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«Comunque, che ne dici di ordinare pizza e patatine per cena e nel frattempo che mangiamo ci guardiamo un bel film? Che ne dici?» propose la donna, unendo le mani sulla sua pancia piatta.

Gli occhi di Ginevra si illuminarono per la gioia poi annuì ripetitivamente. «Hunnie e Brandie non ci sono?» chiese a sua volta.

Vivian scosse il capo poi abbozzò un sorriso complice, «Sono da Sierra. Sai, secondo me Brandon è cotto di lei.» spettegolò lei.

«No, ti sbagli. Brandie è cotto di una ragazza che frequenta il suo stesso corso di inglese. Si chiama Valerie, ma è timidissima quindi lui si è arreso in partenza a provare a parlarle.» Ginevra scosse il capo mentre raccontava alla madre della cotta "non poi così tanto segreta" del fratello maggiore. Era cotto di Valerie dal secondo anno, ma non si era mai dichiarato. Diceva sempre che dato che non le aveva mai parlato, dichiararsi così su due piedi l'avrebbe messa ancora più in imbarazzo. Era un pensiero sciocco, ma suo fratello non aveva tutti i torti. Valerie era di una timidezza assurda, parlava solamente quando veniva interpellata dagli insegnanti e, quello lo sapeva perché era stato Brandon a confidarglielo. Quindi confessarle il suo amore di punto in bianco, l'avrebbe solamente fatta andare nel panico e avrebbe persino rischiato di venir rifiutato, cosa che l'aveva portato ad arrendesi già in partenza.

La donna aggrottò tristemente le sopracciglia, incurvando le labbra verso il basso rattristata. «Oh, povero il mio piccolo. Allora, Hunter ha una cotta per lei.» decise di provare anche con l'altro figlio, facendo scuotere il capo ad una Ginevra molto perplessa. A quanto pare a sua madre piaceva molto Sierra, dato che la voleva insieme a uno dei suoi due figli.

«Non credo. Da quanto dicono le voci, Hunnie è gay.» replicò a bruciapelo Ginevra, scrollando le spalle con nonchalance.

«Lo è? È gay?» la donna aveva la bocca e gli occhi spalancati per la sorpresa. Hunter era gay e lei non se n'era nemmeno accorta? Come diamine aveva fatto ad essere così cieca?

La ragazza emise un lungo sospiro, sentiva le rotelle del cervello di sua madre girare velocemente per cercare di capire perché non se n'era accorta prima. La conosceva fin troppo bene quindi sapeva che stava pensando a quello. «Non lo so. Non mi parla mai di queste cose, ma a scuola gira voce che Hunnie si sia baciato con un ragazzo ad una festa. Io però non l'ho visto. Sai, feste per quelli dell'ultimo anno».

«Oh... Il mio ragazzo farà stragi di cuori anche tra i ragazzi.» commentò soddisfatta la madre, facendo scoppiare a ridere la figlia che si piegò in due dalle risate.

«Sempre se è gay, mamma.» la corresse la ragazza, alzando giocosamente entrambe le sopracciglia.

«Giusto, giusto.» fece spallucce, sporgendo entrambe le labbra in fuori, facendo diventare la sua bocca simile al becco di una papera e annuendo più volte.

«Ordiniamo la pizza?» chiese la figlia, prendendo il suo cellulare ed entrando dentro alla rubrica, già pronta per telefonare alla pizzeria più vicina. Stava morendo di fame e aveva un dannato bisogno di pizza.

«Certamente, piccola mia.» rispose positivamente la madre, annuendo e sorridendo buffamente alla figlia che ridacchiò mentre faceva partire la chiamata.

Non vedo l'ora di passare questa serata con mamma, almeno non penserò a quel troglodita di Collin e alla sua oca bionda ossigenata.

Roses [Youth Series ~ Book #11]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora