Dividere il letto con Julian completamente nudo, nonostante non si sentisse più attratta da lui, le sembrava un'idea davvero pessima, e la ragione era sempre e soltanto una: Andrew.
Non era certa di essere ancora la sua donna, dopo ciò che era accaduto tra loro qualche ora prima e le parole, purtroppo eloquenti, con cui lo aveva freddato lasciando la villa, ma, a ogni modo, se anche avesse potuto ritenere conclusa la loro breve relazione, infilarsi sotto le lenzuola insieme a un altro uomo, per giunta senza mutande addosso, qualcuno con cui, tempo addietro, in quel letto c'aveva perfino fatto del fantasmagorico sesso, sarebbe stato troppo anche per lei, che non era mai stata la regina del buonsenso.
E poi si trattava pur sempre di Julian, il cugino che Andy ancora detestava e che gli aveva fregato la donna. No, non poteva permettere che accadesse.
«E se... per una volta facessi un piccolo sforzo e ti tenessi su i boxer?»
Non voleva costringerlo a passare la notte sul divano, le sarebbe dispiaciuto troppo se, per via della scarsa comodità, non fosse riuscito a chiudere occhio prima della partenza per Philadelphia, perciò, quello, le sembrò un buon compromesso. Più o meno.
Julian rese i suoi occhi scuri ancora più sottili. «Cominci a dubitare del tuo saldissimo autocontrollo, per caso?» le chiese, divertito.
Lei sbuffò, si rimise in piedi e raggiunse il lavandino, dove adagiò la tazza vuota. «No, non dubito di me stessa, solo che... Okay, lascia stare!» tagliò corto per poi sbuffare. Non aveva permesso a Julian di chiamare il taxi, era stata lei a "imporgli" di dormire a casa sua perché non voleva rimanere da sola, cosa pretendeva ancora? Che, dopo averla fatta addormentare cantandole una ninna nanna, la vegliasse per tutto il tempo? Ci mancava solo questo!
Julian si rimise in piedi, le si avvicinò e adagiò, a sua volta, la tazza nel lavello. Sorrideva, ma stavolta dolcemente.
«Bionda, è ovvio che mi terrò i boxer! E ti dirò di più, dormirò sul divano!»
Jennifer lo guardò con la fronte aggrottata, confusa. «Perché? Hai detto di non voler stare scomodo...»
Lui le prese il volto tra le mani. «Lo so. Sarà una nottataccia, ma, ehi! Io ho una quasi moglie e tu stai con lo stronzo! Siamo solo amici io e te, adesso, ma a quei due non farebbe piacere saperci a letto insieme, anche se solo per dormire. E non sarebbe giusto nemmeno tenerglielo nascosto» disse, e le stampò un bacio sulla fronte.
Poi, si staccò da lei. «Forza, ora fila a nanna! Devi lasciarti alle spalle questa brutta giornata e rimetterti in sesto per quella che verrà, quella in cui ti confronterai di nuovo col tuo... amore» ammiccò.
«No, non lo farò, non parlerò con lui...»
«Sì, invece, parlerai con lui!»
Julian le diede le spalle e ritornò in soggiorno. Lei, dopo un attimo di esitazione, lo seguì.
La voglia di un nuovo confronto con Andy c'era tutta, ma il timore di dire o sentirsi dire qualcosa di irreparabile, perfino peggiore di quella frase tagliente che le era uscita dalla bocca in quel maledetto salone, era forte. E lei non voleva sferrare il colpo di grazia, né subirlo.
«Ho paura, Julian, io... non voglio che finisca.»
Julian, che aveva preso a sbottonarsi la camicia, si voltò di colpo avvertendo la presenza di Jennifer alle sue spalle. «Finirà soltanto se non farai nulla per rimediare.»
Jennifer si strinse nella braccia mentre lo osservava, mentre si lasciava accarezzare da quelle parole colme d'affetto, sincere. Era certa che Julian si stesse sforzando non poco dicendole quelle cose, dopotutto era stato chiaro: non apprezzava granché la sua storia con Andy, non gli piaceva affatto vederla triste a causa sua, ma sarebbe stato felice per lei, se lei fosse stata felice.
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Blue velvet
ChickLit#2 || The Colors of Desire Series || Jennifer Clark e Andrew Keller sono come il giorno e la notte. Nulla li accomuna, a parte le sventure in amore e l'antipatia reciproca, eppure il destino continua a metterli l'uno di fronte all'altra. Lei è decis...