Con il supporto del navigatore satellitare, Jennifer giunse a destinazione senza alcun intoppo. Perfino il timore che Andy potesse vomitare sui sedili in alcantara color ghiaccio alla fine si rivelò infondato.
Parcheggiò la Lincoln all'interno della proprietà, spense il motore e sospirò. All'Ardesia aveva usufruito dell'aiuto di Tommy, il barman, per trasportare Andrew fino alla macchina, ma adesso c'erano soltanto loro due e lui, ancora tra le braccia di Morfeo, di sicuro non avrebbe collaborato.
Rimase seduta a riflettere sul da farsi per qualche minuto per poi concludere di non avere altra scelta: non era forte abbastanza da riuscire a sorreggerlo da sola, perciò non le restava altro da fare che provare a svegliarlo o sarebbero rimasti in quell'auto per tutta la notte. Lasciò l'abitacolo, si portò dall'altro lato della vettura e aprì lo sportello.
Andy, abbandonato sul sedile come un sacco di patate, giaceva con le braccia stese lungo il corpo e la testa che ciondolava di lato. Puzzava di whiskey e chissà cos'altro e l'odore era talmente forte da far venire la nausea addirittura a lei che non era per niente astemia. Gli prese il volto tra le mani e cominciò a dargli dei piccoli colpetti su una guancia. «Andy! Ehi, Andy! Sveglia!»
Dopo un paio di tentativi e un bel po' di sonori ceffoni, il ragazzo si mosse piano e, mugugnando, aprì gli occhi per metà, fissando un punto indefinito davanti a sé.
«Devi scendere dall'auto, Andy, siamo a casa tua, devo portarti dentro» continuò, tirandolo per un braccio. Le dispiaceva essere così brusca, ma non sarebbero andati da nessuna parte, se non c'avesse messo energia.
«Mmmm... no, lasciami stare... voglio dormire...»
«Dormirai quando ti avrò messo a letto, razza di idiota! Forza! Leva il culo dalla mia macchina!»
Così dicendo, lo tirò a sé con più forza e lui, anche se a malincuore, mise fuori dall'auto una gamba, poi l'altra e, infine, tutto se stesso. Una volta in piedi barcollò a destra, a sinistra e, perso l'equilibrio, si lasciò cadere in avanti. Jennifer, per evitare di ritrovarsi di nuovo schiena a terra con lui sopra di lei, lo spinse subito indietro, bloccandolo tra il suo corpo e la Lincoln blu. «Oh, accidentaccio! Ma che ti è saltato in mente, eh? Volevi finire in coma, per caso? E accidenti a me che ho questa cavolo di sindrome della crocerossina, che non mi faccio mai gli affari miei, che se potessi salverei anche il mondo intero! Ma dico! Non potevo essere una menefreghista coi fiocchi come quei due scellerati dei miei genitori? No, ovvio, sarebbe stato troppo facile, mi sarei risparmiata un mucchio di sofferenza!»
«Vuoi smetterla di urlare?» Andy sembrò riacquistare un pizzico di lucidità grazie a quello sfogo isterico, quindi Jennifer ne approfittò per farlo allontanare dalla macchina di qualche passo. Si posizionò il braccio destro del ragazzo sulla spalla e con il suo gli cinse un fianco. Pesava da morire, ma almeno stava camminando.
Percorsero il vialetto di ciottoli, che sembrò infinito, fino ad arrivare sotto il grande portico, poi, giunti davanti alla porta di ingresso, fece appoggiare Andy con le spalle al muro e gli frugò nella tasche del giubbotto. Intendeva recuperare le chiavi di casa, ma vi trovò il telecomando di un'auto.
«Sono nei pantaloni» la informò lui biascicando.
Jennifer, allora, cercò nelle tasche posteriori dei jeans. «Sei sicuro? Qui non c'è niente...»
«Davanti.»
La ragazza aggrottò la fronte e indirizzò lo sguardo all'altezza del cavallo. Che fosse così gonfio per quel motivo? «Non te la metto la mano sull'uccello, prendile tu!» esclamò stizzita. Dopotutto, era ubriaco mica paralitico!
Andy non se lo fece ripetere due volte e, con gli occhi sempre semichiusi, tirò fuori le chiavi e gliele porse sbuffando.
Jennifer, dopo un lungo respiro, aprì la porta. Si fosse trattato di un qualsiasi altro uomo, sarebbe stata più che entusiasta di tastarne gli attributi, ma quello era Andy...
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Blue velvet
ChickLit#2 || The Colors of Desire Series || Jennifer Clark e Andrew Keller sono come il giorno e la notte. Nulla li accomuna, a parte le sventure in amore e l'antipatia reciproca, eppure il destino continua a metterli l'uno di fronte all'altra. Lei è decis...