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[Tre mesi dopo]

‹Sì, sto tornando a casa ora.› Ginevra camminava velocemente lungo il marciapiede vicino al cimitero di Maddison Town mentre parlava al cellulare con sua madre che era alla SPA con delle sue amiche.

‹Bene e come va con Collin?› chiese la donna e come sottofondo si sentì la risata inconfondibile di Lillian, la madre di Elizabeth, che poi strillò qualcosa come "ah, l'amore".

Ginevra alzò gli occhi al cielo, ‹Come ieri, mamma. Tutto bene. Stasera dorme da noi mentre Hunter penso esca. Brandon, invece ha detto che resterà a casa a studiare. Quel ragazzo è un tale cervellone›.

‹Hunnie uscirà con quella persona? Cielo, quanto tempo ci stanno mettendo per fidanzarsi? Non voglio perdere la scommessa con Brandie.› borbottò la madre, facendo ridacchiare la figlia.

‹Non lo so, ma lo spero... Anche io non voglio perdere la scommessa, dannazione.› esclamò lei mentre attraversava le strisce pedonali.

‹Comunque, signorina mia, spero che tu e Collin usiate delle protezioni. Per ora non voglio diventare nonna e non penso tu sia pronta a fare la mamma a sedici anni.› le guance di Ginevra incominciarono a colorarsi, fino a diventare di un rosso acceso.

‹Mamma!› strillò lei, imbarazzandosi ancora di più quando alcune persone si voltarono a guardarla, ‹Dio, che vergogna. Come diamine fai a dire queste cose senza provare imbarazzo?› borbottò rossa in volto.

La donna emise una breve e dolce risata, ‹Ti ricordo che ho avuto voi tre quindi non potrei imbarazzarmi a parlare di sesso. In ogni caso state attenti›.

‹Sì, sì, staremo attenti. Oddio, ho le guance in fiamme.› commentò, facendosi aria con una mano sulle guance di un rosso acceso.

‹Mamma ho appena visto Dustin, ci sentiamo dopo. Ciao.› senza darle tempo di replicare, chiuse la chiamata poi prese a correre verso il suo migliore amico.

«Dustin!» gridò la ragazza, sventolando una mano nell'aria mentre il vento le sferzava le guance arrossate e le si insinuava sotto al cappotto che stava indossando.

Dustin udendo il suo nome, si voltò e quando vide che a chiamarlo era stata Ginevra, abbozzò un sorriso e si fermò in mezzo al marciapiede, aspettando che lei lo raggiungesse.

«Ciao.» sussurrò lei a corto di fiato, una volta arrivata di fronte al suo migliore amico poi fece dei profondi respiri per cercare di calmarsi.

«Ciao Ginseng.» la salutò lui, mostrandole un caloroso sorriso poi senza darle tempo di replicare, avvolse le braccia intorno alla sua vita e la strinse con forza a sé, «Stavo per scriverti di incontrarci. Ti devo parlare.» sussurrò tra i suoi capelli rossi e gonfi.

Ginevra si lasciò cullare dal calore inebriante di quell'abbraccio, avvolgendo a sua volta le braccia intorno alla vita del suo migliore amico per poi emettere un sospiro di sollievo, «Mi sei mancato da morire, Dus».

«Anche tu, Ginny.» Dustin strusciò il suo viso tra i capelli di Ginevra poi lentamente si staccò da quell'abbraccio, percependo freddo per via della mancanza di contatto tra di loro.

Il biondo si schiarì la voce, mostrando un sorriso alla rossa, «Mi sono fidanzato. Stiamo insieme da una settimana, ma sono veramente felice.» biascicò lui, grattandosi una guancia in imbarazzo.

Ginevra strabuzzò gli occhi per la sorpresa poi incominciò a strillare e saltellare per la felicità, attirando così l'attenzione di alcuni passanti che scossero il capo basiti, «Sono così felice per te quindi tra di noi tornerà tutto come prima?» domandò lei, prendendo entrambe le mani di Dustin per poi stringerle nelle sue con affetto.

«Sì, tutto tornerà come prima. Non ho alcuna intenzione di perderti di nuovo.» rispose con durezza lui, mostrandole un sorriso amaro e ricordandosi dei tre mesi e mezzo passati senza di lei.

«Non mi hai mai persa... Ci siamo solo allontanati, forse un po' troppo, però ora non accadrà più, no?» gli fece l'occhiolino, sorridendo con estrema felicità, continuando poi a saltellare gioiosamente sul posto.

Dustin ridacchiò nel vedere la sua migliore amica così felice, sentendosi a sua volta nello stesso modo. «Esatto, non accadrà più. Tu, tutto okay con Collin?» chiese lui.

Ginevra annuì repentina, «Va alla grande. A proposito di Collin, ti andrebbe di cenare da me con la tua ragazza? Una cena a quattro?» propose lei entusiasta.

Dustin sorrise. «Certo perché no. Adesso le scrivo e le chiedo se per lei va bene.» prese in mano il suo cellulare e scrisse immediatamente alla sua ragazza che probabilmente in quel momento si trovava in biblioteca. La sua ragazza le rispose dopo pochi minuti, dicendogli che andava bene e chiedendogli se poteva andare a prenderla in quel momento, così da andare a casa a farsi una doccia e poi cambiarsi per la cena.

Ginevra ricambiò il sorriso poi anche lei scrisse al suo ragazzo, raccontandogli di Dustin e chiedendogli se per lui andava bene cenare insieme al suo migliore amico e alla sua ragazza. Collin le rispose che andava bene poi le scrisse che era felice del fatto che avesse fatto pace con Dustin, ma enfatizzando che lei fosse sua e di nessun altro. Sorrise addolcita.

«Per Collin va bene».

«Anche per Nadine va bene. Ora passo a prenderla in biblioteca. Ci vediamo da te per le otto?» chiese Dustin, dandole una leggera spintonata, facendola ridacchiare al vento.

«Sì, va bene per le otto. Ciao Dus, a stasera.» una volta che il ragazzo se ne fu andato per la sua strada, Ginevra scrisse a tutta la sua famiglia e a Holland che aveva fatto pace con Dustin, ricevendo indietro tanti messaggi pieni di gioia. Gioia che anche lei stessa stava provando in quel momento perché aveva appena riavuto indietro il suo migliore amico, ma anche perché a casa, ad aspettarla, c'era il suo ragazzo.

Fine.

Roses [Youth Series ~ Book #11]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora