mi guarda annuendo, ma ha tutta l'aria di star trattenendo una risata.

- Se lo dici tu Chiara, io ti credo-  mi dice.

- Va bene lasciamo stare – replico in modo un po' sgarbato.

-Ehi, non c'è da offendersi!- si agita subito lei.

- Ah no? – sbotto ironica.

- No – mi dice lei un po' seccata – Volevo solo dire che non sai nulla di quest'uomo e magari le sue frasi erano buttate li a caso. Mi sembra inutile costruirci sopra un castello di carte. Meglio mantenere i piedi per terra. Soprattutto se come dici tu, di quest'individuo poco ti importa. Magari non lo vedrai mai più alla fine, ma anche fosse che lo vedrai tutti i giorni sostanzialmente cosa ti cambia? Io penso che ammirata e apprezzata dagli uomini tu posso esserlo in qualsiasi posto, bella come sei, non ti serve certo il parere di quel tipo li. Che per inciso...aggiungerei...di tutto ha parlato fuorché della tua bellezza. Anzi, ha detto che non ci stava provando e che era solo contento di non far colazione da solo-.

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