Creata per provare dolore

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Alla fine decido finalmente di alzarmi dal letto, nonostante io sia già stanca al mattino; ma non è quel tipo di stanchezza che va via dopo una dormita, dopo essermi riposata, è sempre presente; a volte penso di volermi addormentare e non svegliare più, sarebbe tutto più facile.
Mi faccio una doccia bollente, anche perché è inverno, ma dopo alcuni minuti il conforto che l'acqua calda dava al mio corpo, quella sensazione di rilassamento lascia il posto ad un bruciore che proviene dalle mie braccia e dalle mie gambe e si propaga in tutto il corpo come se degli spilli mi stessero pungendo dappertutto. Decido di uscire; è stato bello dimenticare anche solo per pochi minuti quel dolore fisico e mentale che provo tutte le mattine svegliandomi, ma poi i ricordi mi hanno colpita in pieno stomaco e mi hanno investita come fossi stata creata solo per quello scopo: provare dolore.
Uscita dalla doccia mi guardai allo specchio; non mi piacevo proprio per niente: il mio volto, con quella bocca troppo grande, quelle braccia e quelle gambe troppo grosse e rovinate, piene di segni, molti dei quali sono indelebili, forse più mentalmente che fisicamente e infine quella pancia che non è piatta come la vorrei, ma è piena di grasso. Voglio nascondermi il più possibile per evitare di essere notata e la funzione dei miei vestiti è proprio quella: una felpa molto larga, jeans e vans, tutto rigorosamente nero.
Questa mattina, visto che non sono in ritardo, mi trucco anche un pochino per coprire quelle lentiggini che odio, non le sopporto; scendo al piano di sotto dove si trova il mio zaino, preparato ieri sera, e la cucina. Anche questa mattina decido di non mangiare, non ce la faccio: ho lo stomaco chiuso, prendo lo zaino e mi dirigo verso la stazione dove prendo il treno per andare a scuola.
Inizia il mio viaggio verso l'inferno, per fortuna, ho la musica ad accompagnarmi.

Now I'm a warrior || Demi LovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora