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Ginevra, dopo aver ricevuto il permesso dalla professoressa di uscire dalla classe, scrisse a Holland di raggiungerla in bagno poi con passi veloci ci entrò dentro, trovandolo – per fortuna – vuoto e aspettò l'arrivo della sua migliore amica.

Dopo circa cinque minuti, la chioma castana scura di Holland sbucò da dietro la porta, «Gingy, eccomi! Che dovevi chiedermi?» abbracciò Ginevra che si strinse con forza alla sua migliore amica, strusciando il viso contro la sua spalla.

Emise un sospiro. «Sei pronta a sentire quello che sto per dirti? A Dustin non devi dire nulla, promettimelo.» si staccò da Holland, appoggiando poi le mani sulle sue spalle e facendo una leggera pressione con le dita su di esse. La mora annuì repentina.

Ginevra ispirò bruscamente poi sospirò pesantemente, cercando di scacciare via l'ansia che le stava stringendo in una morsa ferrea lo stomaco e infine, le raccontò ogni cosa. Partì dalle rose e dai bigliettini che da due settimane aveva trovato nella buca delle lettere. Le disse di Collin, del fatto che gli aveva chiesto aiuto perchè le aveva messo una pulce nell'orecchio sul fatto che potesse trattarsi di Dustin. E poi le raccontò infine del fatto che Collin aveva scoperto effettivamente che l'anonimo era Dustin e che a quanto pare era innamorato di lei, ma lei no, non lo amava e aveva paura di perderlo per colpa di quella cosa.

Holland per tutto il tempo se ne stette in silenzio, aprì la bocca solamente quando Ginevra le disse che non amava Dustin, ma poi la richiuse pochi secondi dopo. Sospirò pesantemente, passandosi una mano tra i capelli scuri e scuotendo il capo sconvolta, «Cazzo, che casino».

La rossa annuì demoralizzata, «Ti ho raccontato ogni cosa perché penso sia giusto che tu lo sappia e anche perché ho bisogno di te. Oggi pomeriggio devo assistere agli allenamenti di Dustin, ma gli ho detto di vederci davanti alla palestra alle tre... Non è che potresti venire con me così da non rendere le cose dannatamente imbarazzanti?».

Hollan annuì senza pensarci due volte; era la sua migliore amica quindi era ovvio che l'avrebbe aiutata. «Certamente, non lascio una mia amica nei guai o meglio: in mezzo a una situazione imbarazzante.» disse con decisione poi l'abbracciò calorosamente, «Vedrai che si risolverà ogni cosa e tu non perderai Dus.» le sussurrò con voce sottile all'orecchio, prima di staccarsi da lei e mostrarle un dolce sorriso.

«Grazie, Holly.» Ginevra ricambiò il sorriso poi si passò una mano tra i ricci ed insieme alla sua migliore amica, uscì dal bagno per poi tornare nella sua aula.

Roses [Youth Series ~ Book #11]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora